Die Welle: recensione del film

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Nel 2008 arrivò nelle sale Die Welle (L’onda), film tedesco diretto da Dennis Gansel che trae ispirazione dal libro omonimo di Tod Strasser (1981) che a sua volta si basa sul racconto Take as Directed (1976, uscito poi nel 1981 col titolo di The Third Wave) di Ron Jones che racconta il suo esperimento fatto nel 1967 per esplorare le ragioni dietro la nascita del nazifascismo in Germania.

Die Welle ci mostra un giovane professore amante della musica punk e ovviamente con simpatie politiche a sinistra, Rainer Wenger (Jürgen Vogel), a cui tocca dirigere un progetto di una settimana sull’autocrazia, quando invece avrebbe di gran lunga preferito farne uno sull’anarchia. Vista la sua popolarità, un gran numero di studenti si segna per partecipare e dalla discussione iniziale sul significato di autocrazia salta fuori che nessuno di loro crede che sia possibile che un’ideologia come il nazismo possa di nuovo prosperare nell’attuale Germania. Il professore ci pensa un po’ su e per dimostrare come invece sia possibile comincia ad organizzare gli studenti in un movimento con tanto di uniforme, saluto, simbolo… tanto che il senso di appartenenza a una comunità diventerà rapidamente molto forte. Questo porterà a consequenze sia innocue (come adesivi col simbolo della Onda attaccati in giro per la città), sia pericolose (come episodi di violenza). Il tutto culminerà in un finale forse un po’ esagerato che non voglio spoilerare qui.

A parte il finale su cui ho delle riserve (di fatto preferisco quello alternativo contenuto nel Bluray, meno esasperato di quello della versione finale), il film funziona alla grande. Il regista ci racconta l’esperimento e riesce a farci capire come possa nascere un gruppo unito dietro ad un’ideologia e soprattutto come sia facile plasmare le menti di persone giovani o deboli per qualche ragione (problemi personali, familiari, economici…). Dennis Gansel rende tutto molto dinamico col suo stile documentaristico sia grazie all’uso della telecamera sempre molto vicina agli attori (tutti molto credibili), sia per l’utilizzo sapiente della musica più varia (techno, rap, punk, rock…).

Apparentemente in Germania Die Welle si studia nelle scuole, a dimostrazione di quanto il film riesca ad esplorare a fondo i temi che si propone di affrontare. Consiglio a chiunque di guardarlo, l’ho trovato attualissimo, specialmente al giorno d’oggi in cui le ideologie piú estreme stanno diventando sempre di piú il nostro pane quotidiano. Ciao!

PS: interessantissimo il videodiario del regista contenuto nell’edizione in Bluray del film con la documentazione delle varie fasi del film, dalla scrittura del copione al sound editing, passando per il rodaggio e il montaggio.


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