Vi siete persi Bond Girls – Volume 1? Ma non c’è nessun problema! Premete con la freccetta del mouse sulla scritta rossa e colmate questa imperdonabile lacuna della vostra vita.
Dopo tanto tempo torniamo a parlare delle due cose più importanti nella vita di un uomo: il maschilismo e la bernarda. Termine ironico/arcaico delle nostre parti per definire l’organo sessuale femminile. Credo in realtà che sia un termine da sfigato che vuole fare il simpatico, ma non ne sono certo.
Dite che mi sono dato dello sfigato da solo eh? Avete avuto un assaggio della mia via.
Comunque… cosa unisce queste due splendide creazioni se non i morigerati e mai di cattivo gusto film di Bond? Infatti.
I film di James Bond. Solo loro riescono ad unire in uno splendido ed armonioso connubio queste due cose.
Stavolta andiamo ad analizzare i titoli che hanno come protagonista il grandissimo Roger Moore e che vanno dal 1973 con Live and Let Die, fino al 1985 con A View to a Kill.
Moore è il Bond più longevo con ben sette titoli alle spalle e dodici anni di carriera bondiana. Lascerà il ruolo della spia più famosa del mondo subito dopo aver finito di girare A View to a Kill lasciando la seguente dichiarazione: “dopo che ho scoperto che la madre della mia co-protagonista è più giovane di me mi sono sentito troppo vecchio per questa parte”
Ma a noi ci interessa di queste cose? No! Non ce ne frega nulla. Tutti sappiamo come mai siamo qui. Vi ho beccato. Quando i server di Porn Hub sono down ci penso io con il mio blog è?
Live and Let Die – 1973
Di questo ne abbiamo parlato anche qui.
Bond è sulle tracce di Mr. Kananga, un contrabbandiere della droga che la produce e poi la rivende a Mr. Big. Che è lui con la maschera. Un genio del marketing. Morirà esplodendo in aria colpito da un proiettile di una pistola che gonfia come canotti la gente, James ci dice che era contro gli squali… sarà. In questo film c’è di tutto: coccodrilli, gente con le braccia meccaniche, profezie divinatorie.
Ma soprattutto c’è…
Solitaire – Jane Seymour
Si inizia col botto PEM, BAM, FIII BOOOM, SPITIBUM… ok mi calmo. Bella. Dannazione. Solitaire è una cartomante dotata di poteri di preveggenza, è anche così furba da pensare che perdere la verginità le farà perdere anche suddetti poteri. Non certa di questa cosa fa una prova empirica con Bond, che ovviamente non si sottrae a tale onere. Si pentirà della sua scelta poco dopo provando ad attaccare un pippone esistenziale al povero Roger Moore che diciamocela tutta, non è che fosse così interessato.
E’ forse una di quelle che mi piace di più? Sì. E’ l’anello mancante tra il tafano e l’uomo? Sì. Ma come Bond ci insegna: se sei bella sei demente. Se sei brutta sei cattiva.
No no, non vi preoccupate, l’opzione “intelligente” non c’è.
Rosie Carver – Gloria Hendry

Miss Caruso – Madeline Smith

The Man With a Golden Gun – 1974
Scaramanga, Christopher Lee, è uno spietato killer professionista che si diverte a torturare le proprie vittime proponendo loro un sadico gioco a chi si uccide prima. Quando James pare essere la sua prossima vittima la faccenda si fa seria andando a coinvolgere servizi segreti e spie di ogni genere.
Ora. Siccome essere Christopher Lee in abiti sgargianti anni ’70, avere una villa ultra tecnologica in un isola sperduta, avere tre capezzoli e usare come mezzo di trasporto un antico galeone cinese pare essere poco appariscente, ci dobbiamo per forza aggiungere l’aiutate nano. Sennò come fai a passare inosservato?

Mary Goodnight – Britt Ekland

Andrea Anders – Maud Adams

Saida – Carmen du Sautoy

Chew Me – Francoise Therry

The Spy Who Loved Me – 1977
Molto probabilmente il mio film preferito della vecchia guardia assieme a Thunderball. Bond finisce in un casino paradossale quando un pazzo dal nome Stromberg inizia a rubare sottomarini nucleari russi e americani per far scoppiare una guerra planetaria. Scopo? Ovviamente quello di distruggere le terre emerse con un conflitto nucleare per poi trasferire quello che rimane della popolazione mondiale sotto i mari. Vi ho detto che questo ha una città subacquea? No? La possiede. E che ha una base gigantesca dalla vaga forma a medusa che si può inabissare a piacimento? No? Ha anche questo. E che ha le mani palmate? Lui le ha. Non si sa perché ma le ha. Un grande. Tutta la mia stima Stromberg, tifavo per lei.

Visto che siamo in fissa per il tema acquatico e come sempre non è mai il momento per dire basta alle appariscenze ecco che Stromberg si avvale di uno degli scagnozzi più belli di sempre, escludendo il rimpianto Odd Job. Jaws.

