Batman Animated Collection: recensioni dei cinque film

Il Natale 2020 è stato generoso sul fronte Batman e tra le varie cose mi è arrivato questo bel box di cinque lungometraggi animati che mi sono sparato in queste ultime settimane. Eccomi quindi con dei brevi commenti per ognuno di questi film. 

Batman Mistery of the Batwoman (2003) – J. Graves, T. Maltby, and C. Geda

Merita una breve spiegazione l’universo narrativo in cui si trova quest’opera. È il cosiddetto DC Animated Universe (o Timmverse o Diniverse) che nacque con la fantastica serie Batman: The Animated Series che andò originariamente in onda tra il 1992 e il 1995. Legato a quella serie ecco anche il primo, bellissimo lungometraggio animato intitolato Batman: Mask of the Phantasm (La maschera del fantasma, 1993) che ebbe addirittura una distribuzione nelle sale cinematografiche, mentre i successivi film furono uscite direct to video.

Mystery of the Batwoman (Batman – Il mistero di Batwoman) è il quarto film di questa serie dopo Batman & Mr. Freeze: SubZero (1998) e Batman Beyond: Return of the Joker (2000), ma ognuno di essi contiene una storia a sé stante. Quella di Mystery of the Batwoman è alquanto semplice: a Gotham appare una misteriosa Batwoman (Kyra Sedgwick) a combattere il crimine, ma lo fa senza rispettare il codice d’onore di Batman (Kevin Conroy) visto che non esita ad usare armi da fuoco per uccidere.

In questo caso sono il Pinguino (David Ogden Stiers) e il mafioso Rupert Thorne (John Vernon) ad essere nel mirino di Batman (e Batwoman) per un traffico d’armi, coadiuvati dal gangster Carlton Duquesne (Kevin Michael Richardson). Nel frattempo, Bruce Wayne comincia ad uscire con la ribelle figlia di quest’ultimo, Kathy (Kimberly Brooks). Ci sono anche vari altri personaggi degni di nota tra cui una nuova detective (Kelly Ripa) al servizio del commissario Gordon (Bob Hastings) e una brillante impiegata delle Wayne Enterprises (Elisa Gabrielli). 

La storia si basa sul mistero di chi ci sia dietro la maschera di Batwoman ed è una storia insolitamente al femminile per l’anno in cui fu ideato, cosa lodevole e notevole. Mystery of the Batwoman è un buon prodotto con un gran finale che può essere annoverato tra i migliori momenti di Batman sul piccolo schermo con lo spettacolare combattimento sul panfilo. Ha un buon ritmo, ma ho la sensazione che la storia si sarebbe potuta raccontare con un classico doppio episodio della serie animata senza perdere troppi contenuti, forse eliminando la presenza di Bane (Hector Elizondo) che alza il livello dello scontro ma che non serve ad approfondire il tema principale della storia: vendetta o giustizia? Come superare il dolore di una perdita? Batman ancora una volta si trova a fronteggiare persone che hanno un passato simile al suo ma che hanno fatto scelte diverse per conviverci… 

Per concludere, mi è piaciuto vedere Mystery of the Batwoman e lo consiglierei ai fan del miglior detective del mondo, ma non non credo aggiunga molto di nuovo per chi abbia visto la serie animata dei primi anni Novanta.

Batman: Bad Blood (2016) – J. Oliva

Questo film non fa parte del Timmverse ed è il terzo capitolo di una storia cominciata con Son of Batman (2014) e proseguita con Batman vs. Robin (2015). In effetti il regista è sempre lo stesso, Jay Oliva, e anche cast e reparto tecnico non cambiano molto da un film all’altro. Purtroppo ho capito questa cosa soltanto dopo aver cominciato a guardare il film: confuso dall’alto numero di personaggi e dalle troppe informazioni date per scontate, ho capito che c’erano cose che avrei dovuto conoscere ma che ignoravo.

Bad Blood non è fatto male, non è questo che voglio dire, ma essendo un sequel si prende giustamente delle libertà narrative. Eccoci quindi in un mondo con Batman (Jason O’Mara), Nightwing/Dick Grayson (Sean Maher), Batwoman (Yvonne Strahovski, diversa da quella di Mystery of the Batwoman), Robin (Stuart Allan) che è il figlio di Batman e Talia al Ghul (Morena Baccarin), e ad un certo punto appare pure Batwing/Luke Fox (Gaius Charles, figlio di Lucius Fox, Ernie Hudson).

