Border (titolo italiano: Border – Creature di confine) è un film svedese diretto da Ali Abbasi e con protagonisti Eva Melander e Eero Milonoff di cui si sta parlando un po’ grazie alla sua candidatura all’Oscar per il miglior trucco. Me lo sono visto al cinema qualche giorno fa e mi ha impattato non poco, anche se è un film che non ho nessuna voglia di rivedere. Mi spiego.
Il film si basa su un racconto di Ajvide Lindqvist e narra la storia di Tina, una guardia di sicurezza alla frontiera con la Norvegia, che è bravissima nel suo lavoro in quanto riesce a scoprire contrabbandieri e criminali vari grazie all’olfatto. Sì, avete capito bene: l’odore di chi ha paura, di chi sa che sta facendo qualcosa di sbagliato è la chiave che Tina usa per acciuffare i criminali. Tina è anche una donna dalle fattezze molto particolari, a causa, dice, di una malformazione di un cromosoma. Un giorno ferma un uomo molto simile a lei per un controllo, Vore, ma non si trovano prove di alcuna sua colpevolezza. I due cominceranno a frequentarsi e piano piano ci verrà rivelata una verità alquanto sconvolgente…
La parte senza spoiler finisce qui, visto che è impossibile parlare di questo film senza rivelarne la trama. Sappiate che il film parla della vita di persone emarginate dalla nostra società, parla di accoglienza, ma parla anche di vendetta e di giustizia. Sia i temi che la fattura di questo film sono pregevoli, e consiglio a tutti di guardarlo. Però preparatevi perché è anche un film di una durezza notevole, con una telecamera che segue ossessivamente i protagonisti, gli sta appiccicata alla faccia tutto il tempo, e la storia stessa non è facile da digerire.
E quindi facciamo questo inevitabile (pur se limitato) spoiler: Vore rivela a Tina che in realtà lei non ha nessuna malformazione. Semplicemente è un troll, come lui. Fanno parte di una razza che gli umani hanno quasi sterminato e adesso vivono come reietti nella società umana, anche se c’è almeno un gruppo in Finlandia di cui Vore fa parte. E perché Vore viaggia sul traghetto controllato da Tina e dai suoi colleghi? Perché è un criminale che rapisce bambini appena nati per passarli a una rete di pedofili umani per vendicarsi di ciò che gli umani hanno fatto ai troll anni prima.
Wow! Il film quindi vira decisamente in territorio fantasy, e un fantasy molto dark (con radici nel folklore scandinavo), nonostante l’apparenza da classico film indipendente da festival del cinema europeo. E funziona? Direi di sì: la storia è interessante e ben sviluppata, il sottotesto politico sul razzismo è presente e funziona, e soprattutto i personaggi sono ben scritti e affrontano delle scelte tutt’altro che elementari. Accetterà Tina la sua natura selvaggia invece di continuare a vivere tra gli umani con cui non riesce ad avere relazioni reali? E si unirà alla battaglia di Vore o resterà fedele alla sua natura protettrice rivelata dal lavoro che ha scelto di fare nella vita? Vendicarsi di un genocidio compiendo delle nefandezze indescrivibili è giustificato o no?
Il film affronta queste questioni senza paura e dà le sue risposte, e il finale risulta molto bello e affatto banale. Inoltre la realizzazione tecnica è perfetta, tanto che fino alla fine io ho pensato che i due protagonisti fossero così nella vita reale! Però l’ho trovato anche un film molto duro, e non ho voglia di rivederlo. Un po’ come Breaking the waves di Lars Von Trier (1996), per dirne uno: bello eh, sono contento di averlo visto, ma una volta mi è bastata! Ciao!
PS: Da sottolineare come le scene di sesso tra i due siano veramente bestiali, in tutti i sensi. Comunque secondo me lei alla fine non ci va in Finlandia!
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su Matavitatau
- Recensione del film su Il buio in sala
- Recensione del film su Non aprite questo blog
- Recensione del film su Nuovo Cinema Locatelli
- Recensione del film su Pensiero profondo 42
- Intervista ad Ali Abbasi su Taxidrivers.it
Para nosotros la mejor película que vimos en 2018. La disfrutamos durante un festival de cine fantástico. Con ganas de verla por segunda vez tras su estreno en cines comerciales en España.
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Muy bien hecha e con una historia interesante e inteligente al mismo tiempo! Pero de momento yo no tengo ganas de volver a verla, me ha impactado mucho!
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Questo in Italia arriva dopo gli Oscar, ma mi ispira, cercherò di vederlo!😉
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Se ne legge un gran bene, e la qualità c’è tutta!!!
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