No vabbè.
In questo film del 2014 c’è Russell Crowe attore e pure regista, e a quanto si evince dall’intro pare che sia tratto da una storia vera. Va bene. Vediamo.
Storia vera che fa così:
Russell Crowe è un rabdomante, va in Australia a fa’ le case nel deserto perché essendo rabdomante trova l’acqua anche su Marte.
I suoi tre figli vanno a fa’ la guerra in Turchia e ci muoiono.
Quindi lui va in Turchia a cercare i cadaveri dei figlioli per dare loro degna sepoltura.
E come li trova?
Con la rabdomanzia.
No davvero. Non sto scherzando. Va in questo campo di battaglia, fa la rabdomanzia e trova i figlioli morti da tipo dieci mesi. Giuro succede.
Si mette lì nel mezzo del campo, ha delle visioni dei figli che muoiono orrendamente e ne trova i corpi.
Sarà perché siamo composti per il 75% di acqua?
E poi c’è Olga Kurylenko che legge il caffè. Vi giuro. E’ vero. E dice: ‘Ho basato il mio matrimonio sulla lettura del destino tramite il caffè‘
Solide basi. Vi giuro è così.
A tavola deve essere un trip d’acido co’ ‘sti due. Li porti al Conad a fa’ la spesa e li trovi in preda a spasmi tra la Levissima e il Kimbo che ti parlano in armeno.
E meno male che era tratto da una storia vera. Se la romanzava chi spuntava fuori? Quello che legge la Fanta?
Grande esordio alla regia, Russell.