Fortunatamente un po’ l’universo di Batman lo conosco (c’è molto dei film di Nolan con la League of Shadows in primo piano) quindi ho potuto seguire abbastanza la storia, ma è evidente che per godere a pieno del film è necessaria una visione dei capitoli anteriori. Che dire, quindi? 

Lo stile è molto moderno, con un’animazione al computer che risulta in un look diverso da quello di Mask of the Phantasm o Mystery of the Batwoman. La storia si sviluppa bene con un complicatissimo piano di Talia al Ghul per prendere il controllo di importanti diplomatici che sembra quasi rimandare al film del 1966 con Adam West (e ci sono anche varie strizzate d’occhio ad altri film precedenti come Mask of the Phantasm col nome Chuky Sol e Batman di Tim Burton con una battuta sulle tante cose da fare e poco tempo per farle).

Altro punto di forza è la presenza di varie scene degne di nota, su tutte il combattimento nel monastero (contro le suore ninja, le nunja nun vuol dire suora) e le crudissime morti di Heretic e Tech (il cappellaio matto) che sembrano quasi fuori luogo in un prodotto indirizzato ad un pubblico giovane e dove gente mascherata si sfascia di cazzotti per più di un’ora senza quasi nessuna conseguenza.

Però in generale temo di essere rimasto freddino di fronte a Batman Bad Blood, sicuramente almeno in parte perché non è una buona idea guardare una storia a partire dal terzo capitolo. Ma mica l’ho messo io in questo box di Bluray! Non aiutano le musiche che sono a tratti ottime e a tratti decisamente deludenti. 

Batman: Under the Red Hood (2010) – B. Vietti

Signore e signori, abbiamo un vincitore. Questo film non ha niente da invidiare ai film di Tim Burton o a Mask of the Phantasm (non a caso c’è Bruce Timm tra i produttori)! Brutalmente violento, dinamico, ben realizzato, con una sceneggiatura a prova di bomba e una storia mozzafiato raccontata ad un ritmo incredibile, Batman Under the Red Hood è un film d’animazione di altissima qualità. Scritto da Judd Winick, autore dello story arc Under the Hood di Batman pubblicato tra il 2004 e il 2005, e diretto da Brandon Vietti (già collaboratore del mitico Greig Weisman), conta anche su delle ottime musiche composte da Kristopher Carter, Michael McCuistion e Lolita Ritmanis.

La storia comincia con il brutale assassinio del secondo Robin/Jason Todd (Jensen Ackles) da parte del Joker (John DiMaggio) manovrato da Ra’s al Ghul (Jason Isaacs). Anni dopo a Gotham appare un misterioso Red Hood che a suon di omicidi prende il controllo del crimine organizzato della città strappandolo a Black Mask (Wade Williams). Batman (Bruce Greenwood) e Nightwing/Dick Grayson (Neil Patrick Harris) sono costretti ad affrontarlo ma le cose si fanno difficili quando diventa chiaro chi ci sia sotto il casco rosso…

Under the Red Hood usa la sua splendida storia per riflettere sulle motivazioni di Batman, su come affrontare una perdita e il senso di colpa, e su cosa differenzia un criminale da un giustiziere. Batman non uccide, non si vendica: ha un codice d’onore e cerca di amministrare la giustizia. Ma, si chiede Red Hood, è la cosa giusta da fare quando si trova a combattere contro uno psicopatico come il Joker che ha riempito cimiteri interi solo per farsi quattro risate? Anche l’uccisione di Robin è stata assolutamente gratuita!

Ci sono moltissimi dialoghi profondi e scene emozionanti, con una manciata di flashback che risultano particolarmente efficaci (forse quello finale non chiude il film come avrebbe meritato, se posso permettermi una piccola critica). Questo è un film che anche dopo multiple visioni può offrire molto allo spettatore, visto che contiene molto di più di una serie di scazzottate tra Batman e una serie infinita di criminali (anche se non ne mancano di certo)!

Per chiudere, i contenuti speciali del Bluray sono impressionanti. Ci sono due documentari di venti minuti l’uno sui due Robin/Dick Grayson e Robin/Jason Todd, il cui destino fu deciso dai lettori di Batman nel 1988 (con lo story arc A Death in the Family) con un sondaggio telefonico: 5343 chiamate per la morte di Jason superarono di sole 72 unità le 5271 chiamate per salvarlo.

