Outer Rim #15 – Smuggler’s Run

Disclaimer

Outer Rim è una serie di fugaci post sull’universo espanso di Star Wars in cui proverò a parlarvi dei prodotti canonici che gravitano attorno alle serie e ai film del brand. I post verranno fatti nella più completa anarchia senza seguire un preciso schema temporale o logico, semplicemente leggo qualcosa e ve ne parlo. 

Fine disclaimer


Journey to Star Wars The Force Awakens:

Smuggler’s Run – A Han Solo & Chewbacca Adventure

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Altro capitolo della sere di quattro libri per ragazzi che compongono la collana Journey to Star Wars: The Force Awakens. Smuggler’s Run è una pubblicazione del 2015 scritta da Greg Rucka e illustrata dal solito Phil Noto. Come di consueto in questa collana, ci troviamo davanti ad un piccolo libro di circa 180 pagine che ha come target un pubblico di giovanissimi amanti del brand di Star Wars, in particolare del personaggio di Han Solo coadiuvato nelle sue avventure dall’immancabile Chewbacca. Come già successo in The Weapon of a Jedi, partiamo dal periodo storico che si trova tra Return of the Jedi e The Force Awakens per poi correre indietro nel tempo con una storia raccontata da un anziano Han ad un gruppo di sprovveduti avventori di una cantina.

Smuggler’s Run ha un’idea banale che più volte abbiamo visto indossare al personaggio di Solo in queste sue avventure tra film e film: Leia, subito dopo la battaglia di Yavin IV, manda Solo e Chewie sul remoto pianeta di Cyrkon per recuperare un importante membro della Ribellione braccato dall’ImperoCaluan Ematt (personaggio che appare brevemente in alcune scene di The Force Awakens e The Last Jedi). Inutile dire che la corsa del nostro Han verrà rallentata dall’onnipresente ombra imperiale, stavolta sotto forma dell’affascinante comandante Alecia Beck, nominata solo in queste pubblicazioni esterne ai prodotti cinematografici.

Smuggler’s Run ha la classica struttura da caccia al bersaglio e pone Han in situazioni non troppo innovative e che sinceramente abbiamo già visto in altre pubblicazioni. Però questo amabile libricino vanta di qualche idea narrativa che lo rende alla fine un prodotto piacevole da leggere se si ama la saga presa in questione, ovviamente. Greg Rucka infatti ha l’idea molto buona di mettere tutta la vicenda sotto una luce noir inaspettata per il prodotto che ci porta dentro hotel malandati e puzzolenti e in sparatorie nei vicoli bui dal vago sapore anni ’30. Buona anche l’idea di alternarsi tra il punto di vista di Han e di Alecia che getta un’ombra thriller alla The Fugitive (1993Andrew Davis) abbastanza riuscita sulle pagine della pubblicazione.

Smuggler’s Run è un libro carino, che si legge in pochissimo tempo e che alla fine intrattiene quanto basta, sempre considerando che il target del prodotto è quello del giovane ragazzo. Carine le idee narrative che smuovono un po’ una trama altrimenti banale. Consigliato? Assolutamente sì, soprattutto se avete figli o nipoti adatti al target del prodotto. Ma visto il prezzo e quanto ci si mette a leggerlo, scommetto che questa pubblicazione potrebbe essere apprezzata anche dai fan più grandicelli.

Addio!

P.S. Ci sono quasi, ho finito questi libricini e sto per passare a cose più corpose e interessanti come Lost Star o la trilogia di Aftermath. Datemi tempo!

P.P.S Visto che si parla di Han Solo, siamo in tema. Ho rivisto il film di Ron Howard in lingua originale e devo ammettere che è leggermente più carino, soprattutto perché si percepisce meglio il lavoro attoriale di Alden Ehrenreich.

 

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