I traduttori italiani evidentemente non sono al corrente dell’esistenza di Star Wars, un brand che tradizionalmente è visto come alternativo a Star Trek anche se in realtà non c’è ragione di dover scegliere di amare soltanto uno dei due. Perché dico questo? Perché hanno tradotto il titolo del diciottesimo episodio della terza stagione di Star Trek: Voyager, Darkling, come Il lato oscuro. Mancava che aggiungessero della forza ed era fatta!
Battute a parte, purtroppo siamo di fronte all’ennesimo episodio poco innovativo e pure poco interessante. Il filone è quello visto e rivisto del “facciamo divertire un attore con la versione malvagia del suo personaggio“, un po’ come era successo a Jennifer Lien con la sua Kes ne Il signore della guerra. Stavolta tocca a Robert Picardo e al suo Dottore. Spettacolare, direte voi, con un protagonista così non si può sbagliare! E invece…
Invece l’episodio è proprio di quelli che si dimenticano in fretta. Non per colpa di Picardo, ci mancherebbe! È la storia che non regge, e, spiace dirlo, la Lien qui offre un’interpretazione molto poco convincente di Kes, che comunque rimane tra i miei personaggi preferiti insieme proprio al Dottore e al Tuvok interpretato sempre splendidamente da Tim Russ. Non la aiutano gli sceneggiatori che dopo una scena in cui la dipingono come di fronte ad un importante bivio nella vita in cui deve decidere che fare, se continuare sulla Voyager o no, la fanno poco a poco sparire e diventare una semplice donna in pericolo da salvare.
La premessa è di quelle che fanno storcere la bocca. Ricordate che divertente vedere Data perdere a poker contro Newton, Einstein e Stephen Hawking (interpretato da sé stesso nell’episodio di The Next Generation Descent, in italiano Il ritorno dei Borg)? Beh, qui il Dottore studia le interazioni tra Lord Byron, il Mahatma Gandhi, Sofocle ed altri personaggi storici per arricchire la personalità del suo programma. E lo fa nella sala ologrammi ancora una volta orribilmente addobbata in stile tropicale/hawaiano. Non la migliore delle premesse…
E non il migliore degli sviluppi! La Voyager è in orbita intorno a un pianeta di esploratori solitari (bellissimo il matte painting, ovvero il paesaggio disegnato, del posto dove sbarcano Janeway e compagni) per raccogliere informazioni sulla prossima parte del viaggio verso il quadrante Alpha. Kes si innamora di uno di questi esploratori (David Lee Smith) e… il Dottore impazzito tenta di ucciderlo e poi rapisce Kes per portarla con sé, nel mentre torturando anche B’Elanna. Beh, la storia è un po’ buttata lì, e come detto l’unica cosa degna di nota è proprio Picardo che risulta molto minaccioso nella versione oscura del Dottore. Ma non basta per salvare un episodio che non ci lascia davvero niente.
L’unica cosa da ricordare è che la storia tra Kes e Neelix è finita per davvero! Un po’ strano che non ci siano state spiegazioni dopo che la rottura era venuta da Kes posseduta dal cattivone ne Il signore della guerra… ma bisogna semplicemente accettare il fatto che gli sceneggiatori di Star Trek non sono mai stato davvero in grado di gestire le storie d’amore. Ciao!
PS: Nel podcast The Delta Flyers, Robert Duncan McNeill rivela che ha scoperto che questo Il lato oscuro è il primo di una cosiddetta trilogy of terror, trilogia del terrore, ovvero tre episodi considerati molto male dai fan della serie. Non ero a conoscenza della cosa, ma la sottoscrivo!
Episodio precedente: Unito
Episodio successivo: L’ascesa
E la ragione (che non ti piacerà) per cui hanno gestito in tal modo proprio questa storia d’amore non tarderà ad arrivare… Tornando a noi, mai come in questo caso si può dire che l’ottimo Picardo SIA l’episodio stesso: devono aver confidato tanto in lui da dimenticarsi di scrivergli anche una vera storia, in effetti, perché nel complesso è solo il suo Dottore quello che alla fine si lascia ricordare.
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Fanno bene a confidare in Picardo, ma qualcosa di meglio potevano scriverlo stavolta…
E mi fai preoccupare, anche se temo di aver intuito dove la cosa vada a parare, purtroppo…!
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Sono rimasto come un baccalà: ma come è finita la storia d’amore tra Kes e Neelix! Era posseduta, quando ha chiesto una “pausa”, che senso ha? E perché dall’episodio successivo Neelix fa come se non fosse successo niente? Ricordo male o porta dentro un polmone di Kes? Aveva accettato di fare insieme un figlio, era l’amore della sua vita… Poi le dice “prendiamoci una pausa” e “ok, ciao”. Tutto qui? Niente amore in Star Trek… Mi sa che la storia tra Worf e Dax è stato il massimo del romanticismo che ci si può aspettare 😛
Comunque Picardo è eccezionale, cattivissimo e mette una paura del diavolo: non so cosa ha fatto agli occhi ma funziona!!! 😀
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Anche quella… Non ci vedevo tanta chimica tra Terry Farrell ❤️ e Word, sinceramente!
E la storia tra Kes e Neelix è proprio da dimenticare, due nativi del quadrante, tanto potenziale… Buttato tutto al vento! È che gli sceneggiatori di Star Trek non ce la fanno proprio a tenere in piedi storie durature, è più forte di loro!
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