Star Trek: Voyager – S02E17, Arma letale

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Se mi avessero detto che avrei scritto un post su Arma Letale avrei certamente pensato al film del 1987 diretto da Richard Donner con Mel Gibson e Danny Glover, non all’episodio Dreadnought di Star Trek: Voyager (anche perché dreadnought vuol dire nave da guerra, ma si sa, i traduttori italiani sono fantasiosi). E quindi eccomi qui al diciassettesimo episodio della seconda stagione, quasi non ci credo! Devo dire che l’infortunio calcistico che mi ha tenuto a casa quasi tre settimane mi ha aiutato non poco a progredire con la visione della serie…

Si tratta del terzo episodio su B’Elanna Torres, ancora una volta incentrato sulle sue incredibili capacità ingegneristiche come Prototipo, mentre in Separazione si sfruttava la natura parzialmente Klingon del personaggio. E, come in Prototipo, si sfrutta la vecchia trama della tecnologia che prende il sopravvento sull’umanità, con l’intelligenza artificiale di un computer al posto di una scheira di robot. C’è un missile da guerra cardassiano riprogrammato dalla Torres che ha deciso di distruggere un pianeta nel quadrante Delta e tocca a lei convincerlo a non detonare uccidendo due milioni di umanoidi sul pianeta Rakosan. L’episodio è, conseguentemente, un’enorme tecnobaggianata con frequenze degli scudi, teletrasporti, antivirus e firewall… A me che piacciono queste cose questa puntata è anche piaciuta, eh, non fraintendetemi!

Però è chiaro che quando Janeway fa partire la sequenza di autodistruzione della USS Voyager non la si prenda sul serio. La serie si chiama Star Trek: Voyager, dubito molto che a metà della seconda stagione si decida di far brillare la nave stellare che porta il nome di Voyager! Ma questa non è una novità, non è che in 11001001 e in Where Silence Has Lease (Dove regna il silenzio), rispettivamente della prima e seconda stagione di The Next Generation, avessi pensato che l’Enterprise sarebbe esplosa. Ma, appunto, erano episodi delle prime stagioni e la serie doveva ancora assestarsi. Con tutta l’esperienza accumulata di Star Trek fino ad ora mi sembra ridicolo che gli sceneggiatori ricorrano all’espediente dell’autodistruzione della nave per costruire tensione!

In ogni caso, la Torres risolve la situazione all’ultimo secondo, la USS Voyager può continuare il suo viaggio, e la reputazione della Federazione nel quadrante Delta migliora un pochino. La cosa più interessante della puntata è il tema del nostro passato che ritorna, delle azioni che hanno sempre delle conseguenze. E qui la Torres maquis aveva preso una decisione forte, cioè di vendicarsi contro i cardassiani usando le loro stesse armi, una decisione rivelatasi molto forte, a freddo, ed inoltre controproduttiva perché il caso ha voluto che il dreadnought si sia rivoltato contro il suo creatore. Da sottolineare come fosse stata una decisione presa contro la volontà di Chakotay, che pur essendo un maquis, applicava una certa etica alla sua battaglia. Quindi è un momento di crescita per il personaggio di B’Elanna, nonostante il focus sia sulla tecnobaggianata, e questo è lodevole. Ciao!

PS: il regista della puntata è LeVar Burton, cioè Geordi LaForge di TNG!

PPS: Nella puntata del podcast The Delta Flyers dedicata a Arma letale, Garrett Wang ha ammesso che pensava che le prime tre stagioni della serie non fossero granché, ma si sta stupendo di vedere che invece ci fossero degli episodi di qualità anche in quelle. Non potrei essere più d’accordo con lui!


Episodio precedente: Fusione mentale

Episodio successivo: Diritto di morte


9 risposte a "Star Trek: Voyager – S02E17, Arma letale"

  1. Ah, di tutto quel sano technobabble ogni fan di Star Trek che si rispetti non potrà mai fare a meno (dai un’occhiata a questo: http://www.technobabble.biz/ ) 😀
    Episodio non male, complessivamente, in attesa della prossima doppietta (prima arrivano Q e Riker, poi il Dottore e la Vidiana… una “collega”, potremmo dire) 😉

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  2. B’Elanna che cerca di convincere la bomba-computer con argomenti filosofici: puro Dark Star (1974) di John Carpenter. B’Elanna che striscia nei cunicoli del computer per colpirlo al cuore: puro 2001 (1968), nell’unica scena di fantascienza nota a Walter Hill, tanto che cercò di usarla scrivendo Alien (1979), con Ripley che striscia dentro il computer Mother per disattivarlo.
    Quando citi/scopiazzi dai film giusti, vinci sempre ^_^

    Janeway, da brava chioccia, si occupa di tutti i suoi sottoposti. Ma proprio tutti…
    — Dottore, mi ero dimenticata di lei!
    — Mi sento lusingato (How fIattering).
    ahahah capolavoro! 😀

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    1. Giustissimi i riferimenti che hai sottolineato! Ed essendo ottimi riferimenti, effettivamente ne esce un episodio lodevole!

      Comunque ho riguardato da poco Gremlins 2 e Picardo era bravissimo 40 anni fa ma è andato migliorando nel tempo, in Voyager davvero riesce a fare un lavoro incredibile anche con le battute più insignificanti!

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