Roxann Dawson tutta sudata e in canottiera per quasi tutto l’episodio. Voto (e si noti che non do mai voti): 10. Fine della recensione, episodio da vedere e rivedere.
Come? Non c’è obiettività in questa mia breve ma ficcante recensione del ventunesimo episodio della quinta stagione di Star Trek: Voyager, Il Vihaar (dall’originale Juggernaut)? Certo che c’è! Roxann Dawson tutta sudata! In canottiera! Non è mica colpa mia se sono cresciuto con Ripley in Alien e Aliens come sogno erotico…
Ok, ok, scrivo una recensione seria. Il Vihaar anticipa di dieci anni il capolavoro di Danny Boyle intitolato Sunshine (2007) e lo fa alla grandissima. Per tentare di evitare una catastrofica esplosione di un enorme vascello Malon (eh sì, riecco i Malon, dopo Il nulla e Rischio estremo), B’Elanna Torres va in giro in canottiera e suda tantissimo. Scusate, scusate, ci sono ricascato. Ammetterete che è un punto di forza non da poco dell’episodio! Se non vi piace Roxann Dawson e siete dei maschi eterosessuali o delle femmine omosessuali fatevi vedere da un buon medico…
Ma insomma! Il Vihaar è un altro episodio action in cui c’è un minimo di sviluppo del personaggio di B’Elanna coi suoi soliti problemi di anger management, solo che il messaggio alla fine è che è meglio sfogare la propria rabbia a bastonate sul sabotatore che esplodere nello spazio. Via, non sono concentrato, tutto quel sudore, tutta quella canottiera, bisogna che me lo riguardi questo episodio!
I Malon continuano ad essere dei cattivi interessanti, un po’ come lo era Inquinator per Paperinik, e in realtà qui c’è una bella critica sociale coi lavoratori a cui toccano le mansioni più ingrate che si ribellano contro i loro padroni. Certo, è anche vero che se guardiamo il finale il messaggio è che è bene che restino ai loro posti e accettino il proprio destino! C’è pure spazio per un ruolo da guest star di Ron Canada qui nei panni del capo inquinatore Malon chiamato Fesek e per un colpo di scena che ho paura venga svelato troppo presto. Infatti per i primi 30 minuti dell’episodio non si capisce se ci sia o meno una creatura a bordo del dannato vascello Malon (il famoso Vihaar), ma poi a 14 minuti dalla fine… il regista Allan Kroeker decide di svelare la sua presenza a bordo. Inutile dire che da lì in poi la tensione scende fino al finale anticlimatico che se da un lato pone l’accento sul viaggio interiore di B’Elanna, dall’altro non è così spettacolare come sarebbe potuto essere se si fosse mantenuto più a lungo il mistero.
Ma ho forse menzionato il fatto che Roxann Dawson è tutta sudata e passa la maggior parte dell’episodio in canottiera? E alla fine si fa pure la doccia sonica (e se non erro è la prima volta che ne vediamo una in azione)? Ecco, volevo essere sicuro di averlo scritto. Ciao!
Episodio precedente: Il pensatoio
Episodio successivo: Qualcuno che vegli su di me
Leggermente di parte mi sembra XD
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Sono oggettivissimo! :–D
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La prima doccia sonica, se non ricordo male, l’abbiamo vista in azione in Star Trek – The Motion Picture, quando sull’Enterprise viene rilevata la presenza del tenente Ilia “ricostruito” da V’Ger all’interno di una di queste docce… ma posso capire benissimo che siccome in questo frangente Roxann Dawson è tutta sudata e passa la maggior parte dell’episodio in canottiera, allora certi precedenti possono pure sfuggire di mente 😉
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Ehm, certo, certo, ricordavo perfettamente, come no?
Eh no che non ricordavo! Avevo la mente obnubilata dalla cannottiera sudata di Roxann Dawson, non so se si è capito ancora… un po’ tipo quando guardi Basic Instinct e vieni istantaneamente rapito da quanto è sexy Sharon Stone, ecco!
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