E ci sono pure quattro episodi di Batman: The Animated Series scelti personalmente da Bruce Timm per accompagnare Under the Red Hood (ovviamente centrati su Robin). Ed è per questo che non mi stancherò mai di lodare il supporto fisico, così superiore allo streaming tanto di moda in questi anni…

Batman: Gotham Knight (2008) – Y. Aoki e altri

Questo lungometraggio (il cui titolo italiano è Batman: Il cavaliere di Gotham) è in realtà una collezione di cortometraggi più o meno collegati tra loro (e con dei collegamenti anche ai film di Christopher Nolan, per esempio appare il personaggio di Anna Ramirez, qui doppiata da Ana Ortiz).

Di sicuro quello che mi è parso più interessante è Have I Got a Story for You che mostra le imprese di Batman (Kevin Conroy) che, viste dagli occhi di quattro adolescenti di Gotham City, sono addirittura più intriganti di quelle reali. Secondo uno di loro Batman è una vera e propria ombra, per il secondo è un enorme pipistrello dagli occhi rossi, per il terzo è un androide indistruttibile… Finché il vero Batman, ferito, non arriva proprio dove gli adolescenti stanno chiacchierando tra loro ad interrompere le storie mentre continua a combattere un criminale misterioso! Molto divertente!

Interessante anche Crossfire: violentissimo, nei suoi pochi minuti prova anche a sviluppare un po’ Gotham, la sua criminalità organizzata, e il dipartimento di polizia.

Invece ho trovato Field Test e Working Through Pain confusi, che non riescono ad andare dritto al punto e che fanno perdere presto l’attenzione allo spettatore. Peccato perché ha delle buone scene e dei bei disegni, ma non basta. Al contrario, In Darkness Dwells offre una storia interessante con Killer Croc e Scarecrow (Corey Burton) nella stessa avventura, ma qui a non convincermi del tutto sono i disegni, però.

A chiudere tutto ecco Deadshot, che rimane impresso soprattutto per l’ottimo villain (Jim Meskimen) più che per altri motivi. In generale, consiglierei solo ai fan di Batman più accaniti di recuperare questo Batman: Gotham Knight.

Batman: Year One (2011) – S. Liu and L. Montgomery

Questa non è altro che la fedelissima trasposizione del capolavoro omonimo scritto da Frank Miller e illustrato da David Mazzucchelli nel 1987. Di fatto l’ho guardato sfogliando la graphic novel e non ho visto niente di diverso, se non i necessari cambiamenti in quanto gli illustratori sono naturalmente diversi e il lungometraggio è animato, al contrario del libro. Ok, c’è anche qualche morto in meno, ma è poca cosa.

Che dire, quindi? Ben fatto, ma personalmente ha aggiunto poco a quanto mi ha dato la graphic novel, che tra l’altro è uscita quasi 25 anni prima e ha avuto un ruolo fondamentale nel rivoluzionare il mondo dell’Uomo pipistrello. Un esercizio rispettoso, quindi, ma che naturalmente non può avere la forza dell’originale.

Se avete letto l’opera di Miller, non troverete niente di nuovo guardando la trasposizione animata, e se non l’avete letta il mio consiglio è di farlo, prima di guardarla! Ci troverete una fantastica storia del primo anno di Jim Gordon (nel film doppiato da Bryan Cranston) e Batman in una Gotham City tetra e corrotta che ha ispirato non poco il mondo cinematografico poi creato da Christopher Nolan (la scena dei pipistrelli chiamati col sonar da Batman in Batman Begins, 2005, è ripresa pari pari dalla graphic novel di Miller, per dirne una). Ciao!


8 risposte a "Batman Animated Collection: recensioni dei cinque film"

  1. Ma che meraviglia di cofanetto! Mi fa molto piacere. The secret of Batwoman ricordo che era un film che guardavo spesso sul canale Boing e lo trasmettevano spesso. Il cavaliere di Gotham è stata una delle prime recensioni che feci sul blog. Tutti gli altri invece lì ho visti con piacere in lingua originale ma non so se esista un doppiaggio italiano. Comunque i miei complimenti per la recensione.

    Piace a 1 persona

    1. Grande! Son prodotti che a volte non arrivano in Italia, è vero, però merita recuperarli anche solo per sapere a che punto sia il Cavaliere oscuro a livello di film d’animazione! :–)

      Grazie mille per i complimenti!

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