Chiacchierata su Star Wars e analisi sociale delle reazioni scatenate dal film.
Me e Lorenzo all’opera come non l’avete mai visto.
Credo che sia impossibile ormai, visto il delirio dei fan, parlare dell’ultimo capitolo di Star Wars in modo serio. Cioè. Si sta dicendo di tutto, c’è chi lo paragona all’Attacco dei Cloni e chi invece dice che è il miglior film mai fatto dai tempi di Via Col Vento.
E’ impossibile dare un tono serio a questa recensione, come faccio? Come fai a giudicare qualcosa che oscilla tra la peggio puntata di Peppa Pig e Barry Lyndon? Non si può. E’ infattibile.
Ed ecco la geniale idea venutami in questa fredda mattina invernale: visto che tutti straparlano di questo nuovo Star Wars, e che io mi sono depresso nel sentire l’ingratitudine dei fan, provo a raccogliere dei commenti a giro per il web, quelli che mi sembrano più significativi, e ci faccio un bel collage. Geniale no?
Non subito però. Prima scrivo un po’. Argomentiamo.
Come mai ho parlato di ingratitudine dei fan? Perché secondo me questo film è un ottimo prodotto, forse tra i meglio film del periodo moderno di Star Wars (dalla Minaccia Fantasma (1999) in poi), e mi sono sentito davvero scoraggiato nel parlarne quando ho visto la reazione del fan (o così dichiaratosi) che, come una bestia ferita e impaurita, si è chiuso a riccio entrando in una modalità isterico / difensiva che sinceramente non capisco.
Parliamoci chiaro, perché sennò sembra di prenderci per il culo, è il film un capolavoro? (sì) no. È il film perfetto? No. È il film criticabile? sì, e sotto molti punti di vista. Allora cosa è che mi ha affondato?
Non sono le critiche in sé, né il fatto che qualcosa venga criticato, ci mancherebbe altro, anzi è bello ragionare su cosa ci viene propinato, qui però si parla di qualcosa che la critica ha unanimemente decretato come buon prodotto. Di qualcosa che chi conosco, o chi seguo online, che sa un minimo di cinema ha bollato come, ancora, un buon prodotto. Di qualcosa che obiettivamente stupisce e sorprende. Di qualcosa che doveva colpire al cuore il fan; ma non è successo.
Voglio dire che tutti quelli che capiscono qualcosa di cinema lo dovrebbero decretare come buon film? No. Voglio dire che dovrebbe piacere a tutti? Assolutamente no. Non ho queste pretese né sono così presuntuoso. Sto dicendo che, nella stragrande maggioranza dei casi, il bieco fan di Star Wars (cosa che credevo di essere, ma sinceramente non lo so più) è arrabbiato, mentre chi lo giudica con più distacco riesce a goderne.
Da qui la voglia di non parlarne. Una buona volta che ti danno un prodotto di Star Wars decente ti lamenti? Sono sinceramente depresso.
Ma poi sono stato spronato da un amico a scrivere, ho intenzione di ragionare su questo lato sociale del film e quindi… l’idea del collage con i messaggi della gente… beh… eccoci qua.
Alla fine il film è quasi più interessante sotto un punto di vista antropologico, che artistico o d’intrattenimento.
Cosa ha portato il fan a mostrare il suo lato difensivo? Cosa che non è venuta fuori nemmeno con la pessima nuova trilogia di Lucas, o con Episodio VII che si era dimostrato, e si dimostra, un film molto debole.
Cosa è successo? Proverò a dare una spiegazione, ma prima devo parlare un secondo del film. Sennò che ci sto a fare.
Allora, vediamo un po’ cosa offre questo contenitore da ben due ore e mezza di durata.
Star Wars: The Last Jedi
Il film firmato dal buon regista Rian Johnson (Looper – 2012) si colloca immediatamente dopo gli avvenimenti del Risveglio della Forza, seguendo le vicende di quello che è il Primo Ordine alle prese con l’ultimo barlume di speranza della galassia, la Resistenza.
