Siamo al terzo episodio della prima stagione: Oltre la galassia (titolo originale: Where No Man Has Gone Before)! Ed è uno strano terzo episodio, visto che in realtà fu concepito come primo episodio della serie. E si nota! Ci sono molte scene fatte per presentare i membri dell’equipaggio come Scotty e Sulu. D’altra parte, mancano McCoy e Uhura, e Spock ha un colore giallino abbastanza orrendo, meno male decisero di non mantenerlo così!
La trama si basa su un altro concetto che già mi era familiare perché ripreso in TNG, in questo caso nell’episodio All’ennesima potenza (S04E19) in cui Barclay aquisisce dei poteri incredibili grazie a una sonda aliena. In questo caso, è Gary Mitchell (interpretato da Gary Lockwood), un vecchio amico di Kirk e allo stesso tempo uno degli ufficiali di plancia dell’USS Enterprise, ad aquisire dei poteri sovrumani e a perdere la testa. Mitchell sviluppa dei poteri ESP (di nuovo! Come nel secondo episodio!) e comincia a sentirsi come un Dio, quindi Kirk dietro consiglio di Spock decide di abbandonarlo sul pianeta disabitato Delta Vega (nota en passant: sono bellissimi i matte painting del pianeta e delle sue strutture minerarie). Successivamente, anche la dottoressa Elizabeth Dehner (Sally Kellerman) subisce un simile cambiamento.
L’episodio è molto bello ed è quasi più horror che fantascienza. Gli occhi argentei di Mitchell sono tremendi (tra l’altro ho letto che le lenti usate per crearli erano pure pericolose e il povero Lockwood non era molto contento di doverle usare), e la tensione creata dal fatto che l’intera Enterprise sia nelle mani di un superuomo arrogante e in continuo cambiamento è palpabile. Poi il tutto finisce in una classica scazzottata in stile Star Trek, e forse bisogna essere grati alla cosa perché pare che fu proprio il finale a convincere gli studios a dare l’OK alla produzione della serie.
Notevole il comparto sonoro dell’episodio, con gli effetti delle macchine dell’infermeria quando nessuno capisce cosa sta succedendo a Mitchell che ricordano lo score di John Carpenter’s The Thing (1982) e rendono la scena molto inquietante. Per il resto, la colonna sonora orchestrale è degna di un film: perfetta in ogni scena, e piacevole da ascoltare.
Che altro dire? Anche qui non manca una “bella” battuta sessista contro la dottoressa Elizabeth Dehner colpevole di non accettare le avance del tenente Gary Mitchell e che per questo viene definita una walking freezer unit (un congelatore con le gambe)… E finalmente ecco Scotty, con James Doohan che fa del suo meglio per imitare un accento scozzese che proprio non è nelle sue corde (d’altronde era canadese)!
Insomma, avanti tutta, warp factor 1! Ciao!
Episodio precedente: Il naufrago delle stelle
Episodio successivo: Al di là del tempo
In effetti un tentativo diretto di collegamento con TNG viene fatto da Peter David nel suo romanzo Q contro Q, dove viene suggerito che i poteri di Gary Mitchell derivino da un incontro/fusione con Q (lo stesso interpretato da John de Lancie) temporaneamente intrappolato nella barriera galattica, ancora impegnato dopo eoni a ricostruire la propria identità e i pieni poteri in seguito a un pesante attacco diretto da parte di… un personaggio che incontrerai nella serie, e che ha portato non pochi fan a porsi domande circa la sua effettiva stretta parentela con l’amicone onnisciente/onnipotente di Jean-Luc Picard 😉
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Ahahah! Mi piacciono queste infinite possibilità di collegamento nell’universo di Star Trek! Ne parlavo giusto con Orodromeus, che adesso sta pubblicando piano piano le sue review di Star Trek The Next Generation proprio su questo blog: una delle cose belle è vedere temi simili, storie simili, personaggi simili (o addirittura gli stessi), trattati a distanza di decadi e in serie differenti! :–)
E sono molto curioso di trovare questo personaggio di collegamento con Q! :–D
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Da ragazzino mi faceva uscire pazzo: ma perché in ogni episodio il personaggio di turno era amico di Kirk dai tempi dell’Accademia? Ma quanti amici aveva? 😀
Parallelamente vedevo “Lupin III” dove ogni puntata c’era qualcuno che Gighen conosceva bene, pure lui. Ma solo io avevo tre amici per puzza che non incontravo mai? 😀
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Ahahahah! Kirk aveva un sacco di successo, amico di tutti (come mio cuggino)! X–D
Gighen era più inspiegabile, ora che ci penso!
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It’s indeed a beautiful-looking episode. It was shot by Oscar-winning cinematographer Ernest Haller, the man responsible for shooting Gone with the Wind!
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Cool, I didn’t know that! Thanks!
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