Star Trek: Voyager – S04E03, Il giorno dell’onore

voy-dayofhonour37aIl giorno dell’onore (per una volta giusta traduzione del titolo originale Day Of Honor) è, visto che si menziona l’onore, un episodio sull’unica (mezza) Klingon dell’equipaggio sella USS Voyager: B’Elanna Torres. Si tratta di una storia prevalentemente di crescita del personaggio, con una trama secondaria non così banale in cui i pochi sopravvissuti di una popolazione devastata dai Borg, i Cataati, inizialmente chiedono aiuti a Janeway che ha una nave non in condizione di fare a meno di troppe risorse, e poi tornano in forze per esigere ben più di qualche razione e medicina avanzate. Qui è interessante sia come Janeway reagisce positivamente alla prima richiesta, sia come dopo aver pensato di combattere trovi una soluzione non cruenta e che accontenti tutti (un po’ troppo facile, forse, questo sì).

Intanto si continua a lavorare sull’introduzione di Seven of Nine, cosa che si intreccia con entrambe le trame dell’episodio. Infatti, la ex-Borg viene assegnata dietro sua espressa richiesta ad ingegneria, quindi sotto il comando di B’Elanna, e scopriamo che praticamente è l’opposto di Kes in quanto non prova assolutamente alcun rimorso o sentimento di pena per i poveri Cataati massacrati ed assimilati dai Borg. Evidentemente questo apre una strada chiarissima di sviluppo del personaggio, ma sono certo che avremo modo di vederlo nelle puntate a venire.

B’Elanna, dicevamo. Dopo vari episodi in cui si notava una crescente relazione di amicizia tra lei e Tom Paris (o qualcosa di più come in La febbre nel sangue), ecco finalmente arrivare una dichiarazione d’amore. Certo, essendo Star Trek non è proprio delle più tradizionali: la fa B’Elanna a Tom trenta secondi prima di morire asfissiati alla deriva nello spazio e la risposta di lui a “Ti amo” è qualcosa tipo “Non hai scelto il miglior momento!

Cioè, per l’ennesima volta, gli sceneggiatori dimostrano di essere incapaci di gestire relazioni di coppia nell’Universo di Star Trek. Dopo la disastrosa e quasi inesistente storia tra Kes e Neelix, con quella tra B’Elanna e Tom già si parte male, nonostante l’episodio Prima e dopo avesse già fatto molto per aiutare a farla partire col piede giusto mostrandoci un futuro coi legati sentimentalmente.

Che altro dire? La USS Voyager infestata dagli impianti Borg è splendida da vedere e dà ancora materiale di scrittura per la parte tecnobaggianata/avventura dello show, e qui si menzionano i Borg anche se, visto il regalo fatto da una Kes con poteri mai visti prima in L’addio di Kes, teoricamente siamo già fuori dal loro territorio. Inoltre siamo ad altri due shuttle esplosi in due episodi, la qual cosa porta il conto degli shuttle perduti ad un numero che si avvicina alla decina dall’inizio della serie, che comincia a suonare un po’ ridicolo.

Ed infine va detto che Star Trek: Voyager continua ad essere incapace di scrollarsi di dosso l’impressione di essere una copia di The Next Generation, col rituale Klingon che arriva direttamente dalle storie di Worf con tanto di bastoni del dolore che già avevamo incontrato nei viaggi dell’Enterprise D comandata da Jean-Luc Picard. Insomma, è stato eliminato un personaggio con grande potenziale come Kes, ne è stato introdotto uno nuovo con una forte eredità TNG (i Borg si introdussero lì per la prima volta per colpa di Q, vedasi Q Who?, Chi è Q?, sul finire della seconda stagione), e si continua a prendere a piene mani da quella stessa serie. Vediamo se arriva davvero un cambio di rotta in questa quarta stagione! Ciao!

PS: nella puntata del podcast The Delta Flyers dedicata a Il giorno dell’onore, Robert Duncan McNeill rivela ogni dettaglio di come fu realizzata l’ottima scena di lui con Roxann Dawson fluttuanti nello spazio, con degli effetti speciali per lo più pratici che reggono ancora oggi.


Episodio precedente: L’addio di Kes

Episodio successivo: Nemesi

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6 risposte a "Star Trek: Voyager – S04E03, Il giorno dell’onore"

  1. Sì, ovviamente il recupero del lato umano (compresi quindi i suoi ricordi pre-assimilazione) di Sette di Nove avverrà gradualmente e, al pari di Picard/Locutus -di nuovo un parallelo con TNG- non sarà facile dimenticare e sopprimere completamente il richiamo della collettività… Quanto ai Borg, ci sarà una sorpresa circa il primo contatto con loro da parte di un equipaggio terrestre, ma non sarà in questa serie (bensì in Enterprise) 😉

    Piace a 1 persona

    1. Enterprise è la prossima nella lista, ma prima devo finire almeno Voyager, se non TOS!

      E si, per adesso Voyager continua a non scrollarsi di dosso l’eredità di TNG, e una storyline di un androide (ex drone Borg) che cerca (recupera) l’umanità direi che viene proprio da lì…

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