
Little Green Men (nel titolo italiano, Uomini verdi, si perde il Piccoli) è un ottimo modo per riprendere il filo della situazione interrotto alla fine della prima stagione mettendo in chiaro alla perfezione lo stato attuale dei due protagonisti della serie. Negli anni Novanta i telefilm erano solitamente strutturati per storie a compartimenti stagni e tanta serialità era mal vista dai produttori che avevano paura che gli spettatori si perdessero in storie che venivano portate avanti attraverso più episodi separati nel tempo. Suppongo quindi che la genesi di questo primo episodio della seconda stagione derivi da un bisogno di mettere in chiaro che cosa stesse succedendo, oltre che di convincere nuovi spettatori a dare una chance a questa nuova, strana serie.
Non posso però negare che mi sia sembrato piuttosto fiacco come episodio. A me, spettatore del ventunesimo secolo con la mia bella collezione di Bluray, non serviva che mi venisse ricordato che gli X-Files erano stati chiusi, che Mulder non era riuscito a provare niente dei fenomeni legati agli alieni che aveva visto nei mesi passati con Scully, né che proprio Scully gli avesse insegnato l’importanza delle prove stesse per poter sostenere le proprie idee ed indagini.
Ricordavo anche del rapimento della sorella Samantha (qui addirittura presente in un flashback interpretato dai giovani Marcus Turner e Vanessa Morley – al momento del rapimento i due fratelli stavano giocando a Stratego!), che Deep Throat è morto, che l’Uomo che fuma (William B. Davis) rema contro Mulder, e che Skinner (Mitch G. Pileggi) non pare collaborare con quest’ultimo.
Tutto questo viene reiterato in Uomini verdi e sa di ripetitivo ai miei occhi freschi della visione della prima stagione. Certo, ci sono momenti molto adrenalinici con Mulder che si intrufola nell’osservatorio di Arecibo, Puerto Rico, un possibile contatto con degli alieni, e una fuga all’ultimo minuto da uomini dell’esercito pronti a sparare per uccidere! Però, ecco, emozioni troppo forti non mi sono arrivate da questo inizio stagione che di nuovo mi ha solo rivelato l’identità del contatto di Mulder al Congresso, il senatore Matheson (Raymond J. Barry), menzionato nell’episodio pilota e che qui sembra quasi sostituire il povero Deep Throat.
Non banale invece è la riflessione sulla memoria che l’episodio suggerisce tra le righe ma allo stesso tempo con grande forza per lo spettatore attento. Mulder sembra essere incerto su cosa sia accaduto quando era piccolo, su cosa abbia visto esattamente quando Samantha scomparve. Intelligentemente, la ricostruzione nel flashback differisce da quella raccontata da Mulder stesso sotto ipnosi profonda e, in un’altra occasione, a Scully nella prima stagione (in Ricomparsa).
Cosa è vero e cosa no? La mente di Mulder quanto ha manipolato il suo ricordo? E ad Arecibo ha davvero vissuto un’esperienza simile, con tanto di luci e silhouette umanoide, oppure no? Quanto i nostri ricordi cambiano per assecondare la nostra volontà, nel caso di Mulder quella di credere di poter ritrovare la sorella ancora viva, di incolpare esseri ultraterreni a cui dare la caccia tutta la vita? Questa parte di Uomini verdi funziona alla grandissima e fa riflettere ben oltre la sigla finale, anzi si fa più intrigante più continuo a pensarci… Per questo non vedo l’ora di buttarmi a capofitto in questa seconda stagione! Ciao!
Episodio precedente: Nuove creature
Episodio successivo: L’ospite in corpo
Le reiterazioni, qui, credo non si potessero evitare proprio per via del bacino di spettatori che si stava man mano allargando, comprendendo quindi anche chi si fosse sintonizzato sulla serie per la prima volta e, appunto, dovesse venire convinto a proseguirne la visione 😉 Reiterazioni che però non inficiano il valore complessivo dell’episodio, impreziosito dalle rischiosissime iniziative di Mulder, nonché dall’angosciante contatto alieno e dai dubbi disseminati sull’effettiva attendibilità della memoria di Mulder riguardo al rapimento di Samantha (valido spunto per una riflessione sulla memoria in generale, sì)…
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Il discorso sulla memoria aperto da questo episodio mi ha intrigato tantissimo!
E capisco il bisogno di fare un *recap*, certo, semplicemente…. non serviva a me spettatore pieno di Bluray della serie da guardare uno dopo l’altro (che poi in realtà sto tenendo un ritmo abbastanza blando, a dirla tutta)! :–)
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