The X-Files – S01E10, Caccia all’alieno

Fallen Angel (cioè Angelo caduto, ma il ridicolo titolo italiano è Caccia all’alieno, ormai sono convinto che li traducessero con malcelati scopi ironici) fa parte della cosiddetta mitologia di The X-Files, cioè continua la storia a lungo termine della serie, quella centrata sulla cospirazione legata alla presenza di alieni sulla Terra. Infatti non è un caso che ritroviamo pure Deep Throat (Gola profonda, interpretato da Jerry Hardin) che già avevamo visto informare Mulder ne Il prototipo e in Macchina mortale. Ma procediamo con ordine.

Siamo in Wisconsin sulle rive del lago Michigan e nel bel mezzo della notte c’è un incendio nella foresta che il buon vice sceriffo Wright (Alvin Sanders) va ad investigare. Pessima scelta, visto che scopriamo ben presto che l’incendio è il relitto di un UFO e che il pilota è ancora vivo e ha intenzioni poco amichevoli. Il comandante Henderson (Marshall Bell, ovvero Kuato nel Total Recall, Atto di forza, di Verhoeven del 1990) è l’incaricato di far passare il tutto come un incidente ad un treno contenente materiali tossici e allo stesso tempo di far fuori l’alieno. E Mulder… Informato da Gola profonda, va sul luogo ad indagare ufficiosamente e viene catturato, dando mano libera ai suoi superiori (in particolare Chief McGrath, Frederick Coffin) per chiudere gli X-Files e licenziarlo per insubordinazione!

Allo stesso tempo, la cattura gli permette di conoscere un suo simile, ma molto più hippie, Max Fenig (Scott Bellis): membro del NICAP (che veniamo a conoscere in una scena che ricorda l’elenco delle associazioni di resistenza contro l’impero romano dei Monty Python di Life of Brian, Brian di Nazareth, 1979), è un cacciatore di UFO e si trovava nelle vicinanze proprio nel momento dell’incidente. Si scoprirà solo successivamente che questa coincidenza non era affatto casuale…

Che episodio! Mulder che va contro tutto e tutti per seguire quello in cui crede, un UFO precipitato, l’esercito che mette in quarantena una vasta zona degli Stati Uniti ed evacua 12mila persone, un alieno invisibile (in stile Predator, 1987) che uccide chi gli si para davanti con radiazioni letali e la cui visione in soggettiva è un palese omaggio a Evil Dead (La casa, 1981) di Sam Raimi, una persona rapita dagli alieni al centro della storia… Splendido! The X-Files all’ennesima potenza!

E anche se alla fine tutto viene sapientemente insabbiato dal potente comandante Henderson (crediamo davvero al ritrovamento del corpo di Max poco lontano dal luogo della sua sparizione?), Mulder ha visto cose che non può dimenticare. E Scully viene usata dai suoi superiori per screditarlo, ma non si può certo definire una collaborazionista visto che prova a difenderlo a spada tratta!

E infine Deep Throat che si conferma essere uomo di un certo potere, capace di sovvertire la decisione del superiore di Mulder e Scully e far continuare a lavorare il buon Fox ai suoi amati X-Files. Ma Deep Throat lo farà davvero perché lo considera un nemico e lo vuole tenere vicino per controllarlo (in una citazione de The Godfather, Il padrino, 1972), oppure quella è solo la sua scusa per tener buono il furioso McGrath? Per adesso il rapporto tra i due resta avvolto in un alone di mistero che lo stesso Mulder non può arrivare a comprendere a pieno. Non vedo l’ora di (ri)scoprire come va avanti questa storia di cui ho solo dei ricordi nebulosi! Ciao! 


Episodio precedente: Sabotaggio alieno

Episodio successivo: Esperimenti genetici

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24 risposte a "The X-Files – S01E10, Caccia all’alieno"

  1. Per augurare buona fine e buon inizio anche a VengonoFuoriDalle FottutePareti mi tocca commentare sotto un post dedicato ad X-Files, e non lo volevo fare, perché io parlerei per ore di X-Files! Dall’intrigante alchimia tra i due protagonisti, alla mitologia che tiene banco per anni (cosa innovativa e per niente semplice ai tempi), per non parlare di uno dei cattivi più cattivi che si siano mai visti sul piccolo schermo. Un’ultima cosa poi mi censuro da sola: mi sembrava di ricordare che “Fallen Angel” fosse il nome in codice degli UFO abbattuti e da recuperare, il che renderebbe il titolo italiano ancora più insignificante, ma potrei sbagliarmi è un po’ che non lo rivedo (anche se ripasso ciclicamente la serie…)
    Buon anno Sam!

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    1. Non sapevo del nome in codice, grazie!

      Buon anno anche a te, condividiamo quindi un amore per questa serie che effettivamente ha innovato tantissimo e ha così tanti elementi che funzionano alla grande, almeno nelle prime stagioni! Io per ora mi sto godendo questo (re) watch alla grandissima! :–)

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      1. Vuol dire che, quando sarà il momento, mi incaricherò io della difesa d’ufficio di John Doggett e Monica Reyes 😀
        Ottimo episodio questo “Fallen Angel”, impreziosito dalle citazioni giuste come appunto l’alieno invisibile Predator-style e la sua “raimiana” visione in soggettiva, nonché ulteriore tassello della mythology che andrà sempre più prendendo piede nella serie (mettendo a durissima prova non solo i nostri due protagonisti ma anche i loro informatori, a partire proprio da Gola Profonda)…
        P.S. Buon Anno!

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        1. Buon anno!!!

          Ah, ma io non escludo che una volta arrivato alla Season 8 possa apprezzare anche il T-1000, chissà… È presto per dirlo!

          Qui tra alieno invisibile e radiazioni la mythology fa passi da gigante, che episodio! :–)

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  2. «Nessun ente governativo ha giurisdizione sulla verità» Boom! Mulder spara la sua “frase maschia” ed esce di scena col botto, un vero drop mic da artista consumato 😛
    Lo confesso, questa prima stagione NON mi sta piacendo per niente, troppo moscia, troppo lenta, ma di sicuro adoro la sottile vena citazionistica che scorre sotto pelle. Sembra davvero una serie nata per citare grandi prodotti precedenti, e sebbene abbia sbadigliato dall’inizio alla fine questo episodio sfoggia strizzate d’occhio da applauso, come hai giustamente fatto notare.

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    1. La prima stagione è molto criticata (mythology che non quadra con quella successiva, budget limitato), in effetti… ma anche a me piace molto come omaggi una serie di grandi cose a lei precedenti con uno stile che mi ricorda (e lo dico in senso buono) prodotti come i nostrani Dylan Dog, Nathan Never e Martyn Mystere che del citazionismo fatto bene avevano fatto un mestiere! :–)

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