Nulla di nuovo sotto il sole, il film si presenta come il solito dicotomico film di intrattenimento commerciale buoni VS cattivi, con ruoli e personalità abbastanza classiche che si scontrano con gli eventi messi sul piatto dal film precedente.
Ma quello che a prima vista potrebbe sembrare un film dalla scrittura banale si rivela invece un prodotto con l’intento di stupire il fan ormai assuefatto alle solite manfrine dettate da questa tipologia di Brand.
Da Star Wars ti aspetti determinate cose e questo film ha il coraggio di NON dartele per riuscire finalmente a imboccare una via narrativa singolare e inaspettata che porta la nuova trilogia ad avere una propria impronta e a non essere una mera fotocopia di quanto già visto nei precedenti capitoli della saga principale.
Questo è il punto focale del film. È la sua forza. Il film vuole prendere una strada differente da quella che tutti si aspettavano e nel far questo fracassa ogni fan theory, ogni speculazione fatta e ogni aspettativa.
A suo modo si stacca dallo standard narrativo della “serie” per andare ad esplorare una galassia sconosciuta e finalmente stupire lo spettatore.
Nel fare questo però è chiara una cosa, se ti aspetti il solito Star Wars non lo troverai, se ti aspetti che le tue teorie su chi è figlio di chi vengano soddisfatte rimarrai deluso, se ti aspetti che le cose vadano come pensi che debbano andare ti ricrederai, e di brutto.
E qui il fan si è sentito tradito. Due anni di seghe ed elucubrazioni mentali sfracellate con un colpo.
Finalmente ci si stacca dall’idea delle parentele, finalmente ci si stacca dalla prevedibilità delle situazioni finendo per vedere un film dove i piani di tutti (escluso quello di Kylo Ren, vero protagonista del film a mio parere) falliscono miseramente e dove non si sa davvero mai cosa succederà nella prossima scena.
Il film ha coraggio: ci riporta sul vassoio il fantasy, che nella prima trilogia la faceva da padrona e che negli ultimi lungometraggi era andato lentamente a spegnersi, ci porta una sua epica ridando alla Forza quel lato religioso e mistico che dopo l’avvento dei Midichlorian era andato a morire. Tenta di stupire ribaltando ogni aspettativa che lo spettatore poteva avere prendendo una sua strada narrativa. Sviluppa i personaggi, o almeno ci prova. Ci mostra il lato ambiguo del bene e del male inserendo tensioni all’interno di entrambe le fazioni. Mette in gioco situazioni nuove e sinceramente molto azzeccate, come lo splendido assedio in movimento del Primo Ordine ai danni della Resistenza ormai alle strette, o il colpo di scena finale che vede protagonista Luke (Mark Hamill).
Insomma. Ci dà un prodotto di Star Wars nuovo, che DEVE essere nuovo perché generato ADESSO e per forza di cose piegato a stilemi narrativi moderni.
Nel fare questo però si è dovuto scendere a compromessi, certi di poco impatto, alcuni più evidenti e altri evitabili. Come avevo detto prima, non è un film perfetto. Ovviamente. Che pretese del cazzo, nessun film è perfetto e c’è sempre un compromesso tra lo spettatore e la pellicola, soprattutto se ti imbarchi in un mondo vasto come quello di Star Wars fatto di piccolezze e una lore praticamente infinita.
Dipende però dal peso di questi compromessi, certe volte sono troppo grevi e rovinano il film, altre volte sono passabili, spesso intaccano la scorza esteriore per poi passare in secondo piano.
Qui a che livello siamo?
Diciamo che si oscilla tra la scorza esteriore e il passabile.
Infatti il film dà delle forti pennellate Disney spesso non richieste, come i bambini che rappresentano la speranza delle nuove generazioni nella ribellione ma che purtroppo sono fotografati e inquadrati come in una pubblicità dell’Adidas, con il loro aspetto da orfano fine 1800 paradossalmente perfetto, i bronci simpatici e le gote arrossate, il caucasico il nero la bambina e l’outsider. Come nelle barzellette. Insopportabile. Stereotipato. No.
