Fire and Ice: recensione del film

Fire and Ice (per l’Italia: Fire and Ice – Fuoco e ghiaccio) è un film di animazione del 1983 diretto da Ralph Bakshi e scritto da Roy Thomas e Gerry Conway sulla base di personaggi creati dallo stesso Bakshi insieme al Padrino del fantasy Frank Frazetta.

La storia è quella di un epico scontro tra il malvagio principe Nekron (Sean Hannon) al comando di orde di subumani e il popolo del re Jarol (Leo Gordon). Il primo è il signore dei ghiacci, e il secondo regna su Fire Keep, in cima ad un vulcano. Più che a una guerra epica, nell’ora e venti scarsa di film seguiamo la prosperosa quanto poco vestita figlia di Jarol, Teegra (Cynthia Leake), che viene rapita dagli scagnozzi di Nekron, il guerriero Larn (Randy Norton) che la trova e se ne innamora, e il misterioso Darkwolf (Steve Sandor) che vuole saldare un personale conto in sospeso con Nekron.

Il film è realizzato con la tecnica del rotoscopio, ovvero disegni realizzati su una pellicola filmata con attori veri (tecnica già usata da Bakshi anche in The Lord of the Rings, Il signore degli anelli, 1978). Questo rende i movimenti dei personaggi sinuosi e realistici, e personalmente mi dichiaro un fan assoluto di questi stile. Purtroppo temo che sia difficile che un pubblico giovane abituato alla precisione dell’animazione al computer possa apprezzarlo… ma chissà, magari mi sbaglio!

In ogni caso, che dire di Fire and Ice? Come detto, animazione e disegni sono splendidi, e vanno menzionati i numerosissimi fondali tutti da incorniciare (anche se a volte sembra che i personaggi non ci si muovano in maniera organica). Ammetto che i protagonisti non diano l’impressione di essere molto sfaccettati, e la trama soffre di qualche forzatura di difficile comprensione. Ad un certo punto, per esempio, Darkwolf scompare senza nessuna spiegazione per poi riapparire dal nulla nel gran finale. E luoghi e distanze sono mal definiti: un’enorme foresta che impieghiamo l’intera prima metà del film ad attraversare poi diventa facilmente superabile in pochi minuti.

Fa anche un po’ strano che la bella Teegra vada in giro nuda tutto il tempo sia che si trovi nella calda Fire Keep sia che venga rinchiusa in una gelida cella del regno di Nekron. E questo vale anche per tutti gli altri personaggi, in realtà!

Ma probabilmente soffermarsi su questi dettagli non rende giustizia ad un film epico in cui assistiamo ad una battaglia tra il bene e il male che si risolve con l’inizio di una nuova era basata sulla pace e sul perdono delle colpe del passato. Ed è anche l’inizio di un nuovo mondo in cui la lava di Fire Keep disintegra i ghiacci di Nekron e si dissolve a sua volta.

Insomma, il messaggio è un classico del fantasy in cui due opposti sono necessari e solo quando si vengono incontro (in questo caso in un’epica battaglia) si raggiunge qualcosa di superiore (si pensi anche a The Dark Crystal, 1982). Per il resto, preparatevi a vedere guerrieri muscolosi, donne discinte e mostri enormi che accompagnati dalle maestose musiche di William Kraft danno vita ad uno spettacolare mondo fantasy. Non a caso ci lavorarono pure Peter Chung (creatore di Aeon Flux), James Gurney (creatore di Dinotopia) e lo sfortunato Thomas Kinkade (morto alcolizzato a soli 54 anni). Ciao! 


