Asghar Farhadi è un giovane (46 anni) e pluripremiato regista iraniano: ben due suoi film hanno vinto l’Oscar come miglior film in lingua straniera, per non parlare dei suoi innumerevoli altri riconoscimenti. Quindi è facile capire come per la sua prima produzione spagnola (in realtà una collaborazione Spagna–Francia–Italia) sia riuscito ad aggregare alcuni tra i migliori attori della scena hispano-hablante: su tutti, Javier Bardem, Penélope Cruz e Ricardo Darín.
In Todos lo saben (Tutti lo sanno) il regista (e anche ideatore della storia) Farhadi si lancia nel difficile compito di caratterizzare una numerosa famiglia spagnola della campagna della Mancha in un classico villaggio polveroso e agricolo. La prima cosa da dire sul film è come sia incredibile quanto una cosa così difficile gli sia riuscita così bene: l’iraniano non cade nella trappola “Spagna = flamenco, paella, e toreri”. Tutt’altro! I personaggi, le relazioni interpersonali, i luoghi, i dialoghi… tutto risulta assolutamente credibile alle orecchie e agli occhi di qualunque spagnolo/a, e di chiunque conosca la penisola iberica.
E anche la storia che si sviluppa nelle due ore e poco più di film è non solo interessante, ma anche assolutamente realistica. Rispettando il titolo, capiamo abbastanza in fretta quello che tutti sanno (todos lo saben vuol dire “tutti lo sanno” in spagnolo), ma è quasi impossibile capire come la storia andrà a finire e, da buon thriller, è divertente tentare di capire chi sia il responsabile del misfatto. Ma non voglio raccontare niente della trama, come sempre evito gli spoiler il più possibile!
Voglio solo dire che Todos lo saben merita di essere visto per molteplici ragioni. La prima: delle prove attoriali incredibili, talmente incredibili che la povera Penélope Cruz non esce molto bene dal confronto con le performance di attrici ed attori ben più dotati e dotate di lei come Javier Bardem, Ricardo Darín, Bárbara Lennie, Elvira Mínguez, Eduard Fernández e Inma Cuesta. La seconda: una regia quadrata che fa filare via una storia molto solida e mantiene alta l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. La terza: una piacevolissima colonna sonora. E poi tante altre cose come un’ottima fotografia, una trama avvincente, e un interessante quadro della Spagna rurale che a tutto fa pensare tranne che a un regista iraniano!
Se dovessi cambiare qualcosa del film mi limiterei a rendere un po’ meno sopra le righe il personaggio di Carla Campra nella prima parte del film, e forse eliminare il personaggio del poliziotto in pensione che fa un po’ da spiegone, a volte dicendo cose a cui uno spettatore attento potrebbe arrivare da solo. Ma sono dettagli! Film assolutamente consigliato, ciao!
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su Laulilla film blog
- Recensione del film su Il buio in sala
- Recensione del film su Sentieri selvaggi
- Recensione del film su I cinemaniaci
- Recensione del film su CinEuropa
- Recensione del film su Cinema 4 stelle
- Recensione del film su Nuovo cinema Locatelli
- Recensione del film su The movie connection
- Recensione del film su Cinemio
- Recensione del film su Stranger than cinema
- Recensione del film su Moviestruckers
- Recensione del film su Pietro Saba world
- Recensione del film su Per un pugno di film
- Recensione del film su I film da vedere
2 risposte a "Todos lo saben: recensione del film"