
Excelsis Dei è il titolo dell’undicesimo episodio della seconda stagione ed anche il nome della residenza per anziani dove si svolge la maggior parte dei fatti in esso contenuti. Mulder e Scully vengono chiamati sul luogo perché un’infermiera (Teryl Rothery) ha denunciato il governo federale dopo essere stata stuprata nella residenza per anziani dove lavora. C’è un problema: sostiene che l’autore dello stupro fosse incorporeo ed è convinta che fosse uno degli anziani di cui si prende cura, Hal Arden (David Fresco). Il dialogo di quest’ultimo con Mulder e Scully è a dir poco ilare, ma è anche una delle ultime cose fatte dall’uomo che muore poco più tardi.
Ben presto si scoprono due cose: la prima è che gli anziani della residenza sanno molto più di quanto non diano a vedere. La seconda è che un trattamento rivoluzionario per la demenza senile viene somministrato ai residenti dal dottor Grago (Jerry Wasserman). Ma la chiave della faccenda starà nella scoperta dei funghi allucinogeni dell’infermiere malesiano Gung (Sab Shimono, in realtà attore di origini giapponesi), ma questo si scoprirà solo successivamente.
Excelsis Dei è la conferma della ritrovata routine della serie. Se l’episodio precedente tornava a questa routine solo parzialmente, visto che faceva avanzare pure la mitologia di The X-Files, in questo caso siamo di fronte ad un semplice (senza nessuna accezione negativa) caso autoconclusivo in cui la nostra coppia di agenti federali deve risolvere un caso con abbondanti elementi paranormali. Torniamo così a parlare di fantasmi, così come nell’episodio della prima stagione Come un’ombra, e volendo aggiungiamo un altro tassello alle storie di vendetta dall’oltretomba visto che i fantasmi degli anziani della residenza sono parecchio arrabbiati (oltre a Come un’ombra, altre storie simili erano quelle di Ritorno dall’aldilà, Morte apparente e Reincarnazione).
Ma qui le cose interessanti sono in realtà altre. La prima: la medicina tradizionale asiatica sembra avere più effetti di quella occidentale, inclusa quella più sperimentale ed avanzata. Infatti, gli anziani curati dai funghi di Gung non solo riescono a sconfiggere i segni del’Alzheimer e di altre malattie degenerative, ma sviluppano anche capacità fuori dal comune come quella di poter vedere gli spiriti che infestano la residenza o di correre sui tetto più velocemente di persone più giovani di alcune decadi.
La seconda: Paul Brown, scrittore dell’episodio, non risparmia commenti poco lusinghieri verso la nostra società che mette da parte anziani e malati in strutture dove magari vengono pure maltrattati e dove i figli stentano a mettere piedi anche solo per una breve visita (si questo si veda anche lo splendido Bubba-Ho Tep con il mitico Bruce Campbell). Forse in maniera semplicistica, la cosa viene paragonata ad un’ideale società asiatica dove le famiglie si prendono cura di tutte le generazioni sotto lo stesso tetto.
La terza: Mulder qui fa la parte dello scettico, conoscendo già fin troppi casi di stupri commessi da esseri incorporei e sapendo che in nessun caso si è potuto provare qualcosa. Di fatto, è lui a dire che la maggior parte delle volte nelle vittime scatta un meccanismo di difesa che fa dimenticare l’aspetto dello stupratore. Questo è un elemento di interesse dell’episodio che prova ad evitare il ripetersi della stessa formula di sempre e di fatto riesce a sorprendere lo spettatore mostrando un Mulder che non sempre ricerca la spiegazione meno plausibile nei casi su cui lavora.
Mi fa sorridere che l’ispirazione dell’episodio provenga dalla moda della kombucha, bevanda che ora si trova in molti bar e ristoranti alternativi in Europa. Apparentemente, molti statunitensi avevano deciso di coltivare in casa i funghi con cui poi produrre kombucha per i suoi benefici effetti sulla salute. Ed ecco che da una semplice curiosità The X-Files tirò fuori un dignitoso episodio che trattasse anche, seppur in maniera non approfondita, degli anziani chiusi in case di riposo. Ciao!
Episodio precedente: DNA sconosciuto
Episodio successivo: Il gene del male
sempre interessante TXF
però mi sembra stereotipante che sia sempre l’asiatico a dare questi intrugli
"Mi piace"Piace a 1 persona
The X-Files è una delle migliori serie mai fatte, ma fu fatta negli anni Novanta quindi un po’ di stereotipi è impossibile non trovarceli, come in questo caso. Ma ciò non toglie niente al livello di godimento che si prova a guardarla! :–D
"Mi piace""Mi piace"
Si lo so che sei un fan di txf non serve che la elogi a ogni post e commento 🤣🤣
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi pagano per questo!
Ma chi? X–D
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ehi, ma la elogio anch’io, quindi vuol dire che pagano pure me! E allora dove sono tutti questi soldi? 😀
Altro episodio che mostra quanto in questa serie non si possa mai dare nulla per scontato, vedi il ruolo di Mulder che qui si comporta da scettico, dimostrando di saper sfoggiare un lato razionale quando le circostanze non lo convincono (del resto, i suoi dubbi sono motivati) pienamente della presenza di un mistero… E, di nuovo, si apprezza la capacità di inserire in modalità più o meno marcata sottotesti di drammatica attualità come, in questo caso, l’abbandono di anziani e malati in strutture non sempre di specchiata accoglienza e umanità: qui poi Brown, al di là delle esigenze paranormali richieste dalla sceneggiatura, sembra voler privilegiare a proposito l’approccio della medicina tradizionale asiatica, considerandola appunto più “umana” e meno fredda e impersonale nei confronti degli anziani ospiti rispetto a quella occidentale…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, magari qui l’episodio pecca un pochino sull’uso di stereotipi banali, ma trovo affascinante come ogni episodio fosse pienissimo di idee, e spesso basate su fatti attuali, che fossero scientifici o di cronaca o di politica internazionale.
Sulla bellezza e la profondità dei personaggi, poi, c’è davvero poco da dire. Secondo me per la maggior parte di noi cresciuti negli anni 90 FBI è sinonimo di Mulder & Scully! :–D
"Mi piace""Mi piace"