Star Trek: TOS – S02E14, Fantasmi del passato

wolfinthefoldhd0008Ed ecco un po’ di buon (si fa per dire) sessismo! In Fantasmi del passato (Wolf in the Fold il titolo originale) Robert Bloch, lo sceneggiatore (e scrittore del libro su cui è basato Psycho di Alfred Hitchcock, 1960!), ci s’è messo davvero d’impegno… Si comincia subito in quarta con Kirk che porta Scott sul pianeta Argelius II per farlo riprendere da un trauma. E come se non con una donna? D’altronde Scott è così bello che nessuna donna gli può resistere! Chissà chi ha pensato una cosa del genere, il buon James Doohan era bravo e simpatico, ma bello… mah. E dopo c’è addirittura di meglio, cioè di peggio! La trama, in due parole, è la seguente.

Siamo di fronte alla classica trama col membro dell’equipaggio accusato di omicidio (della danzatrice interpretata da Tania Lemani), in questo caso proprio Scott. Poi gli omicidi si moltiplicano, fino a capire che in realtà il responsabile non è una persona, ma uno spirito capace di possedere le persone e di cui si hanno tracce che vanno indietro fino alla Terra nella Londra del finale del XIX secolo con gli omicidi attribuiti a Jack lo squartatore. Si capisce anche che la presenza va in cerca del terrore e questo permette a Spock di pronunciare un’altra frase estremamente sessista sul fatto che l’essere cerchi vittime femminili perché più prone ad impaurirsi rispetto agli uomini. Fantastico.

Che altro dire? Altre occasioni non volute per ridere sono offerte dal fatto che la presenza salti da persona a persona fino ad arrivare al computer dell’Enterprise costringendo il dottor McCoy a dare dosi di tranquillanti a tutti (oppiacei, a giudicare dalle reazioni a bordo) per evitare che si generi paura o terrore, cose di cui l’essere incorporeo va ghiotto. E poi… poteva forse mancare l’ennesima dimostrazione che Kirk è più intelligente di una macchina? Per la quarta volta dopo Il ritorno degli Arconti, La sfida e Io, Mudd, ecco che Kirk riesce a mandare in tilt un computer, stavolta chiedendogli un’operazione impossibile col pi greco. E così come nell’episodio precedente L’ossessione, la soluzione è uccidere l’alieno senza cercare nessuna soluzione alternativa!

Insomma, se ancora non si fosse capito, non reputo questo Fantasmi del passato particolarmente meritevole. L’ho trovato invecchiato particolarmente male (un po’ come Il filtro di Venere della prima stagione), è macchinoso nell’esecuzione, ripetitivo nel finale… diciamo la verità, non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio che è certamente uno dei più famosi dell’intera serie e che è stato ripreso brillantemente anche in un meraviglioso episodio di Deep Space Nine! Quindi… ciao!


Episodio precedente: L’ossessione

Episodio successivo: Animaletti pericolosi

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7 risposte a "Star Trek: TOS – S02E14, Fantasmi del passato"

    1. Effettivamente notevole che uno show per famiglie possa aver toccato così tanto la sensibilità di qualcuno! In realtà la forza di Star Trek è di riuscire a parlare di temi importanti pur sembrando “innocente”, ma in questo episodio non so cosa possa aver scatenato la censura dei tuoi genitori! :–)

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  1. Beh, per come Bloch l’ha concepito Redjac è chiaramente un sadico assassino seriale, con cui confrontarsi e capirsi reciprocamente risulta impossibile oltre che impraticabile … come, del resto, un secolo dopo scopriranno anche Picard e i suoi quando -nell’avventura a fumetti “Embrace the Wolf” edita dalla WildStorm Comics- se lo troveranno di nuovo davanti! Perché nemmeno un teletrasporto a massima dispersione può togliere di mezzo facilmente un’entità del genere, ma Kirk (di cui Redjac, nella suddetta avventura, si ricorda con odio) all’epoca non aveva avuto né tempo né modo per verificarlo 😉 Tra l’altro, sempre in “Embrace the Wolf” se ne definiscono i poteri in modo da correggere la stortura maschilista contenuta nella battuta di Spock: l’essere infatti sa come suscitare paura e terrore in CHIUNQUE, oltre a passare subdolamente di corpo in corpo, senza nessuna distinzione maschile/femminile.
    Tornando all’episodio, al netto dei limiti tipici dell’epoca la sufficienza mi sento di dargliela comunque, dato che trovo intrigante e “scomoda” l’idea di nemici del genere con i quali la Federazione fatica a mantenere saldi i propri principi etici: possiamo davvero permetterci di rispettare ogni forma di vita in assoluto? Siamo pronti a farlo sapendo per certo quanti perderanno la loro, di vita, in base a questa nostra scelta? Perché con Redjac ed esseri simili non ci si può illudere che le cose vadano diversamente…
    P.S. Su Scotty, che dire, riconosciamo all’episodio di aver abbattuto almeno un pregiudizio: cosa vieta, infatti, di poter far colpo su una donna anche se non si è esattamente degli adoni? 😉

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    1. Hai ragionissima sul sottolineare come sia giusto che i principi della Federazione vengano messi a dura prova da nemici con cui è difficile trattare! Di fatto per me la miglior serie è Deep Space Nine dove il Dominio quasi distrugge la Federazione che è costretta a ricorrere alla guerra addirittura per sopravvivere!

      Tornando all’episodio, forse per la troppa vicinanza con L’ossessione, episodio precedente e con una risoluzione simile, stavolta mi è sembrato un po’ un’inutile ripetizione e senza nuove idee su come fronteggiare forme di vita alternative.

      E Scotty rubacuori dimostra che c’è speranza per tutti! X–D

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