Spesso nel volerci riproporre il fantasy sbaglia e ci mostra scene alquanto discutibili come la principessa Leia nello spazio, evitabile e non splendidamente girata, o il pezzo di Canto Bight che ci riporta, come architettura scelta dei colori fotografia e tipologia di effetti speciali, alla nefasta trilogia 2000 di Lucas.
Inoltre il film presenta delle imperfezioni di trama evitabili e non bellissime. Ad esempio la (splendida) parte centrale si regge tutta su una frase non detta all’interno della ribellione, scelta comprensibile in quanto poi sfocerà in un middle climax tra i più belli mai visti in un film di Star Wars, ma sinceramente forzata. L’omissione di un passato per Snoke non influisce sul film ma rende quel personaggio molto fumoso, quasi in ombra rispetto agli altri che invece hanno una loro caratterizzazione. Rey che si rivela legata a nessun personaggio della trama mette in dubbio la scelta del film precedente di inserire la voce di Kenobi (Ewan Mc Gregor) nella scena del ritrovamento della spada di Luke. Il dialogo tra Leia e Holdo che fanno le carezze al personaggio di Oscar Isaac, dopo che la sua insubordinazione ha causato la morte di numerosi ribelli, poteva essere evitato.
Insomma, ci siamo capiti. Sicuramente ci saranno altre imperfezioni che adesso non mi sovvengono. Sono tutte imprecisioni evidenti ed evitabili ma che non pregiudicano il film. È l’effetto Joker di Nolan, il fatto che non torni un cazzo della trama paradossalmente non pregiudica il film dall’essere un buon film d’azione. Qui le imprecisioni sono meno evidenti del citato film di Batman ma l’effetto è simile.
Disney inoltre esagera con la quantità di bestiole presenti nel film, che in realtà sono una consuetudine per il brand ma che in questo capitolo risultano un tantino gratuite. I Porg spesso prendono parte a delle scenette idiote del tutto fuori contesto, le bellissime volpi artiche sono sinceramente troppe e rovinano la messa in scena della parte nella miniera che ne esce satura e caotica, i cavalloni sono molto carini ma usati con uno stile simile a quello della trilogia di Anakin e Padme, sia per i colori che per la fisicità esagerata con cui interagiscono con l’ambiente circostante. Tutte intrusioni minimali ma, purtroppo, presenti.
Infine passiamo per una fotografia buona ma non sempre brillante, spesso troviamo aloni di luce molto brutti attorno ai personaggi, soprattutto durante il climax su Crait, qualche artefatto dato dalla CGI sicuramente non piacevole e una regia buona ma non troppo brillante, come invece era stata quella di J.J. nel precedente capitolo.
Il film comunque è tecnicamente molto buono e propone tante tante idee visive accattivanti, ottimo l’uso dei colori predominanti (rosso, nero e bianco) presenti in ogni scena d’azione, ottima colonna sonora di Williams con intrusioni piacevolissime dal Ritorno dello Jedi e L’impero colpisce Ancora. Come sempre missaggio audio invidiabile e costumi molto ispirati.
Comicità del film di stampo moderno marveliano che funziona spesso su BB8 ma che lascia il tempo che trova quando coinvolge i personaggi principali come Rey o Hux, comunque misurata e ben dosata non appesantisce il film snaturandolo. A tratti ci ricorda una versione moderna di quella ingenua comicità che coinvolgeva Yoda nell’Impero Colpisce Ancora o la leggerezza di Han Solo nel buggerare (che cazzo di termine mi è venuto in mente?) i controlli sulla prima Morte Nera, C-3PO scambiato per un dio dagli Ewoks o ancora Han che soffia sul fuoco che sta per cuocerlo. Quindi comicità moderna ma che in certi casi rimanda ai vecchi capitoli, in altri disturba. John Boyega come sempre molto simpatico.
