Star Trek: Voyager – S02E14, Alleanze

245235E sono tre titoli di fila ben tradotti, impressionante! Dopo Resistenza e Prototipo, ecco Alleanze (Alliances) in cui tornano i nostri amici Klingon, ehm, volevo dire Kazon! E siamo a cinque apparizioni dopo Dall’altra parte dell’Universo, Tradimento a bordo, Iniziazioni e Intrighi. Adesso è finalmente chiarissima l’organizzazione in clan, ognuno comandato da un Maje. Ma la trama comincia con un vero e proprio combattimento in cui addirittura perde la vita un membro dell’equipaggio della Voyager, e dove veniamo a sapere che altri due ne sono morti nelle ultime due settimane a causa di attacchi Kazon. Chiaramente la situazione non è sostenibile!

E infatti ecco delle crepe nella catena di comando: a bordo c’è chi comincia a dubitare del capitano Janeway e della bontà dei principi della Federazione (per esempio Hogan e Michael Jonas, interpretati rispettivamente da Simon Billig e Raphael Sbarge), addirittura lo stesso Chakotay, fino ad ora fedelissimo del capitano! E i dubbi sono così tanti che alla fine, dopo un illuminante dialogo con Tuvok, la Janeway è costretta a cedere: forse la cosa giusta da fare è allearsi con qualcuno nel quadrante Delta. In particolare potrebbe essere un’idea unirsi ad un clan Kazon senza condividere la tecnologia della Federazione, ma semplicemente per aumentarne il potere e allo stesso modo ottenerne protezione. Quindi simultaneamente si contatta Seska, consigliera e amante del primo Maje dei Kazon-Nistrin, e si manda Neelix in missione sul pianeta Sobras per contrattare una possibile alleanza coi Kazon-Pommar.

Per farla breve, entrambi i tentativi falliscono miseramente, e addirittura Neelix viene fatto prigioniero dai Kazon, che lo mettono in una cella con vari appartenenti alla razza Trabe, che apparentemente sono costretti a vivere come nomadi perché perseguitati dai Kazon. Il leader dei Trabe è il rassicurante Mabus, interpretato da Charles Lucia. Troppo rassicurante, e non a caso Lucia aveva interpretato anche un altro personaggio simile in Man of the People (Il prezzo della pace, sesta stagione di The Next Generation). Insomma, Mabus convince Janeway ad organizzare una conferenza di pace con i Maje dei vari clan Kazon e lei, speranzosa, lo fa, nonostante arrivino notizie di un possibile sabotaggio. E il sabotaggio ci sarà, in stile inizio di Braveheart, ma non sarà esattamente ciò si aspetta il capitano della Flotta Stellare

Insomma, non so se si capisce da questo riassunto ma Alleanze è un episodio davvero denso! Troppo, direi, e penso che sarebbe stato meglio farne un episodio doppio. Ci sono combattimenti, intrighi politici, tradimenti, personaggi noti che ritornano, nuovi personaggi che vengono introdotti… il tutto avrebbe meritato un’ora e mezzo, non gli striminziti 42 minuti della singola puntata che in questo caso danno la sensazione di essere troppo pochi. A risentirne è non soltanto lo sviluppo della trama (in special modo l’introduzione dei Trabe e della loro storia passata coi Kazon), ma anche e soprattutto il finale. Non mi ha convinto per niente il bel discorso di Janeway sul fatto che i migliori alleati siano i principi alla base della Federazione! Il problema iniziale dei troppi nemici nel quadrante Delta è ora più vivo che mai, anzi, ci sono nemici nuovi! Che succederà quando la Voyager subirà altri attacchi? Per non parlare dei membri dell’equipaggio che preferirebbero fare un accordo con Seska invece di continuare a correre via dai pericoli con una nave che ogni volta è meno efficiente di prima!

L’unica cosa che posso sperare è che tutto questo non venga dimenticato negli episodi futuri e che ci siano interessanti sviluppi che tengano in conto tutti i conflitti che in Alleanze vediamo nascere o continuare ma non risolversi. Quindi voglio essere ottimista e dire che mi aspetto grandi cose d’ora innanzi per quanto riguarda la mithology principale di queste prime due stagioni che vede i Kazon come protagonisti (molto più dei Vidiian, per adesso, apparsi soltanto in Ladri di organi e Separazione). Ciao!

PS: bello l’effetto speciale della nave Trabe che spara sul palazzo dove si tiene la conferenza di pace in pieno stile Il Padrino parte III (The Godfather part III, 1990)! Certo, mi sarei aspettato effetti ben più devastanti dai tre siluri (torpedo) lanciati dalla Voyager subito dopo, ma non si può avere tutto dalla vita…

PPS: ma solo io penso che l’idea di un’alleanza con i Kazon non abbia senso visto che la Voyager va a tutta velocità verso il quadrante Alpha e un’alleanza la costringerebbe a tornare indietro per aiutare gli alleati, cosa inaccettabile visto il desiderio di tutti di tornare a casa?

PPS: Nella puntata del podcast The Delta Flyers dedicata a Alleanze, Robert Duncan McNeill menziona Braveheart proprio come ho fatto io nella mia recensione! E svela come i Kazon fossero stati pensati da Michael Piller come una sorta di versione Star Trek delle gang che stavano mettendo a ferro e fuoco Los Angeles negli anni Ottanta e primi Novanta (si veda anche Predator 2 del 1990 per capire quanto la cosa fosse fuori controllo)!


Episodio precedente: Prototipo

Episodio successivo: Oltre il limite

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10 risposte a "Star Trek: Voyager – S02E14, Alleanze"

  1. L’alleanza con i Kazon? No, non sei il solo a pensare che non abbia senso, ma non posso dirti perché (ogni volta per me diventa sempre più difficile tenere a freno la lingua) 😉 Quanto ai Vidiani li rivedrai presto, in un’avventura che vede coinvolto a livello profondo il nostro Dottore, mentre riguardo al prossimo preparati, visto che si tratta di uno degli episodi meno amati dell’intera serie: posso solo anticiparti che qui il rapporto fra Tom Paris e il capitano Janeway subirà, ecco, come dire… un’evoluzione, sì, chiamiamola pure così 😉

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  2. Seska sempre più personaggione: ormai è una perfetta Lady Macbeth che si rigira Culluh, così sciocco da credere di essere lui a comandare 😛
    Anch’io avrei preferito una trama più diluita, sebbene non mi dispiacciano sceneggiature asciutte in cui non si perde tempo in troppe chiacchiere, con il rischio di dire tante banalità. Il motivo per cui questa vicenda è stata ristretta in un solo episodio… è che non si parla del ponte ologrammi, quindi non piace agli autori 😀 Ogni episodio di Voyager deve partire da un problema al ponte ologrammi, queste puntate “ribelli” sono mal tollerate 😀

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    1. Seska è bella e diabolica! Effettivamente senza holodeck che storie possiamo scrivere? Sono noiose, togliamole di mezzo e torniamo alla nostra passione!

      Voyager è la serie che più ha insistito con il ponte ologrammi purtroppo. Ogni stagione ha un setting ricorrente (i vari Chez Sandrine, l’Inghilterra dell’Ottocento, le Hawaii…), uno più brutto dell’altro!

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