Star Trek: Voyager – S04E16, Prede

species-8472Prede (Prey il titolo originale) riporta sullo schermo una delle creature più pericolose incontrate fino ad ora dall’equipaggio della USS Voyager, appartenente alla specie 8472 portata nel quadrante Delta dai Borg assetati di potere che però di Borg aveva fatto strage prima che l’insolita alleanza di questi ultimi con la Federazione la rimandasse là da dove era venuta (Il patto dello scorpione). Apparentemente, una delle creature fu lasciata indietro quando l’intera specie scappò dal quadrante e ha passato tutto questo tempo fuggendo dai temibili Hirogen, cioè quegli umanoidi giganti incontrati recentemente (in Cacciatori) che per adesso non sono riusciti a catturarla. Ed ora ecco arrivare la Voyager: che riuscirà a combinare il capitano Janeway?

Questo episodio è a dir poco brillante. Non solo diverte ed è pieno di azione, ma si affrontano anche temi profondi e il finale è unico nella storia di Star Trek. E la ciliegina sulla torta è Tony Todd come special guest star, riconoscibilissimo nonostante il pesante make-up del cacciatore Hirogen principale (intelligentemente, non gli sono stati modificati troppo i suoi riconoscibilissimi occhi). Grandissimo attore, aveva offerto altre due performance incredibili in Deep Space Nine come Jake anziano nel capolavoro The Visitor e come fratello di Worf in Sons Of Mogh!

Che succede in questo Prede, quindi? Janeway fa portare a bordo uno Hirogen ferito incontrato su una nave gravemente danneggiata nella speranza di poter aprire relazioni diplomatiche con il suo popolo. Sfortunatamente, poco dopo entra nella Voyager il responsabile dei danni fatti agli Hirogen, ovvero una creatura della specie 8472, che comincia a distruggere la nave. Janeway è costretta ad allearsi col cacciatore per rimediare, ma vuole catturare la creatura viva, non ucciderla. Quando si scopre che la creatura vuole solo tornare a casa, che è un povero animale ferito, Janeway ordina di aiutarla nonostante questo significhi mettersi contro una flotta Hirogen. Ma Seven of Nine, l’unica in grado di rimandare velocemente la creatura nella sua dimensione, si rifiuta di obbedire al capitano!

Seven conosce bene il potenziale distruttivo della creatura e pensa che mettere a repentaglio l’intera nave per salvarla sia sbagliato. Ha ragione? Probabilmente sì. O ha ragione Janeway a voler dimostrare compassione verso un individuo ferito ed impaurito? Forse hanno ragione entrambe. Ma ha diritto Seven di mettere in questione il capitano che ha passato gli ultimi mesi ad insegnarle ad essere più individuo, a pensare e a non far semplicemente parte di un collettivo? Quando la ex-Borg fa notare questa contraddizione al capitano, a Janeway non resta che ricordarle che in una nave con una gerarchia ci sono dei limiti da non oltrepassare… In altre parole, la logica qui non aiuta Janeway che non può far altro che rifugiarsi nella struttura militare della Flotta Stellare. Una reazione che dà da pensare! Molto forte l’accusa di Seven contro il capitano reo, secondo lei, di non accettare che l’individuo che sta diventando la pensi in modo diverso dal capitano stesso, che fa pensare più in generale al rapporto genitori-figli vista la relazione che si sta instaurando tra Janeway e Seven.

Insomma, gran bell’episodio! Convincenti le scene d’azione, profonde le discussioni tra Janeway e Seven, e importanti anche le conseguenze a lungo termine: Seven non è più un membro fidato dell’equipaggio e d’ora in avanti non avrà più accesso ai sistemi principali della nave. Vediamo come si svilupperà la cosa! Ciao!

PS: mi è parso di sentire un ennesimo omaggio alla colonna sonora di Aliens (1986) quando Tuvok trova il sangue della creatura vicino al punto dove è entrata nella Voyager! Lo stesso era capitato ne Il virus (ma l’intero episodio era un remake di Aliens) e la cosa mi ricorda l’episodio Booby Trap di The Next Generation con la sua musica così simile a quella di Alien, 1979)!

PPS: Highlight indiscusso dell’episodio del podcast The Delta Flyers dedicato a Prede è la telefonata in diretta a Tim Russ per chiedergli un dettaglio di un effetto speciale di cui naturalmente l’attore afroamericano non aveva memoria!


Episodio precedente: Cacciatori

Episodio successivo: A ritroso


12 risposte a "Star Trek: Voyager – S04E16, Prede"

  1. La nostra ex-borg sta decisamente maturando, e ogni processo di crescita e affermazione di sé stessi come individui porta inevitabilmente a scontrarsi con l’autorità costituita, che in questo caso è costituita dalla Flotta Stellare nella persona di Kathryn Janeway (probabilmente il non sempre idilliaco rapporto sul set fra Ryan e Mulgrew ha contribuito a rendere ancora più realistico il confronto fra i rispettivi personaggi)…
    L’omaggio musicale ad Aliens ci sta tutto, se -mantenendo le debite proporzioni- vogliamo provare a vedere gli 8472 come una sorta di facsimile degli xenomorfi al’interno della galassia Trek 😉

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    1. Bello questo doppio binario del contrasto sia sul set che fuori dal set tra le due, chissà che davvero non abbia aiutato a rendere il tutto più credibile! Dico bello da un punto di vista dell’arte, non che mi rallegri del fatto che le due attrici non si sopportassero! X–D

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  2. Devo dire che non ho mai amato gli Hirogeni (apprezzo gli omaggi e le citazioni, ma quando sono sottili: qua hanno avuto la sottigliezza di un rompighiaccio XD) però qua almeno hanno fornito il pretesto per un bell’episodio.
    E’ interessante come Janeway sia considerabile come più legata alla nave ed all’equipaggio ma che sia disposta a sacrificarli entrambi. Sette è invece lì da poco, ha un legame che dovrebbe essere molto più debole ma effettivamente salva nave ed equipaggio mettendoli come priorità davanti al resto.
    Penso che Janeway si sia incazzata perchè le critiche di Sette praticamente erano gli stessi dubbi personali che ha avuto da quanto si sono ritrovati nel Quadrante Delta: rispetto dei principi a costo di far morire gente che si fida di me, oppure faccio quel che devo per salvare le vite che loro hanno messo nelle mie mani? Insomma, nervo scoperto XD

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  3. Tony Todd, una razza uguale ai Predator, un alieno a bordo in fortissimo odore di xenomorfo (con tanto di bava lasciata sul pavimento a grate e ritornello musicale alieno che Star Trek cita ogni tre per due: in fondo sempre Goldsmith era!), Sette di Nove perfetta Vasquez che prende decisioni davanti ad un comando latitante e super-mega-fuciloni: cosa si può chiedere di più ad un solo episodio di Voyager? ^_^
    Oddio, a fare i pignoli vorrei chiedere all’equipaggio, che da quattro anni vaga tra le stelle, come mai a metà terza stagione hanno cambiato il proprio arsenale adeguandosi alle nuove mode della Federazione e ritrovandosi in armeria il “fucilone pisellone” inventato per Star Trek: First Contact, ma non stiamo a guardare il capello. Che quel fucile spettacolare finisca tra le mani del cadetto Nog in DS9 ci sta, ma che appaia per magia nel Quadrante Delta è un po’ strano 😛

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    1. Anche io qui sono tendente al perdono di sottigliezze (si fa per dire) qua e là vista la spettacolare quantità di cose meritevoli contenute in questo episodio! Che poi che differenza farà un fucile o una pistola, sempre phaser a potenza regolabile è! X–D

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