Star Trek: Voyager – S02E13, Prototipo

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E siamo a due episodi di fila il cui titolo è stato tradotto bene, cosa sarà successo? Dopo Resistenza (da Resistance), ecco Prototipo (da Prototype). E questo è un buon episodio, by the book si direbbe in inglese, cioè da manuale. La storia di Prototipo è un manifesto in difesa della Prima Direttiva, e infatti sarebbe potuta durare cinque minuti in tutto se per una volta Janeway avesse dato ascolto alla persona più sensata a bordo della USS Voyager: Tuvok. Ma andiamo con ordine.

In un guizzo di regia che dà freschezza al prologo (d’altronde dietro la macchina da presa troviamo ancora una volta il buon Jonathan Frakes, che da poco aveva dismesso i panni del comandante William Riker in The Next Generation), ci avviciniamo alla Voyager con una soggettiva nei panni di un androide alla deriva nello spazio. Teletrasportato a bordo, B’Elanna Torres vuole fare di tutto per riattivarlo, Tuvok avverte che potrebbe essere pericoloso, e Janeway non lo ascolta autorizzando la mezza Klingon a procedere. Ovviamente ha successo e l’androide si rivela essere Automated Unit 3947, che sostiene di aver sofferto un incidente mentre lavorava come minatore su un meteorite.

In pieno spirito altruista, Janeway decide di riunire 3947 (la cui voce e il cui corpo sono di Rick Worthy) con i suoi simili, ma questo si rivela un errore in quanto 3947 rapisce la Torres affinché gli insegni a… procreare. Gli androidi sono tutt’altro che amichevoli e quasi distruggono la Voyager senza battere ciglio (letteralmente, visto che non ne hanno). La nave della Flotta Stellare si trova ancora una volta alla mercè dei suoi nemici (come accaduto poco prima in Intrighi a causa di Seska), ma fortunatamente arriva un’altra nave piena di androidi a combattere la prima, permettendo così a Tom Paris di andare a salvare la Torres.

Ma in realtà il centro dell’episodio è B’Elanna Torres e la sua maternità. Infatti, contro ogni aspettativa (ma quando mai!) riesce a creare un prototipo funzionante e permettere così agli androidi di creare propri simili. Solo che gli androidi sono delle macchine da guerra e si scopre che non solo non si fanno scrupoli a combattere tra di loro, ma sono pronti a sterminare chiunque diventi un nemico ai loro occhi. In effetti, in passato furono i responsabili dell’estinzione della razza che li creò! Ora che ci penso, è un episodio che ricorda da vicino Gli androidi del dottor Korby (What Are Little Girls Made of?, prima stagione della serie classica). Praticamente la storia di fondo è la stessa e anche il design degli androidi è molto anni Sessanta!

Morale della favola, alla fine la Torres apprende la lezione sulla Prima Direttiva nella maniera più dura possibile, dovendo distruggere ciò a cui aveva dato vita. Insomma, una bella puntata, dove anche la battaglia spaziale di turno è resa interessante dal fatto che la Voyager viene devastata nel giro di pochi secondi. Ciao!

PS: Da brividi il riferimento a Data da parte della Torres parlando con 3947. D’altronde io sono cresciuto con The Next Generation!

PPS: Splendida la puntata del podcast The Delta Flyers dedicata a Prototipo: Robert Duncan McNeill e Garrett Wang hanno come ospite d’eccezione proprio Rick Worthy che racconta di tutta la sua esperienza in Star Trek, e non è poca!


Episodio precedente: Resistenza

Episodio successivo: Alleanze

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9 risposte a "Star Trek: Voyager – S02E13, Prototipo"

  1. Le cose sono andate un po’ meglio rispetto all’episodio precedente, come ti dicevo 😉
    P.S. Quel riferimento era dovuto… del resto, come avrebbe potuto un episodio diretto da William Riker in persona non citare il proprio secondo ufficiale ed amico? 😉
    Oltre a “Gli androidi del Dottor Korby” mi viene qui in mente anche un parallelo con “La figlia di Data”, se consideriamo che il prototipo funzionante, essendo da lei stato creato, è a tutti gli effetti “il figlio di B’Elanna Torres”…

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    1. Grande Jonathan “One take” Frakes, io ho sempre grande fiducia in lui come regista! :–)

      Verissimo che c’è un chiaro rimando a La figlia di Data, hai ragione! Bell’episodio di TNG, tra l’altro. Questo Voyager stenta a tirar fuori qualcosa di davvero originale…

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  2. Trovo sempre ispirata ogni regia di Frakes, riesce a trovare soluzioni mai banali, inquadrature ricercate e scelte ardite: davvero uno splendido regista.
    Dalla storia mi aspettavo onestamente di più, visto che coinvolge robot e c’è sempre da tirar fuori oro dall’argomento. Il confronto con Andrea, l'”androide che baciò Kirk” per me fa vincere TOS contro VOY. Anche perché poteva andare dove il politicamente corretto non può: che gli frega a Kirk della prima direttiva? Vede una forma femminile e se la pappa 😀

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    1. One-Take Frakes riserva sempre delle belle sorprese, concordo!

      La storia è un po’ semplice, diciamo: violazione della Prima Direttiva, conseguenze pessime, lezione per l’eroe di turno.

      Che poi è una lezione che viene costantemente dimenticata perché quella povera Prima Direttiva è la legge più violata dell’Universo! X–D

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