Repulsione (Revulsion) è un brutto episodio? No, per niente. È un episodio memorabile? No, direi di no. Intrattiene, fa il suo lavoro, ma probabilmente lo dimenticherò abbastanza in fretta. È… medio. Che è un po’ quello che viene sempre fuori parlando con EvilAle di Star Trek: Voyager. È una serie ben scritta, quadrata, che più o meno ha beneficiato delle precedenti esperienze di The Next Generation e Deep Space Nine, ma non eccelle.
Ma, tornando a Repulsione, la struttura è quella classica a due trame. Nella principale B’Elanna Torres e il Dottore (che continua a godere del suo dispositivo del futuro per muoversi liberamente) vanno con uno shuttle a rispondere ad una chiamata di soccorso ricevuta da una piccola nave stellare, chiamata effettuata da… un ologramma. Una volta a bordo, l’ologramma (interpretato da un attore abbastanza noto, Leland Orser, visto nei panni di una cavia nell’orrido Alien: Resurrection, per esempio) dice che i sei passeggeri umani sono morti per un virus e che lui è rimasto solo a bordo. Peccato che sappiamo sin dall’introduzione che in realtà la morte dell’equipaggio è avvenuta in circostanze violente! Ma anche B’Elanna e il Dottore fanno in fretta ad accorgersi che l’ologramma sta malfunzionando e che la verità è ben diversa…
Nella seconda trama, Harry Kim deve lavorare con Seven Of Nine e, come sempre gli accade (vedasi per esempio Un amore impossibile), si innamora. Questo dà adito a scene molto divertenti visto che Seven Of Nine va dritta al sodo, pronta a sperimentare con le complesse relazioni interpersonali umane. Molto più pronta di Kim, alla fine!
Quindi sia la parte horror con l’ologramma assassino e in delirio di onnipotenza, sia la parte più leggera funzionano bene. Inoltre sto apprezzando il tempo che viene speso per sviluppare poco a poco la relazione tra Tom Paris e B’Elanna, sembra che stavolta gli sceneggiatori non vogliano buttare via un’altra occasione con una storia d’amore mal congeniata.
E Seven of Nine sta ottenendo un’introduzione su più episodi che a Kes non era stata data di certo! Per non parlare della sua splendida ed attillatissina uniforme… ehm, ma sto divagando. È Kim che si è innamorato di Seven, non io! Io sono un serio fan di Star Trek, totalmente immune a certi sentimenti.
Ecco, dicevo… buon episodio, che forse avrebbe giovato di un po’ più di approfondimento del rapporto tra il Dottore e l’ologramma assassino. D’atmosfera anche le musiche, come sempre sotto tono e poco riconoscibili, ma che fanno il loro lavoro d’atmosfera. Mi chiedo sempre il perché di questa gran differenza tra la serie classica e quelle seguenti. Nella serie di Kirk e compagni le musiche sono prominenti, c’è sempre un tema d’amore in evidenza e le musiche sottolineano ogni momento d’azione o di tensione adeguatamente. Invece in Voyager, come anche in DS9 o TNG si fatica a notare la colonna sonora, pur se orchestrale e molto presente. Peccato. Ciao!
PS: nel podcast The Delta Flyers è buffo sentire Robert Duncan McNeill che si lamenta di un dettaglio a cui nemmeno avevo fatto caso come la lampadina ad incandescenza sulla nave dell’ologramma, giudicata poco fantascientifica.
Episodio precedente: Nemesi
Episodio successivo: La visione
Sì, ricordo bene Leland Orser in Alien: Resurrection (che per me, complice pure l’umorismo nerissimo di Jean-Pierre Jeunet, rimane ancora oggi superiore all’Alien 3 di Fincher) e devo dire che qui, come ologramma assai “problematico”, se la cava piuttosto bene… Quanto alla nostra Borg non ti formalizzare, anch’io come fan serio sono totalmente immune a certi sentimenti 😉
Quanto all’eccellere, il trattenersi dal farlo come avrebbe potuto temo sia da considerare una costante di questa serie (il che non significa che mancheranno altri episodi eccellenti, ovvio, solo è mancata -o non si è riusciti a trovare- a ricetta ideale per farli diventare una regola e non delle eccezioni sparse)…
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Purtroppo per Fincher fu impossibile terminare un film con cento copioni diverse e ingerenze produttive allucinanti…
Mi fa piacere sapere che siamo totalmente oggettivi nel nostro giudizio di Seven of Nine, che vediamo quindi come un insieme di dati ed informazioni e non come una bellissima bionda in tutina attillata ad esaltarne le form… ehm, dicevo, dati ed informazioni.
E peccato che gli episodi eccellenti non siano di più, mi viene da dire per adesso! Questa quarta stagione è partita decisamente meglio delle precedenti, quindi spero in un picco di qualità, ma non è arrivaot da questo episodio Repulsione.
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Viva Star Trek Alien! ^_^
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Sono sempre benvenute queste contaminazioni! :–D
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