E dopo Spock innamorato (Al di qua del Paradiso) ecco Spock che fa una fusione mentale con una roccia! Detta così non è granché cone presentazione de Il mostro dell’oscurità (The Devil In The Dark, in inglese è Il diavolo nell’oscurità), ma in realtà siamo di fronte ad un altro bell’episodio, la qual cosa ha cessato di sorprendermi da un pezzo.
La USS Enterprise è diretta ad un pianeta dove da moltissimi anni si estrae ogni tipo di minerali ma dove ultimamente sono morte decine di persone in circostanze misteriose. Cosa sta succedendo? Pare che una creatura resistente ai phaser in dotazione ai minatori sia responsabile. Inizialmente, quindi, il piano è semplice: trovarla ed eliminarla. Ne è convinto Kirk, ne è convinto Vanderberg (Ken Lynch), il responsabile della colonia, e ne è convinto Spock anche se è l’unico ad ammettere la possibilità di una soluzione meno cruenta.
Ci vorrà un po’, ma alla fine si verrà a patti con questa creatura millenaria, chiamata horta, esponente di una razza la cui vita è basata sul silicio (grazie Alessia!). Una roccia vivente, diciamo (un incrocio tra una pizza e un cervello gigante semovente). Infatti, “I’m a doctor, not a brick layer!“, cioè “Sono un dottore, non un muratore!“, esclama McCoy quando Kirk gli ordina di curare lo horta. Sempre divertente il buon dottore…
Insomma, ecco un altro episodio scritto intelligentemente. Non solo la soluzione cruenta viene brillantemente evitata, ma alla fine si trova anche il modo di far convivere in maniera mutualmente vantaggiosa horta ed umani. In fondo, la povera creatura era soltanto una madre che stava difendendo il suo nido pieno di uova che gli umani stavano distruggendo, pur se inconsapevolmente.
Storia forse un po’ banale, se vogliamo, ma comunque non scontata: la violenza non è la risposta più intelligente alla violenza, ci dice Roddenberry qui, reiterando il messaggio pacifista di cui Star Trek è da sempre portatore. E intanto regalando anche alcuni momenti comici non da poco, come Spock che apprezza di più avere a che fare con gli horta, logici e non violenti, che con i suoi colleghi terrestri, e che continua a prendere come insulti le parole di Kirk che pensando di fargli un complimento gli attribuisce qualità umane. Ciao!
PS: qui si sprecano le red shirt, anche se tra le vittime ecco tantissimi minatori e soltanto un membro dell’equipaggio dell’Enterprise, un uomo senza nome della squadra del tenente comandante Giotto (Barry Russo).
Episodio precedente: Al di qua del Paradiso
Episodio successivo: Missione di pace
Un ottimo episodio che ha il pregio -oltre a quelli da te giá elencati- di introdurre una nuova specie altamente intelligente e totalmente non umanoide in un universo che, come anche altri del resto, spesso è stato “accusato” di presentare la maggioranza dei protagonisti e\o antagonisti alieni come non troppo dissimile dalla specie umana (pure se in TNG viene data una spiegazione a tutto ciò)… E poi, questa madre che difende la propria nidiata di uova me ne ricorda alla lontana un’altra che, al posto di Kirk, ha avuto a che fare con una certa Ripley 😉
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Meno male che le rocce senzienti di questo episodio sono meno aggressive degli xenomorfi di Ripley!!!
Hai ragione da vendere su questo pregio che, effettivamente non ho elencato. Una critica comune a Star Trek è effettivamente quella di cucinare gli alieni con un po’ di make up in faccia (e la puntata di TNG che spiega perché è un po’ ingenua ma interessante, coi romulani, i klingon e la Federazione che scoprono insieme l’origine della cosa), e qui di certo non è così!
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Non anche tu, ti prego. 🤣
“Silicon” non è silicone (come tra l’altro hanno tradotto pure in italiano), ma è il silicio.
Il silicone non è un minerale, ma un polimero usato come sigillante, quello che si mette nelle fughe.
Basti pensare alla “Silicon Valley”, l’industria informatica americana si è sviluppata lì perché era facile trovare il silicio che serve per la costruzione di circuiti elettronici.
Questo episodio è uno dei miei preferiti, in cui c’è effettivamente un primo contatto con una creatura molto diversa dagli umanoidi e incomprensibile. Credo sia anche il primo passo di Spock come ambasciatore.
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Uh, grazie della segnalazione del refuso, l’ho corretto! :–D
Bellissimo episodio, concordo, e mi piace la tua lettura di Spock proto-ambasciatore! :–)
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