Ed eccoci qua con un altro gran titolo italiano, Gli androidi del dottor Korby, che spoilerizza senza pietà la trama dell’episodio: meno male me la sto guardando in inglese la serie, così il titolo What Are Little Girls Made Of? non mi ha anticipato niente su questo settimo episodio. Non che sia un bel titolo nemmeno quello originale, eh, va detto! Ma d’altronde non è facile nemmeno riassumere il tema di questa puntata: dentro ci troviamo una riflessione su cosa serva per fare un essere umano, un altro doppio Kirk come in Il duplicato, un rapimento motivato vagamente, una storia d’amore che vede protagonista l’infermiera Chapel (Majel Barrett) che aveva da poco confessato il suo amore per Spock (in Al di là del tempo) ma che qui è promessa sposa di tale dottor Korby, e pure un paio di morti in tuta rossa (le famose red shirt)!
Partiamo dalla trama. La USS Enterprise va verso il pianeta EXO III per cercare tracce dello scienziato Roger Korby e del suo gruppo di lavoro con cui si è perso ogni contatto da cinque anni. Kirk scende sul pianeta dopo che Uhura riesce a mettersi in contatto con Korby e si fa accompagnare dalla Chapel, la fidanzata dello scienziato, e da un paio di red shirt, Rayburn e Matthews, che presto fanno una finaccia come sempre accade a queste comparse usa e getta. Quando Kirk e l’infermiera raggiungono Korby lo trovano in compagnia della bella Andrea (Sherry Jackson), cosa che fa un po’ irrigidire la gelosa Chapel. Le cose sfuggono un po’ di mano quando velocemente si scopre che un altro collaboratore di Korby, Ruk (Ted Cassidy, niente meno che Lurch della famiglia Addams), ha ucciso i due membri dell’equipaggio dell’Enterprise e che Korby ne è responsabile. Veniamo così a sapere che sia Ruk che Andrea sono androidi, le uniche cose rimaste di un’antica civiltà scomparsa (dove ho già sentito questa storia?).
Per farla breve, si scopre successivamente che pure Korby non è che un androide in cui lo scienziato prima di morire anni prima ha trasferito la sua coscienza. E questa è la parte intelligente dell’episodio: possiamo considerare questa versione di Korby come un essere umano? Lui si sente superiore all’umano che era prima, ma allo stesso tempo sostiene di essere l’individuo che era. A noi è chiaro che abbia perso un po’ di umanità nel passaggio dal suo corpo a quello dell’androide, è freddo, senza emozioni, e pianifica un futuro in cui l’intera umanità sarà rimpiazzata da androidi indistruttibili. Kirk si ribella con tutto sé stesso a quest’idea e alla fine la situazione si risolve in modo un po’ rocambolesco con la distruzione di tutti gli androidi e la partenza dell’Enterprise con un equipaggio ridotto di due unità.
Sembra quasi che il tema da sviluppare fosse chiaro, la natura dell’umanità, ma purtroppo la realizzazione è tutt’altro che soddisfacente. Inoltre il comportamento degli androidi sembra simile a quello dei vulcaniani, quindi la questione di cosa serva per fare un essere umano si sovrappone all’esempio fornito da Spock di un essere privo di emozioni. Insomma, credo che The Schizoid Man, sesto episodio della seconda stagione di The Next Generation, ci fornisca molti più spunti di riflessione di questo traballante Gli androidi del dottor Korby. Ciao!
PS: ma perché il titolo originale pone tanto l’accento sulla figura di Andrea (è lei la little girl, giusto?)? Questa cosa mi ha confuso…
Episodio precedente: Il filtro di Venere
Episodio successivo: Miri
Io, da “antico” trekker, vidi quest’episodio della TOS per la prima volta con largo anticipo rispetto a The schizoid man… a posteriori, trovo che entrambi gli episodi presentino spunti interessanti per le rispettive epoche in cui furono realizzati: Ira Graves voleva “perpetuare” la propria esistenza calpestando i diritti di Data, sofisticatissimo androide ed essere senziente a tutti gli effetti, nonché desideroso di capire e assimilare quell’umanità che lo circonda e che lo farebbe sentire alla pari con il resto dell’equipaggio. Di contro, gli androidi del dottor Korby hanno mai davvero avuto anche per un solo momento la reale possibilità/volontà di “evolvere” in esseri umani? Lo stesso Roger Korby, risolto il problema primario della propria sopravvivenza (senza occupare abusivamente corpi e menti altrui, a differenza del collega Graves), è diventato a propria volta qualcosa di differente (come hai notato): l’umanità, di cui pure conserva ancora un residuo, ormai non può essere abbastanza per lui e quindi va “migliorata” con qualcosa di meno obsoleto, più resistente e possibilmente NON organico… sarebbe stato interessante un incontro con i Borg, a questo punto. 😉
P.S. L’episodio porta la firma nientemeno che del grande Robert Bloch…
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Non l’avevo notato! Bloch, lo scrittore di Psycho!
Hai ragione nel dire che entrambi gli episodi (What are little girls made of? e The schizoid man) offrono spunti di riflessione intelligenti, e ci sono certamente delle differenze. Purtroppo credo che la mia percezione di questo episodio di TOS sia stata alterata dalla trama un po’ convoluta e piena di svolte non sempre sensate che quasi riescono a “nascondere” il messaggio ed il tema sviluppato.
Ai Borg credo che Korby androide sarebbe andato a genio, non avrebbero nemmeno dovuto assimilarlo! X–D
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