Prima di tutto, lasciate che presenti il lato star trekkoso della mia personalità all’inizio di questo viaggio per esplorare The Original Series (TOS). Se qualcuno me lo chiedesse, risponderei senza esitare che sono un trekker sfegatato, anche se non ho visto o letto tutto ciò che questo brand ha prodotto. Tra l’altro, considerando libri, cartoni animati, film, serie… credo che farlo sarebbe umanamente impossibile! In ogni caso, io mi considero un trekker perché sono cresciuto con The Next Generation e ne ho visto tutti gli episodi almeno due volte (“almeno” qui è molto importante: alcuni li ho visto anche una decina di volte!), e lo stesso posso dire per Deep Space 9. E ho visto più volte tutti i film del canon originale, cioè da The Motion Picture a Nemesis. Non sopportando J.J. Abrams, capirete che ho fatto uno sforzo anche troppo grosso per guardare il suo Star Trek del 2009 e quell’obbrobrio di Into Darkness del 2013. Mi sono bastati.
Oggi finalmente mi sono deciso a guardare TOS. Il piano è di farlo con calma, ho sempre odiato il binge watching, quindi con questo post sto cominciando un piano davvero a lungo termine, ma spero che restiate con me (e soprattutto che la mia ragazza non si tiri indietro dopo aver approvato questo stesso piano). Per l’occasione mi sono comprato questi gioiellini di Bluray:
C’è un sacco di lavoro dietro questi Bluray: per farlo, hanno digitalizzato le immagini prese dalle pellicole originali, hanno ripulito e rimasterizzato tutto, il suono è Surround 7.1, e pure gli effetti speciali sono migliorati! Ma la cosa splendida è che si può scegliere di guardare la versione rimasterizzata oppure quella originale con l’audio in mono, per i veri die hard fans. E con queste migliorie la visione di un prodotto uscito più di 50 anni fa diventa già molto più semplice.
E così eccoci a punto di partire per una three-seasons mission: per un verso so già cosa mi aspetta avendo visto lo stesso tipo di show nelle sue incarnazioni più recenti e anche Kirk e compagnia nella loro versione ad alto budget dei film fino a quel capolavoro di Star Trek VI. Però allo stesso tempo sono pronto a lasciarmi meravigliare da ciò che non conosco di questa leggendaria serie di fantascienza che cominciò a rivoluzionare il genere, l’intera offerta televisiva, e la cultura pop tutta nel 1966.
Pronti? Si parte!
Il primo episodio: Trappola umana
Gene Roddenberry, il creatore della serie, non perse tempo a catapultare lo spettatore nel mondo di Star Trek: il primo episodio non introduce il concetto di Federazione, né spiega cosa sia l’Enterprise, né ci sono scene per presentare i vari membri dell’equipaggio. Tutto è lasciato nelle mani della voce di Kirk che sui titoli iniziali spiega che l’Enterprise è una nave spaziale in una missione di cinque anni per esplorare lo spazio alla ricerca di nuove forme di vita e nuove civilizzazioni. Take it or leave it.
In The Man Trap (Trappola umana), l’USS Enterprise passa da un pianeta disabitato, M-113, dove l’archeologo Robert Crater e sua moglie Nancy stanno da cinque anni studiando le rovine di un’antica civiltà. Il capitano James T. Kirk (William Shatner), il dottor Leonard McCoy (DeForest Kelley) e il guardiamarina Darnell (non so come sia in italiano, lo chiamano semplicemente crewman, membro dell’equipaggio) si trasportano sulla superficie dove dapprima incontrano Nancy, vecchia fiamma di McCoy, e poi il professor Crater. Subito intuiamo che c’è qualcosa di strano: ognuno dei tre membri dell’equipaggio dell’Enterprise vede Nancy come una persona differente. E subito dopo il guardiamarina Darnell comincia quella che diventerà una vera e propria tradizione: quella del membro dell’equipaggio che accompagna i protagonisti della serie su un pianeta solo per morire subito dopo. E anche per far dire a McCoy la sua frase più famosa: “He’s dead, Jim“, “è morto, Jim“. Insomma, Darnell è il primo di una serie di cosiddetti red shirt, anche se la sua uniforme è azzurra.