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24 risposte a "Fire and Ice: recensione del film"

  1. lo odio sto film
    mai visto, ma quante volte me lo sono trovato su yt cercando la scena finale di un film su una pattinatrice che si riprende dall’ultimo fallimento
    avevano il titolo simile e quanto ho odiato questo film, che frustrazione

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  2. Come detto altrove, visto su Rai 1 nel 1984-85 ( però mi sembra strano così presto in tv, nonostante il film sia del 1983 )
    E gli anni passati a desiderare di rivederlo, salvo poi che me lo fece la Svizzera italiana in prima serata nel 96-97, solo che io non la ricevevo !
    Poi qualche anno dopo, TMC me lo fece di Natale e potei placare quel desiderio da 3 lustri o più inappagato.
    Meno male che oggi c’è internet.

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    1. Un tempo era molto più difficile informarsi e recuperare film (figurarsi le versioni originali!) e musica, ma dava anche una certa soddisfazione farlo. Oggi è tutto più semplice, e tutto sommato devo dire che preferisco così: l’arte è più accessibile, e non è che un bene!

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      1. Non me ne parlare: sai negli anni 90 quanti giri di amici degli amici per recuperare film d’ animazione che non sapevo se avrei mai rivisto prima di morire ?
        Poi è arrivato internet .
        A saperlo evitavo tanti sbattimenti , guarda……

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  3. Ed eccomi qui come altro grande fan del rotoscope che, peraltro, avevo apprezzato (dopo “Il Signore degli Anelli”) anche nel penultimo, splendido episodio del film “Heavy Metal” diretto da Gerald Potterton nel 1981, e cioè “Taarna”… una tecnica che in qualche modo potremmo definire l’antenata del motion capture, adattissima a queste fantastiche (anche, ovviamente, nel senso del genere fantasy di appartenenza) pellicole animate. E dobbiamo ringraziare internet, davvero, se la memoria di perle come “Fire and Ice” non è andata a perdersi nelle nebbie del tempo (o nei polverosi archivi televisivi di quelle stesse emittenti che, pure se a dirlo oggi pare impossibile, qualche volta si ricordavano persino di metterlo nei palinsesti natalizi)…

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    1. Heavy Metal è programmato su questo blog… Un altro dei miei favoriti di sempre! Eh si, Internet in questi casi sta facendo un grande servizio all’arte. In altri casi meno, ma non è questo il momento di preoccuparsene! :–)

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      1. Rai bacchettona ?
        Fino al 91 mandava belle cosine oggi impensabili, come le avventure di Bandar , Primerose, Bagi ( cercarli sul tubo), Fire and Ice, Nausicaa , Il Signore degli Anelli , ed Heavy metal ; addirittura mandarono in onda Rock Odissey ( dovresti recensirlo: una roba “pazza” di Hanna e Barbera alla Bakshi )
        DOPO si , è diventata bacchettona per un bel pezzo.
        Io ho visto cose che vuoi uomini…..

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        1. Mi segno Rock Odissey che non conosco (e anche i primi tre che hai menzionato), grazie! Nausicaa lo vidi anche io sulla Rai, davvero pazzesco… E mi segnò, non ho mai più smesso di amare Miyazaki!

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  4. Oddio, forse i primi 3 di Tezuka non ti piaceranno, ma sono pieni di ammiccamenti sessuali e violenza, che ti faranno capire che aria tirava in Rai ai tempi.
    Rock Odissey ti piacerà sicuro , spero.

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  5. È un belissimo film, una vera manna dal cielo per chi è cresciuto a pane e Conan il Barbaro. A livello di animazioni un punto in avanti a tanti prodotti coevi, peccato solo per una trama non l’altezza di un progetto del genere.

    Poi Teegra da sola vale il prezzo del biglietto.

    P.S. Rock Odissey sembra veramente interessante, non sapevo che la Hanna & Barbera avesse in pasta in prodotti del genere. È un vero peccato che prodotti del genere sia praticamente sconosciuti al grande pubblico.

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    1. Rock Odyssey non l’ho ancora trovato… :–(

      Comunque splendida Teegra, e Fire and Ice è assolutamente in linea con il fantasy di Conan! Una decina d’anni fa Robert Rodriguez sosteneva di voler fare un live action remake del film di Bakshi, chissà se è ancora nella sua testa come progetto oppure ha desistito…

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