
Piper Maru (per l’Italia: L’ufo degli Abissi I) è un episodio della mythology che riprende molti fili che erano rimasti abbandonati negli episodi precedenti che portavano avanti la trama orizzontale della serie. Scritto da Frank Spotnitz e girato da Rob Bowman, l’ho trovato non solo affascinante per la sua trama, ma anche pieno di scene ben costruite e di impatto!
Prima di tutto, Piper Maru è un episodio chiave per Scully che prima scopre da Skinner che le indagini sulla morte della sorella Melissa (avvenuta in Operazione Paper Clip) sono state sospese, e poi ha un incontro emozionante con un vecchio amico di suo padre (il capitano Johansen, Robert Clothier) per le indagini che sta conducendo insieme a Mulder. Skinner, da parte sua, paga caro il suo voler aiutare Scully visto che viene ferito gravemente dopo che ignora degli avvertimenti da parte di alcuni men in black.
Poi riecco spuntare fuori la Talapus e il luogo nel Pacifico dove si concentrano ricerche di relitti della Seconda Guerra Mondiale che secondo Mulder altro non sono che UFO (la Talapus l’avevamo conosciuta in Autopsia di un alieno I). In questo caso è una nave francese, la Piper Maru, a fare ricerche nella zona che portano alla morte per radiazioni di quasi tutto il suo equipaggio (così come era successo al sottomarino statunitense Zeus Faber alcuni decenni prima, scopriamo da Johansen).
Infine riecco Krycek (Nicholas Lea)! L’ultima volta che l’avevamo visto aveva ucciso Melissa Scully per poi fuggire dopo che il Sindacato per cui lavorava l’aveva condannato a morte (Operazione Paper Clip). Qui lo ritroviamo a Hong Kong con la sua partner Jeraldine Kallenchuk (Joe Bates) a vendere segreti a governi stranieri. È sempre una bella personcina, insomma. E Mulder non si è scordato del disco con le prove dell’esistenza di forme di vita extraterrestri, tanto che lo chiede a Krycek minacciandolo in un modo al limite del (o per meglio dire per niente) legale.
Se vi sembra poco, ecco anche l’olio nero di cui mi ricordavo sin da quando vedevo la serie in TV negli anni Novanta: sembra essere una sostanza viva che può prendere possesso dei corpi degli esseri umani per usarli per i suoi scopi. Ed è anche la responsabile di tutte quelle radiazioni di cui sopra, altro che bomba atomica finita sott’acqua come nella base navale tentano di far credere a Scully! L’amico Lucius ha studiato l’argomento olio nero su Non quel Marlowe.
Come è facile intuire, gli elementi di interesse non mancano in Piper Maru. E quante scene spettacolari! Vedere un pilota intrappolato in un caccia Mustang P51 della Seconda Guerra Mondiale sul fondo dell’Oceano Pacifico rimane impresso nella memoria, ve lo assicuro! E sono bellissime anche le scene del flashback di Johansen all’interno del sottomarino Zeus Faber (uno dei marinai è Michael Bublé, non chiedetemi perché).
Il finale cliffhanger, poi, è da applausi, con l’entità aliena che prende il controllo di Krycek che sta per salire su un aereo per Washington insieme a Mulder che, naturalmente, è ignaro della cosa! Ricapitolando: l’episodio introduce un’entità aliena nuova (il fluido o olio nero) e conferma sia la lotta intestina tra varie agenzie governative statunitensi deviate o meno (ne fa le spese il povero Skinner), sia il fatto che vari governi mondiali siano interessati alla presenza di extraterrestri sulla Terra. Non vedo l’ora di vedere la seconda parte! Ciao!
Episodio precedente: Il volto del Maligno
Episodio successivo: L’ufo degli Abissi II
La cosa che mette più paura di tutto l’episodio… è che la figlia di Gillian Anderson si chiami davvero Piper Maru! Immagino la faccia di Chris Carter quando l’ha scoperto: “Noooo le devo per forza dedicare un episodio speciale” 😀
Questo episodio ovviamente lo ricordo bene, zuppo com’è di citazioni aliene “indirette”: il video sottomarino copia così tanto “Leviathan” (1989), storica versione subbaqua di “Alien”, che il mio cuoricino ha esultato ^_^
E poi purtroppo il black oil che imperversa nella serie è palesemente l’antenato del black oil del nuovo universo alieno, creato da Pazzo Scott per Prometheus (2012), film che peraltro ho scoperto avere parecchi debiti con il primo film di X-Files. E il cerchio si chiude 😛
Ti ho linkato dalla mia puntata dell’X-Lucius e per me esiste solo una Maru: la Kobayashi! ^_^
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Il primo film di The X-Files sta tra la quinta e la sesta stagione, ci arriveremo su queste fottute pareti! :–D
Alla fine dovrò cedere e guardare questi tardivi film di Alien di uno dei due Scott sbagliati…
Comunque vuoi un nome più normale e corrente di Piper Maru? Io conoscerò almeno venti ragazze che si chiamano così! O.o
PS: grazie per il link, ho contraccambiato con un’aggiunta al post!
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Actually, the daughter of Gillian Anderson is called just Piper, an actual English-language name (and Chris Carter is her godfather!). The word “Maru” is a name often used in Japanese ships, during World War II and before/after. https://en.wikipedia.org/wiki/Japanese_ship-naming_conventions
So, an English-Japanese name for a ship used by French (with a Québecois accent) in the middle of the Pacific, now in a US harbour…
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I know, I’ve read Wikipedia, the only site that all read, but actually I’ve read also IMDb, where the complete birth name of the Anderson’s daughter is Piper Maru Anderson Klotz.
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Google also says so, and Google knows everything! :–)
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The X-Files always strived to be inclusive in terms of accents and foreign languages being spoken! As for me, I like a lot the name of Gillian’s daughter, I must admit… :–)
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Un’ottima prima parte, sì, e poi… vedrai, l’infingardo olio nero alieno saprà come lasciare il segno 😉
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Effettivamente si! L’olio nero è qui per restare, per così dire… :–D
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