Monster: recensione del film

charlize-theron-in-monster

Monster è un film del 2003 scritto e diretto da Patty Jenkins, adesso molto famosa per aver girato Wonder Woman (2017). Monster è il suo primo lungometraggio e ha come protagonista un’irriconoscibile Charlize Theron con una quindicina di kg in più del solito, le sopracciglia praticamente rasate, e una serie di denti (posticci) grossi storti e gialli. Di che parla Monster?

Monster è basato sulla storia vera di Aileen Wournos, una serial killer che uccise sette uomini tra l’89 e il 90 prima di essere arrestata e condannata a morte, condanna eseguita nel 2002. Per quanto ho potuto leggere, mentre il suo personaggio è abbastanza simile alla reale Aileen, per il personaggio della coprotagonista Christina Ricci, la compagna di Aileen, la regista/sceneggiatrice si è allontanata abbastanza dai fatti reali.

Ma se pensate che questo sia un semplice film con il mostro che uccide una ad una le sue vittime vi sbagliate! Sì perché il film è un viaggio dentro la storia e la psiche di Aileen Wournos: abusata sin da bambina, cominciò a prostituirsi all’età di 11 anni, a 14 anni ebbe un figlio che fu dato in adozione… insomma, una storia tutt’altro che normale. E il mondo attraverso gli occhi di Aileen non è il mondo che conosciamo: è il lato più povero e degradato degli Stati Uniti, pieno di personaggi dalla dubbia moralità (forse l’unico che si salva è il barista amico di Aileen?), dove la violenza, fisica o psicologica, è un fatto quotidiano.

Quindi Aileen è un mostro? O è solo il prodotto di una società mostruosa? E la sua compagna, che sa cosa fa Aileen per mantenerla, è forse un mostro? O anche lei, vittima di una famiglia iper-religiosa che non accetta la sua omosessualità, non è che il prodotto di qualcosa di mostruoso? Quindi è la società ad essere mostruosa! Ok, il messaggio non è particolarmente originale, ma questo film lo veicola con grande forza.

E l’altra cosa che fa il film è mostrarci un’ottima Charlize Theron. L’avevo vista solamente nel meraviglioso Mad Max: Fury Road (2015), dove mi era piaciuta, e mi è piaciuta molto anche qui con una parte sensibilmente più difficile. Charlize riesce a portare sullo schermo una donna tormentata, alla ricerca di una via di fuga ma vittima della terribili circostanze in cui si è trovata a crescere e vivere. Davvero brava!

Bel film questo Monster. Ben fatto, ben recitato, e spaventoso nel senso che fa paura vedere come la società può trasformare gli individui (in questo senso è bella, e tragica, la scena iniziale con Aileen come voce fuori campo che parla dei suoi sogni di quando era bambina). Ciao!


Link esterni:


2 risposte a "Monster: recensione del film"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...