Star Wars: The Last Jedi è un film non perfetto ma che è impossibile, se si è fan della saga, non amare. Almeno un po’. Ha dei meriti palesi e ci porta quello che doveva essere la nuova trilogia di Star Wars sin da subito, il compromesso giusto tra quello che ci piace dei vecchi film e lo stilema moderno di fare film commerciali ma con qualcosa di nuovo dentro. Forse il proporsi in questo modo così inaspettato lo rende molto differente dal suo predecessore creando, per adesso, una saga altalenante che potrebbe risultare spiazzante, forse il suo voler stupire a tutti i costi potrebbe apparire leggermente artificiale nel narrarsi, forse nel ridarci certe cose, come l’epica la religione e il fantasy sbaglia talvolta modo di proporlo. Forse. Di sicuro The Last Jedi ha fatto breccia, lo si capisce da quello che sta succedendo, critica e pubblico mai così distanti, fan incazzati neri e fan esaltati come dei bimbi (eccomi qui, in prima linea), incassi alle stelle e consensi popolari bassissimi.
‘Sto film è un paradosso con le gambe.
Ed ecco che il fan si è chiuso a riccio. Il fan non voleva cambiare, il fan si è spaventato per queste decisioni di trama così nette, in effetti molto forti. Il fan bieco, quello grasso che suda e ha tutti i pupazzetti di Jabba sullo scaffale, si è rintanato nell’angolo più oscuro della sua camera perché tutte le sue teorie postate con dovizia di particolari su Reddit sono andate giù per lo scarico del water. Spaesato e stordito pensa che sia meglio criticare il cambiamento perché voleva la solita pappa. E questa cosa a me fa solo male.
Leggo all’inizio di ogni recensione “Sono amareggiato” Sono arrabbiato” “Sono spaesato” Ecco dove è adesso il fan, è spaesato e si chiede dove sono finite le sue teorie su parentele e legami, che fine ha fatto tutta quella speculazione montata in due anni di sforzi mentali e ricerche minuziose.
Tutto vanificato. Per fortuna, aggiungerei io.
Il film fa la cosa meglio che poteva fare, si rinnova e osa. Invece di apprezzare, anche criticando, questa cosa, si è deciso che fosse meglio iniziare a trovare tutte le peggio magagne cercate a forza in libri e videogiochi e serie e cazzate varie per poi scovare piccolezze e ricamarci sopra un disastro. Invece di gioire per un buon prodotto di Star Wars, nuovo, fresco, innovativo e coraggioso, si è scelto di impaurirsi e anelare in Star Wars la ridondanza narrativa volontaria, quando quella era il vero problema. Ricalcare un’epica già calcata era il problema. Cercarne una nuova, anche sbagliando se proprio ci vuoi trovare il pelo nell’uovo, è la speranza.
Concetto applicato anche alla trilogia moderna di Lucas, se ci pensate. Però dalla parte del fallimento.
Secondo me gran film.
E adesso, per la teoria che tutti sono in dovere di parlare di tutto solo perché possiedono internet, ecco un po’ di commenti dal web che si riconducono con quello che dicevo all’inizio di questa chiacchierata.
Commenti presi a caso da Facebook, siti di recensioni, Youtube, e altri blog.
Antropologicamente parlando. Il polverone.
In Nero i commenti. In Blu le sagaci battute mie e di Lorenzo, che ringrazio per avermi aiutato in questa difficile recensione.
La sigla non è mai stato così lunga – Che sigla? Cosa ha visto questo? Una puntata del Super Telegattone con Scotti?
Il più grande errore di Star Wars Gli Ultimi Jedi è che Rian Johnson ha completamente snaturato Star Wars e la forza. Un errore simile era stato fatto da George Lucas stesso con l’inserimento del concetto dei midi-chlorian, ma quello che compie Rian Johnson è un vero e proprio assassinio della forza. – Apparentemente il tizio conosce la vera natura della forza. Probabilmente è un maestro jedi in incognito.
