Star Trek: TOS – S02E13, L’ossessione

trekobsession3Ed eccoci a metà della seconda stagione: episodio numero 13 su un totale di 26, intitolato L’ossessione (Obsession il titolo originale). A questo punto è già ampiamente chiaro il perché sia diventato così popolare e ridicolo il tormentone delle redshirt, ovvero dei membri dell’equipaggio della USS Enterprise con le uniformi di colore rosso che muoiono come mosche nei vari episodi della serie originale di Star Trek. Beh, questo episodio non è un’eccezione da questo punto di vista con svariate redshirt che vengono uccise orrendamente da una nuvola assassina. Qual’è la trama dell’episodio?

Kirk si trova sul pianeta Argus X con una squadra di ricognizione quando due membri di questa stessa squadra vengono uccisi da una presenza non meglio identificata che ne ruba tutti i globuli rossi presenti nel loro sangue (praticamente è una nuvola-vampiro!). A questo punto per Kirk comincia una crociata per la quale va addirittura contro gli ordini della Flotta Stellare (che sorpresa!) ritardando una missione dell’Enterprise che dovrebbe portare dei medicinali al pianeta Theta VII. Il perché della crociata? Kirk aveva già incontrato la creatura semi-incorporea quando era a bordo della USS Farragut, undici anni prima. Stavolta vuole porre fine alla sua esistenza per placare la sua coscienza e per salvare vite umane.

Anche se a prima vista questa può sembrare una riedizione della storia del capitano Achab che cerca la sua Moby Dick (avevamo visto qualcosa di simile qualche episodio fa, ne La macchina del giudizio universale), qui la cosa è leggermente diversa. Infatti, il tema dell’episodio non è soltanto la vendetta, ma anche come affrontare il senso di colpa, come superare un trauma di cui ci si sente responsabili. Questo infatti affligge il capitano Kirk, ancora una volta splendidamente interpretato da William Shatner, cosa sottolineata anche dalla presenza del guardiamarina Garrovick (Stephen Brooks), figlio del capitano della Farragut che rimase ucciso proprio undici anni prima. Inutile dire che alla fine il capitano riuscirà a placare la sua sete di vendetta e il suo senso di colpa, ma nonostante il finale prevedibile l’episodio funziona su più livelli. Non solo il tema del senso di colpa viene ben sviluppato (si veda il brillante dialogo di Kirk con Spock e McCoy che gli chiedono di spiegare il suo comportamento), ma l’azione funziona alla grande, accompagnata da delle musiche sempre appropriate.

Eppure… eppure non posso non pensare a come il capitano Picard avrebbe cercato di risolvere questo problema. Davvero distruggere la nuvola vampiresca con una bomba era l’unica soluzione possibile? Non si poteva proprio ragionare con un essere del genere? La missione dell’USS Enterprise è trovare nuove forme di vita: ma se non sono umanoidi le facciamo detonare? No, sono ingiusto, la roccia senziente de Il mostro dell’oscurità fu trattata bene da Kirk e compagnia… ma stavolta non si prova neanche a trovare una soluzione pacifica del problema! Ammetto che eticamente la trama mi ha lasciato un po’ basito, anche se l’episodio in sé funziona davvero bene, ripeto: ben fatto, ben recitato e ben costruito. Insomma, certamente nella lista degli episodi da non perdere di questa serie classica! Ciao!


Episodio precedente: Gli anni della morte

Episodio successivo: Fantasmi del passato

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5 risposte a "Star Trek: TOS – S02E13, L’ossessione"

  1. Ottimo Episodio! 😉 Pensando poi al comportamento di Picard in un’analoga situazione, credo avrebbe certamente cercato di comunicare con la creatura, quando le circostanze lo avessero permesso… vedi l’Entità Cristallina con cui il malvagio Lore era entrato in contatto: concettualmente simile al vampiro gassoso della TOS, era una creatura alla quale una distruttiva vendetta privata (per nulla condivisa da Picard) aveva impedito la possibilità di stabilire un “ponte” con specie da lei inizialmente considerate come semplice nutrimento. Nella Federazione del secolo precedente (con qualche affinamento etico ancora da mettere a punto, magari? Può darsi, sì) invece è Kirk stesso a farsi carico della “vendetta” contro un essere che, nell’unico precedente contatto con il futuro capitano, pareva avergli trasmesso solo sensazioni sgradevoli e minacciose, da predatore: scaltro, intelligente, quindi per questo ancora più pericoloso e da abbattere appena se ne presentasse l’opportunità (chissà, forse il Jim di “Undiscovered Country”, venticinque anni dopo, l’avrebbe pensata diversamente).
    P.S. Se ne sono andati anche René Auberjonois e D.C. Fontana..

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    1. Eh si, un brutto anno per DS9, dopo Nog pure Odo… con l’account di Twitter ho ri-twittato molti messaggi di cordoglio dei suoi ex colleghi e degli altri del mondo di Star Trek che ne hanno scritto (parlo di Auberjoinois). Nana Visitor in particolare ha scritto un bellissimo articolo su di lui, molto toccante.

      E pure D.C. Fontana, il cui nome appare in così tanti episodi di TOS! :–(

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