Star Trek: Voyager – S03E14, Un amore impossibile

1a3e0cef6e06594a779d0b4a0413bc91Mi sono lamentato tanto di una cosa in queste mie recensioni di Star Trek: Voyager. No, non sto parlando della traduzione dei titoli dall’inglese all’italiano. No, nemmeno della recitazione della Mulgrew. No, neanche del fatto che il quadrante Delta è troppo simile al quadrante Alpha. Ok, ok, mi lamento troppo, lo ammetto. Adesso mi sto riferendo al terribile nuovo programma della sala ologrammi con la hawaiana. Per fare giusto un esempio, me ne sono lamentato quando ho scritto di Il virus (Macrocosm).

Quindi su questo sono stato chiaro. Ed allora cosa posso pensare di un episodio, Un amore impossibile (stupidissima traduzione dell’originale Alter Ego), che si sviluppa quasi interamente proprio in quel programma olografico? E che riutilizza idee già viste in The Next Generation, apertamente citando l’Enterprise D come precedente? Niente di particolarmente positivo, mi capite. Sorprendentemente, viste queste caratteristiche, l’episodio non è nemmeno così tremendo, anche se non siamo certo di fronte ad un picco di qualità della serie!

La USS Voyager arriva di fronte ad un fenomeno finora conosciuto quasi solo a livello teorico e si sofferma a studiarlo un po’. A proposito, ma che fine ha fatto lo splendidamente minaccioso Nekrit Expanse visto nell’episodio Il prezzo dell’onestà (Fair Trade)? Scusate, sto divagando come mio solito.

Insomma, la storia ha inizio con Harry Kim che chiede aiuto a Tuvok perché si è innamorato di una ragazza olografica del programma hawaiano, Marayna (interpretata da una tipica bellezza statunitense anni Novanta, Sandra Nelson). Non la migliore delle premesse. Ok, era successo anche al buon Geordi LaForge nella terza stagione di The Next Generation in Trappola spaziale, Booby Trap, ma la cosa era stata scritta e sviluppata in maniera ben diversa! E Harry ha già dimenticato la sua povera Libby vista in Non sequitur?

In ogni caso, e preparatevi per i colpi di scena, l’idea è che Tuvok invece di risolvere il problema lo peggiora semi-innamorandosi a sua volta della bella ragazza. Che poi prende il comando della nave come in Elementare, caro Data (Elementary, Dear Data), seconda stagione di The Next Generation (quanta originalità!) che scopriamo essere un caso di studio all’Accademia della Flotta Stellare. Solo che in realtà non è un semplice ologramma, ma un’aliena che si sente sola su una stazione spaziale e che prova a convincere Tuvok a restare con lei. Tentativo fallito, si riparte, fine della puntata.

No, non tra le mie preferite. Spero almeno che chiuda il ciclo hawaiano perché lo trovo insopportabile! Però come detto Un amore impossibile offre vari spunti interessanti. Per esempio l’idea di una stazione spaziale con un solo occupante annoiato che esplora non visto i vascelli di passaggio è intrigante, e la voglia di sviluppare una relazione tra Harry Kim e Tuvok mi sembra lodevole da parte degli sceneggiatori. E la “competizione” per Marayna è l’occasione per divertenti siparietti che mi hanno strappato dei sorrisi. Infine, Tim Russ si conferma una splendida scelta per interpretare il vulcaniano Tuvok, a livello di Leonard Nimoy con Spock! Quindi per me divertente a tratti, ma un po’ troppo derivativo, e con decisamente troppi ologrammi hawaiani. Ciao!

PS: alla regia di questo episodio c’è Robert Picardo, cioè il Dottore olografico, continua la tradizione Star Trek di dare la possibilità ai suoi attori di sviluppare una carriera registica!

PPS: Nel podcast The Delta FlyersGarrett Wong e Robert Duncan McNeill ridono immaginandosi di usare tipiche frasi vulcaniane prese dall’episodio in situazioni di tutti i giorni. Per esempio, se qualcuno prova a fare delle avances non desiderate, gli o le si può rispondere: “I’m sorry but any attempt of generating any intimacy between us will not be successful” (Mi dispiace, ma qualunque tentativo di generare una qualsiasi intimità tra di noi non avrà successo).


Episodio precedente: Il prezzo dell’onestà

Episodio successivo: Circolo chiuso

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9 risposte a "Star Trek: Voyager – S03E14, Un amore impossibile"

  1. E chi meglio di un esperto di personaggi olografici poteva dirigere un episodio “olografico” come questo? 😉 Ben diretto e abbastanza divertente, vero, pure non potendolo forse annoverare fra i più memorabili della serie….

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    1. Non avevo pensato alla coincidenza del regista olografico per l’episodio sull’ologramma, effettivamente! :–)

      Decisamente non memorabile, dubito che quando avrò terminato di vedere la serie intera (arriverà mai quel momento? Sono tantissimi episodi!!!) mi ricorderò di questo amore impossibile…

      Piace a 1 persona

  2. Sono contento per il Dottore Regista, ma davvero sembra un minestrone di idee riciclate in giro per serie passate.
    Se non altro questa terza stagione mi ha regalato ben cinque bevande fantastiche, quindi sebbene mi piaccia tipo un episodio su tre posso comunque considerarmi soddisfatto 😛

    Piace a 1 persona

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