Bel film ma anche tragico. Addio Luke Skywalker. Che la forza sia con te. – Mi piace questo commento perché ci dice che un film bello esclude che possa essere tragico, e viceversa, deduco.
La disney sta distruggendo un MITO tornassero a fare i cartoon ….. ridate le redini a lucas – Chi dice che Jar Jar non ha fan si sbaglia. Ridate le redini a Lucas, dopo i tre capolavori che ci ha regalato non sogno altro.
E’ stupendo, sono d’accordo. Ma Gravity è comunque bello…. – Gravity è bello concordo. Ti ringraziamo di averci fatto partecipi di questo tuo pensiero.
Io veramente fatico a comprendere: Episodio VII fatto con tutta la paura di toppare lo osannavano, Ep. VIII che rischia coraggiosamente e rinnova la saga, dandole prospettive future senza renderla Beautiful alcuni lo massacrano. E’ evidente, sono vecchio. – Applauso.
La prima parte sia io che la mia ragazza eravamo imbarazzati , ci sembrava di vedere un film d’animazione per bambini tipo quelli che danno in tv la domenica pomeriggio.
Meno male che nella seconda parte il registro cambia, cessano le comicità demenziali e la storia va avanti con modalità più credibili. – Cessano le comicità mi piace troppo. E’ tipo cessano le ostilità ma riferito ad uno spettacolo di cabaret invece che ad un conflitto. Mi piace che si cerchi credibilità in una storia di maghi e gente immortale.
O visto il film solo una volta e da primo impatto c’è da dire che non è più lo stesso star wars di una volta,mi lasciato un po’ di rammarico ma pensando al fatto che la nuova trilogia è ambientata in un epoca diversa dal Ritorno dello Jedi diciamo che può starci,normale che cambi qualcosa ci sta,però c’è da dire che c’è modo e modo per cambiare le cose e secondo me lo hanno fatto in modo sbagliato.
La trama non è male nemmeno quella del risveglio della forza soltanto che è stata messa in pratica male,alcune cose non sono ancora chiare (es. Snoke?)che spero che nel prossimo film chiariscano anche se non so come faranno 😂per chi a guardato il film può capire a che mi riferisco.
Altra cosa da dire le battute pessime e fuori luogo soprattutto quella ad inizio film no,sembra l’inizio di un film per bambini.. – guarda, potrei anche essere d’accordo con te. Però il verbo avere sta soffrendo tantissimo.
a me e’ piaciuto …piu’ di Rogue1….. credibile, meno barzellettoso, ti lascia con una speranza….. solo che il prossimo sara SOLO! – Se l’Accademia della Crusca vede Barzellettoso siamo rovinati. Comunque, Rogue One era barzellettoso? In che senso?
prego, ma poco entusiasmante, le battaglie tra eroi e tea navi alzano la media, ma resta appena sufficiente – Questo prega e ha visto battaglie tra eroi e tazzine di té inglese. No, per dire.
Posto meritato, chi sa solo criticare andasse a guardare Star Trek, li lo può fare quanto vuole, questo è Star Wars portate rispetto. – Scontri millenari che non avranno mai una fine. Ah e per la cronaca, per me Beatles tutta la vita.
A me è piaciuto. Niente a che vedere con la trilogia classica, ma si sà che solitamente i prequel e/o sequel raramente sono all’altezza dell’originale. E comunque nel Bene o nel male è sempre Star Wars. – E’ sì, si sa dai. Non c’è nemmeno bisogno che te lo spieghi. Comunque adoro questo bacino timido a Rogue One. Mi ha riscaldato il cuore.
