
DNA sconosciuto (ennesimo titolo stravolto nella traduzione: il titolo originale è Red Museum, Museo rosso) è un episodio che ho adorato. Come potrebbe essere altrimenti, con la presenza di Mark Rolston (Drake di Aliens, 1986, e pure apparso in Star Trek: The Next Generation) e con un gruppo di vegetariani che emergono come gli unici personaggi positivi dell’intera vicenda?
Wisconsin rurale, zona di allevamenti di bestiame. Uno sceriffo (Steve Eastin) è convinto che dietro a degli strani rapimenti di adolescenti (tutti riapparsi a poche ore dalla scomparsa in stato confusionale e con una scritta sulla schiena) ci sia un fenomeno paranormale legato ad una setta stanziata in quelle zone chiamata Red Museum e guidata da tale Odin (Mark Rolston). Mulder e Scully si recano sul posto, vanno ad assistere ad un rito di Odin e Scully è la prima a dire che queste persone non hanno l’aspetto di criminali. Sono pure tutti vegetariani! E per questo infatti la popolazione locale li tormenta, specialmente gli adolescenti. Già a questo punto il Red Museum aveva tutta la mia simpatia e anche se si fosse scoperto che erano loro i responsabili dei delitti io li avrei giustificati! Ma la storia è ben più intricata…
Prima di tutto, dopo aver scoperto tracce di un medicinale capace di indurre allucinazioni nelle analisi del sangue di una delle vittime, Mulder e Scully arrestano Odin, laureato in medicina. È il primo arresto fatto dai nostri agenti federali in più di un anno di serie! Ed è pure un errore grosso come una casa, ma glielo perdoniamo… E poi, grazie alla rivelazione di un vecchio contadino (Robert Clothier), Mulder e Scully scoprono che sostanze strane vengono iniettate nel bestiame per migliorarne prestazioni e favorirne la crescita, e forse la cosa è collegata ad un aumento dei livelli di aggressività nella popolazione: i casi di violenza sessuale sono aumentati molto ultimamente, e le aggressioni ai danni dei poveri vegetariani col turbante rosso sono all’ordine del giorno.
Poi, all’improvviso, il colpo di genio di Chris Carter (scrittore dell’episodio): ecco apparire una faccia conosciuta, quella cattivissima di Lindsey Ginter (poi lavorerà all’episodio In memoria di Star Trek: Voyager) che avevamo visto uccidere Deep Throat alla fine della prima stagione (Nuove creature). C’è qualcosa di ben più tremendo di un gruppo di vegetariani pacifisti in Wisconsin! E qui ecco tornare gli esperimenti con DNA alieno (anche se Scully ci tiene a precisare come la cosa non si fosse arrivata a provare) e un finale che lascia l’amaro in bocca per la morte dell’assassino da cui quindi non potrà arrivare nessuna informazione per chiarire chi ci sia dietro agli esperimenti, certo, ma forse anche al rapimento di Scully (Lo scambio) e alla cancellazione della memoria di Mulder un anno prima (Il prototipo).
Insomma, quello che comincia come un episodio autoconclusivo classico diventa improvvisamente parte della mitologia della serie e pure in maniera molto convincente! A pensarci bene, l’intero episodio nasce da una frase detta da Deep Throat a Scully nel finale della prima stagione: “Let me tell you something you should know. In 1987, a group of children from a southern state were given what their parents thought was a routine inoculation. What they were injected with was a clone DNA from the contents of that package you’re holding as a test. That’s the kind of people you’re dealing with!” Cioè, per sintetizzare, Deep Throat rivelò a Scully che venne fatto un esperimento con DNA alieno su cittadini non consapevoli, proprio come quei cittadini con cui hanno a che fare Mulder e Scully in questo episodio!
E oltre ai passi in avanti nella mitologia, è fantastico leggere tra le righe della storia il commento tutt’altro che benevolo verso la bioingegneria fatto in anni in cui si cominciava a parlare di organismi geneticamente modificati e la Food and Drug Administration statunitense veniva criticata da più fronti per permettere cose potenzialmente nocive alla salute umana. Notevole! Insomma, episodio da ricordare ed ennesimo mattone solidissimo a contribuire alle ottime basi dell’intera serie. Ciao!
Episodio precedente: Dentro il vulcano
Episodio successivo: Excelsis dei
Chris Carter riesce a stare sul pezzo a più livelli, con quest’episodio: sia dal punto di vista dell’attualità, con l’atteggiamento critico nei confronti dell’allora nascente questione riguardo agli OGM, sia dal punto di vista tele-filmico, inserendo in modo impeccabile e coerente tale atteggiamento nella mythology aliena/cospirazionista (come ulteriore fondamentale tassello per i suoi futuri sviluppi) e, ultimo ma non infine, stigmatizzando allo stesso tempo i pregiudizi anti-vegetariani (vedi appunto l’ingiusto arresto di Odin, ad esempio)… Mark Rolston, poi, è sempre un valore aggiunto per noi fan di Aliens 😉
P.S. So che adesso sei impegnato con “Storie incredibili”, ma ti segnalo comunque una piccola digressione seriale (piccola come numero di episodi, sufficienti comunque ad assurgere allo status di cult) che potrebbe interessarti… 😉
https://www.fantascienza.com/371/the-prisoner-il-prigioniero
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The Prisoner lo cominciai a vedere qualche anno fa, ma poi per i soliti motivi di tempo smisi… Mi piacevano l’atmosfera e il mistero, ma per adesso il mistero è rimasto tale per me! X–D
Hai giustamente collegato questo episodio agli OGM, The X-Files era maestra nel prendere spunto da recenti fatti scientifici o di cronaca e costruirci su delle storie interessanti! :–)
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