
The Bone Collector (Il collezionista di ossa) è un film del 1999 diretto da Phillip Noyce e tratto da un romanzo di Jeffery Deaver.
Il film non potrebbe essere più anni Novanta di così: la struttura e le atmosfere sono copiate pari pari da Seven (1995) e The Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti, 1991). Usa svariati cliché del genere e del periodo come il classico poliziotto ligio al dovere ma tormentato da un passato burrascoso, e nel cast ci sono tantissimi noti attori secondari (come Michael Rooker, Luis Guzmán e Leland Orser). Peccato che la trama sappia veramente di già visto e che non abbia nemmeno troppo senso, a guardarla bene (ma anche a guardarla distrattamente).
In due parole, la storia è la seguente. Lincoln Rhyme (Denzel Washington) è un geniale poliziotto rimasto semi paralizzato per un incidente mentre svolgeva il suo dovere. Lo troviamo poco dopo aver deciso di volersi suicidare, a pochi giorni dalla morte che avverrà con l’aiuto di un suo amico medico. Però ecco una serie di omicidi in cui l’assassino lascia delle tracce per gli investigatori. Rhyme si appassiona a caso e ci lavora insieme alla giovane Amelia Donaghy (Angelina Jolie), inizialmente riluttante ma poi decisa ad aiutarlo.
Che dire del film? È talmente scontato che dopo 10 minuti ho predetto chi fosse l’assassino e c’ho pure azzeccato. D’altronde negli anni Novanta di thriller col colpo di scena finale ne uscivano a centinaia, quindi è normale intuire chi sarà il protagonista di quello stesso colpo di scena abbastanza presto. Poi la trama risulta forzatissima in moltissime sue parti. Perché Rhyme costringe Amelia a lavorare al caso anche se lei non vuole e, soprattutto, anche se non è il suo lavoro? Non la conosce nemmeno, perché si incaponisce così? E poi perché vuole che entri sola nei luoghi più orribili di New York dove, tra l’altro, potrebbe nascondersi un pericoloso assassino?
Poi le intuizioni di Rhyme sono praticamente sovrumane, ma visto che viene presentato come un vero e proprio genio si possono anche accettare. Ma la cosa più stupida di tutte è la seguente: l’assassino fa di tutto per arrivare ad uccidere un uomo… che ha già deciso di morire in ogni caso! Rhyme si vuole suicidare! Basta che l’assassino aspetti un paio di giorni ed è fatta. Che ci guadagna ad ucciderlo lui?
Non aiuta poi la recitazione della Jolie che prima di tutto non è credibile nei panni di una poliziotta di strada (e quindi ecco il cliché del padre poliziotto morto tragicamente come giustificazione della sua scelta), e poi ha la stessa espressione per tutto il film. Riesce a fare molto meglio Denzel Washington fermo a letto, anche se il combattimento finale è veramente ridicolo.
Insomma, quando di un thriller si intuisce ben presto il finale e la storia va avanti a fatica è difficile parlarne bene. È buona la fotografia molto scura del veterano Dean Semler, è sempre bello vedere New York, ma secondo me non ci sono molti altri aspetti positivi. Ciao!
PS: Ma se di omicidi ce n’erano stati altri quattro prima di quello scoperto da Amelia e che ha cominciato a coinvolgere Rhyme, perché nel libro The Bone Collector trovato in biblioteca da Amelia sono raffigurati solo gli ultimi omicidi? Teoricamente l’assassino aveva lasciato indizi anche prima, no?
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su The cinema company
- Recensione del film su Bad taste
Visto tanto tempo fa, sull’onda dell’entusiasmo per Seven, ma concordo con te al 100%, questo film proprio non funziona, anche io l’ho trovato prevedibile e per nulla interessante, nonostante il titolo così evocativo.
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visto ma non ho grandi ricordi
fa più specie per trash e iconicità il collezionista di occhi UU
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Non ho visto il film, ma non credo sia collegato visto che il titolo originale è See No Evil e solo i traduttori italiani hanno pensato bene di rievocare quel gran film di Noyce traducendolo come Il collezionista di occhi…
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sì lo so^^
in ita però è simile e secondo me ha più fascino
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Visto al cinema e rivisto un’altra volta a casa. Concordo con quanto scrivi, un film mediocre. Ho letto qualche altro romanzo con Rhyme protagonista (sempre paralizzato ovviamente) e non sono male, a patto di essere sotto un ombrellone in spiaggia,.
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Sono i classici libri estivi, ci vogliono dei bei gialli da leggere in spiaggia! Di solito io mi butto su Agatha Christie… :–D
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La Christie è perfetta per ogni occasione e sicuramente su ben altro livello rispetto a Jeffery Deaver
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Ho letto una decina di libri della Christie e nessuno mi ha mai deluso!
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