Chi è Snoke? Chi è il bambino alla fine? – Lui proprio. Nulla dai. Sarà per la prossima volta.
la cosa più bella del film è stata vedere Laura Dern, seppur in una parte idiota e una brevissima comparsata di Justin Theorux che interpreta il tipo con la spilla rossa nel casinò. La scena di Leila nello spazio è quanto di più imbarazzante abbia visto nell’intera saga. Gran tristezza per l’uscita di scena di Snoke, morte ridicola, più scema di quella di darthmaul (stessa fine per lo più). va ricordato che quest’ultimo si riesce a salvare pur non essendo un leader SUPREMO, dunque se Snoke morisse realmente così, cosa ormai certa, sarebbe proprio la SOLA dei Sith. Finn è più inutile di Woodrugh nella seconda stagione di True Detective. Rose cessa (ironia) e altrettanto banale. Domhnall Gleeson in questo film riesce a recitare di merda. – Da Star Wars a True Detective un attimo. Rose non è bellissima dai, poverina. Mi piace però che sia una problematica del film.
Io sono un gradissimo fan di Star Wars ma devo dire che questo film mi ha deluso troppo, a me non sono piaciute per niente alcune citazioni agli altri film di Star Wars troppo evidenti e inutili,poi alcune battute inutili e che ridicolizzano il primo ordine come all’inizio e alcuni personaggi come snoker e il generale sono ridicoli e scarsissimi c’è snoker che dovrebbe essere l’imperatore non si accorge di una spada laser che si muove e accende di fianco a lui?! Ma dai per piacere ma soprattutto mi ha rotto tutto il pezzo nel casino che serve solo a introdurre una possibile futura trilogia su quel bambino che con i Jedi non c’entra un cazzo. Secondo me l’episodio VII era molto ma molto meglio – Snoker. Mi piace la lettura dell’immagine del bambino, lo spin off Piccoli Jedi Crescono.
Leia è la Madonna – Ah. Non era la madre di Anakin?
A me l’addestramento di Ray mi ha ricordato molto quello di Luke nel capitolo V, quando abbandona Yoda nonostante non fosse ancora pronto per combattere contro il padre. – Juke, certo. Lui. Qui è l’esatto opposto ma vabbè. Ci sta dai.
comunque i genitori di Rey lavoravano all’Agip – Non ho capito.
BB8 è rambo in questo film, cioè vabbè stordire e legare le guardie ma guidare una rivolta e salvare finn è stata veramente una forzatura fastidiosa secondo me – Scusate ma io il pezzo di BB8 che guida le rivolte me lo sono perso, era prima o dopo Leia Madonna?
ciao bello scusa: sai perche dietro la maschera del soldato imperiale ce Jhon Boyega( Fin)? i cloni non dovevano essere mica intrpretati da Boba e Jango Fett ?ovvero Temuera Morrison o Daniel Logan? e successo qualcosa?ci sono rimasto male.ciao fammi sapere. – questo si è perso tipo cento anni di timeline. Ottimo.
A me continua fregare solo del cameo di Tom Hardy. Appena arrivo al cinema mi brucio gli occhi per cercarlo – Eroe.
come facevano a sapere che sarebbe stata l’ultima performance di Carrie Fisher, se è morta d’infarto all’improvviso? – Domande esistenziali. Uno gli risponde: Non lo sapevano, infatti. Fine della discussione.
Non è spoiler ma la ragazza che fa cadere le bombe all’inizio ma non doveva morire quasi subito, dal momento che ha aperto la porta per far cadere le bombe nello spazio aperto? – C’è da spiegare veramente tutto tutto tutto? Esistono gli scudi di contenimento. Contento?
a me hux invece fa pensare a mr black di dragon ball, non si convertirà al bene ma farà esattament equello che ha fatto kylo ren: ammazzerà il gran capo per prenderne il posto – Credo fosse intenzione degli sceneggiatori omaggiare Dragon Ball.
Vedo Porg, Porg ovunque! – Questo è rimasto traviato come me. Lo capisco.
Addio!
Ahahahah! Belli i commenti random dei fan! Mi ricorda il tuo vecchio blog, Ale, sui commenti sui film de laggente. Meritava, peccato tu l’abbia eliminato.
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Ammetto che sia stato un errore. Però nulla vieta di rispolverare l’idea e trasferirla qui, magari in un apposita sessione e solo quando il film si presta.
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Spassosissimo! — linko immediatamente!
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