L’episodio è assolutamente piacevole. Il mistero è ben costruito e anche quando come spettatori scopriamo cosa sta succedendo, cioè che un mostro mutaforma sta mettendo in pericolo la vita di tutti coloro a bordo della nave, comunque la situazione rimane tesa dall’inizio alla fine. Cominciamo a capire quali sono le relazioni tra i membri principali dell’equipaggio: Kirk e McCoy sono vecchi amici, tanto che si chiamano per nome proprio, Jim, o per soprannome, Bones (un’abbreviazione di Sawbones, cioè segaossa); Kirk è uno sciupafemmine, ce lo dice una battuta proprio di Bones; e Spock (Leonard Nimoy) non fa trasparire alcuna emozione, come si capisce da un suo dialogo con Uhura (Nichelle Nichols).
Per il resto, Star Trek: TOS è un prodotto calato perfettamente nella sua epoca. Tutte le ragazze indossano vestitini succinti o molto attillati, con delle minigonne da capogiro. Tranne Uhura, le altre che vediamo, pur indossando delle uniformi, vanno in giro portando vassoi di cibo ai membri maschili dell’equipaggio che fanno battutine su di loro guardandone il sedere. E non manca nemmeno la battuta sui messicani, col capitano Dominguez che freme per avere i suoi peperoncini piccanti. Insomma, tutta roba che al giorno d’oggi non passerebbe mai ma che ha un senso se vista pensando all’epoca in cui fu girata. Va sempre ricordato come Star Trek sia stato un prodotto rivoluzionario, con, tra le altre cose, personaggi di colore nel gruppo di comando della nave, col primo bacio interrazziale della storia della TV statunitense, e con un intelligente sviluppo di temi come il pacifismo e la tolleranza!
Che altro dire di questo The Man Trap? Bell’episodio, ben costruito e ben sviluppato, e con un tema che tornerà a più riprese negli Star Trek a venire. Da vedere!
PS: per ora nessuna traccia di Scotty (James Doohan)!
Episodio successivo: Il naufrago delle stelle
Sono molto curioso di leggere questa tua maratona. Sono del ’74, quindi la mia “formazione culturale” è avvenuta negli anni Ottanta, a massicce dosi di Star Trek TOS: Kirk era un amico di famiglia e ogni volta che sulla Rai o altro canale passava la serie, tutti in famiglia la vedevamo. Non importa se sapevamo a memoria ogni episodio, se potevamo anche mimarli, TOS era religione e non si discuteva ^_^
Per farti capire quanto questo NON mi renda un trekkie (ai miei tempi si diceva così, trekker è spuntato dopo!) quando nella seconda metà degli anni Ottanta affittai in videoteca una cassetta che prometteva di presentare “il nuovo Star Trek”, alla fine dissi: ma che è ‘sta roba? Non prenderà MAI piede! Si chiamava “Star Trek: The Next Generation”, tanto per capire i miei poteri di preveggenza 😀
Non ho mai seguito nessuna delle serie “figlie” di TOS, al massmio ho visto qualche episodio sparso che non mi è piaciuto. Sono un seguace di Kirk e dei suoi film, quindi sono curiosissimo di sapere che ne pensi a vedere oggi quei prodotti con cui sono cresciuto negli ’80 ^_^
Ah, ricordo che La7 aveva presentato questi episodi “tirati a lucido” e ci credo che sono spettacolari. Ma mi chiedo: hanno rimasterizzato anche il doppiaggio italiano? Ne ha di pacchi di anni sulle spalle…
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Ciao Lucius, e grazie per il tuo commento! Sarà interessante in effetti confrontarci su TOS venendo da due mondi star trekkosi differenti: io grande fan dei film (soprattutto quelli con Kirk, ma non disdegno quelli con Picard), di TNG e DS9, e te fan di TOS e film collegati!
Però sul doppiaggio non posso dirti niente, guardo tutto in lingua originale! :–)
Per adesso il viaggio è cominciato bene, con un buon primo episodio! Vediamo se sto fine settimana vado avanti un po’… :–D
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Agreed. It is a nice little episode and a fine introduction to the TV show.
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And what a TV show!
Thank you for your comment! I published all my TOS reviews in English as well, if you want to have a look without relying on Google Translate! :–)
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Oh, thanks!
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Onestamente non sono contento della versione rimasterizzata. Una grossa parte del fascino camp di TOS è proprio nei suoi effetti posticci e nell’ingegno che sceneggiatori, costumisti, scenografi ed effettuati hanno messo per sopperire a queste mancanze. Inquadrare un’Enterprise nuova fiammante in CGI e subito dopo un tizio infilato a forza in un costume gommoso non è esattamente il massimo per la sospensione dell’incredulità
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Ma io sono d’accordo con te, ho guardato il 90% degli episodi con gli effetti originali, e solo alcuni con quelli nuovi giusto per curiosità! Grazie del commento! :–)
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