Little Women (Piccole donne) è un film del 1994 dell’australiana Gillian Armstrong che porta sul grande schermo il romanzo del 1868-69 scritto da Louisa May Alcott (cosa fatta già cinque volte dal 1918 in poi). Ultimamente sto guardando abbastanza film in costume (di cui trovate le prove qui, qui, e qui) e mi sembra che, a meno che non ci sia un regista incisivo dietro la macchina da presa (come per esempio Ang Lee, per dirne uno), questo genere di film non riesca ad impressionarmi più di tanto.
Questo Little Women vanta un cast da paura: Winona Ryder, Kirsten Dunst, Susan Sarandon, Christian Bale, Gabriel Byrne, John Neville, tutti nomi più che conosciuti! Eppure, nonostante le ottime prove attoriali, non mi ha detto molto. Tutto è curatissimo: le scenografie, le location, gli abiti… e la fedeltà al romanzo della Alcott è ammirabile. Ma forse è proprio questa volontà di voler raccontare tutto ciò che si trova nel romanzo ad essere uno dei punti di debolezza del film, che non può soffermarsi a lungo sulla miriade di personaggi della storia.
Per esempio, il rapporto di Beth (Claire Danes) con il nonno di Laurie (Christian Bale) è soltanto accennato grazie al pianoforte regalato per il suo compleanno, ma nel libro la relazione è molto più profonda. D’altronde sono 400 e più pagine di romanzo, non era possibile riportarle in due ore di film! Per questo forse avrei preferito qualcosa di meno fedele allo scritto, ma con più “personalità cinematografica”, se capite questa mia espressione.
Quindi non mi pento di aver visto questo film, ma ammetto che mi ha lasciato un po’ freddino, come se avessi letto un riassunto del romanzo invece di leggere il romanzo stesso. Un riassunto ben fatto, curato, ben impaginato, ma pur sempre un riassunto. Ciao!
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su msn intrattenimento
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