Anya Amasova – Barbara Bach

Log Cabin Girl – Sue Vanner

Naomi – Caroline Munro


Felicca – Olga Bisera

Moonraker – 1979
Moonraker è l’opposto di The Spy Who Loved Me, in quello precedente un pazzo vuole distruggere il mondo per portare tutti sott’acqua, in questo un pazzo vuole distruggere il mondo per portare tutti nello spazio. E ha la base nello spazio già pronta e schermata dai radar. Sta anche formando un gruppo di super uomini per farli procreare e creare la razza perfetta nella nuova terra. In questo film Jaws trova la fidanzata e diventerà alleato di Bond. Climax folle con gli americani con i laser nello spazio che sparano ai cattivi. Sembra una puntata dei G.I. Joe. Pensate cosa ho appena visto. Un personaggio a tema marittimo che trova la fidanzata nello spazio.

Holly Goodhead – Lois Chiles

Corinne Dufour – Corinne Cléry

Manuela – Emily Bolton

For Your Eyes Only – 1981
Il film inizia così: Bond getta Blodfeld nella ciminiera spenta di una fabbrica abbandonata londinese. Questo si trovava in quell’ameno luogo perché vorrebbe ucciderlo usando un elicottero telecomandato da far schiantare, con Bond dentro.
Da notare che Blofeld con il collare appare alla fine del film On Her Majesty’s Secret Service del 1969, a causa di alcune ferite riportate dopo una seria colluttazione con Bond. In questa scena ha ancora il collare. Ha portato il collare per dodici anni? Alla faccia del mal di collo. Secondo me era cervicale.
Meelina Havelock – Carole Bouquet
Allora… a me lei piace tantissimo. Proprio mi fa uscì di senno, con gli occhi azzurri il capello lungo. Ha questa espressione a metà tra il losco e la botta in testa, questo sguardo da “so’ più fia di te e lo so” però… mi sento stupido a chiederlo… Ha i baffi? Cioè mi pare che abbia i baffi. Durante tutto il film ho avuto questa sensazione di baffi tutto il tempo. Perché? Ha i baffi o no?… oooh senti, va bene anche con i baffi. Me ne dia tutte!
Bibi Dahl – Lynn Holly Johnson
Ooooooh bene! Una delle meglio di sempre. La carinissima Lynn, pattinatrice professionista anche nella realtà oltre che nel film, interpreta Bibi Dahl, giovane rompicoglioni che non sta mai ferma ne zitta un secondo. Ci piace perché sta tipa ha una voglia di trombà che non ci vede, e sorprendentemente Bond la rifiuta perché troppo piccola, nel film infatti non è nemmeno maggiorenne. Ammetto che stavolta ha fatto veramente il gentleman non lasciandosi condizionare dal secondo cervello maschile, il cazzo.
Contessa Lisl von Schlaf – Cassandra Harris

Octopussy – 1983
Delirio, c’è di tutto in questo. Inseguimenti sugli elefanti, automobili che vanno sulle rotaie, Bond vestito da clown, il circo delle amazzoni che combatte con le piroette e le capriole, i russi l’americani i tedeschi gli inglesi, bombe atomiche, treni con i rinoceronti dentro. Film girato chiaramente sotto i fumi delle droghe sintetiche.


Octopussy – Maud Adams

Magda – Kristina Wayborn

A View to a Kill – 1985
Durante le indagini su un furto di un microchip Bond viene a contatto con Max Zorin, uno spietato Christopher Walken che ha in mente di allagare tutta Silicon Valley per realizzare il suo folle piano di controllo del mercato dell’informatica.
Stacey Sutton- Tanya Roberts
Anche lei mi risveglia, diciamo così. Stacey è una donna forte che combatte il potere e va contro le facili mazzette del signor Zorin per tenerle la bocca cucita in merito ad attività illegali a cui ha assistito. Peccato che è bionda. E quindi nulla. Il progressismo prende piede, come sempre, e lo script del film la mette subito dove deve stare. In cucina. Appena esce dalla cucina è un disastro: fischia dentro i buchi, si mette la mano sulla fronte e implora James di salvarla, non muove un passo se non la porti in collo si fa male se le soffi addosso. Sembra la versione pallosa della principessa Peach. Script sempre al passo con i tempi comunque, moderno e per nulla sessista.
May Day – Grace Jones
Direttamente dagli eccessi degli anni ’80 Grace Jones. Che canta. E direi non ho altro da aggiungere. E’ anche Zula in Conan il Distruttore.
Kimberley Jones – Mary Stavin


Pola Ivanova – Fiona Fullerton

Fine Seconda Parte
Cavolo, pensavo di non finire più. Roger… Trombane meno cazzo. mi fai fare delle faticate.
Appena avrò rivisto i film con Timothy e Pierce aspettatevi una terza parte per poi finire in bellezza con Daniel Craig.
Addio.
2 risposte a "Bond Girls – Volume 2"