Friends: recensione della terza stagione

maxresdefault-2Alla terza stagione, Friends era già un acclamato fenomeno di pubblico e di critica e i suoi protagonisti delle vere superstar televisive. E visto che squadra che vince non si cambia, la formula rimane esattamente la stessa delle stagioni precedenti: poche storie a lungo termine che danno vagamente un senso di direzione alla vite dei sei amici e molte piccole avventure per riempire i vari episodi della stagione per lo più autoconclusivi.

E vediamole queste macro-storie! Tra l’altro è semplice farlo perché l’episodio finale le racchiude tutte e tre con delle specie di cliffhanger/plot twist:

  • La storia d’amore tra Rachel e Ross è in primo piano, naturalmente. La stagione comincia con i due coppia affiatata (si divertono pure con fantasie erotiche, vedasi 01. La principessa Leila e il bikini dorato), a metà la coppia scoppia (15. Pausa di riflessione), e nel finale Rachel fa di tutto per tornare con Ross (25. Week-end con sorpresa).
  • Le difficili relazioni di Monica e di Chandler. Lei all’inizio non riesce a non pensare a Richard (che torna pure brevemente in 13. Due amici molto speciali), poi a fatica inizia una relazione col ricco Pete (21. Il sogno di MonicaPete è interpretato da Jon Favreau, poliedrico attore e regista) che non va da nessuna parte. Chandler invece riesce a lasciare Janice abbastanza presto (08. La maledizione del dentista), poi torna a disperarsi per la sua condizione di single a vita, e nel finale di stagione si avvicina, ma guarda un po’, proprio a Monica
  • La famiglia di Phoebe. In 03. Per dimenticare Richard appare la sorella gemella Ursula e in 05. La cassetta della posta torna il fratellastro Frank Jr. (che poi vuole sposarsi in 18. L’allievo e l’insegnante). Nel finale di stagione ecco la mamma di Phoebe interpretata da Teri Garr (ovvero la Sandy di Tootsie, 1982).

No, non mi sono scordato di Joey, però è un personaggio che viene usato più per cose puntuali come le sue disavventure lavorative (12. Primo giorno di lavoro) o le occasionali avventure amorose (20. La casa delle bambole), sempre di brevissima durata. Questa non è una critica, funziona benissimo nelle dinamiche del gruppo con la sua amicizia con Chandler e prestandosi come spalla comica “tonta” in innumerevoli occasioni.

Questa terza stagione gode di una freschezza incredibile, usa benissimo tutti i personaggi a cui è facile essersi già affezionati, e contiene un sacco di storie divertenti che a distanza di più di venti anni ancora ricordavo alla grande. E ad aggiungere valore all’intera sit-com ecco anche apparire una serie di guest star da leccarsi i baffi!

Tra gli altri, ecco David Arquette (Scream), Christine Taylor (ex-moglie di Ben Stiller apparsa in un sacco di suoi film – Ben Stiller ha un ruolo divertente nell’episodio 22. Il numero verde), Isabella Rossellini (nei panni di sé stessa per il giochino della lista di cinque tradimenti ammessi di Ross), Sherilyn Fenn (Twin Peaks), e Robin Williams e Billy Crystal in un cameo fulminante in 24. Lotta estrema.

Insomma, protagonisti affiatati, storie divertenti, ospiti importanti e che aggiungono qualità e divertimento… Secondo me questo è abbastanza per concludere con un giudizio più che positivo della stagione. È divertente notare come alcune cose siano cambiate dagli anni Novanta ad oggi (e non sto parlando soltanto dei vestiti): per esempio, è buffo vedere come degli amici tanto affiatati abbiano così tanti argomenti tabù o si peritino tanto a toccarsi tra di loro anche in maniera innocente, mi immagino che adesso le cose sarebbero un po’ diverse e dei personaggi come quelli sarebbero un po’ più aperti mentalmente a cose che ora fanno sorridere per la loro goffaggine.

A parte questo, direi che la terza stagione di Friends è invecchiata bene ed è ancora pienamente godibile nel 2020, nonostante qualche battuta in qua e là sia ormai incomprensibile e qualche atteggiamento dei personaggi faccia trasparire che sono passati dei decenni da quando la sit-com fu fatta. Ciao!


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7 risposte a "Friends: recensione della terza stagione"

    1. Scream fu galeotto, confermo, o almeno questo hanno sempre dichiarato i due in proposito! Immagino che la Cox poi propose Arquette come guest star visto che ci usciva insieme… :–)

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  1. Su certi aspetti Joey è stato involontariamente (?) l’anima di Friends. Secondo me ha rotto gli schemi che vedevano nel rapporto tra le coppie (e potenziali tali) visto che lui in teoria era lo “sfigato” della comitiva. Per il resto, le grandi stelle comparse anche in questa stagione sono state una vera libidine per gli occhi

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    1. Hai pienamente ragione. Ora che sto guardando la serie per la prima volta in maniera completa e rigorosamente cronologica, Joey mi sta risultando come il personaggio più simpatico (mentre ho sempre detto che il mio preferito era Chandler)! Anzi, direi sia Joey che Phoebe, che guarda caso sono proprio quelli che non rimangono invischiati nel gioco delle coppie che mi stanca molto ma molto rapidamente!

      E le guest star di Friends sono davvero incredibili, rendono istantaneamente memorabili le puntate in cui appaiono! :–)

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