Rec 2: recensione del film

Rec 2 (2009) è il seguito di Rec (2007) ed è ancora una volta diretta da Paco Plaza e Jaume Balagueró. Il film comincia esattamente dove era terminato il precedente, tanto che le prime immagini sono proprio le ultime di Rec, con il personaggio interpretato da Manuela Velasco terrorizzato nell’oscurità in uno degli appartamenti dell’edificio in quarantena di Barcellona.

La trama, in due parole, è la seguente: arriviamo all’edificio insieme a quattro membri di una squadra della SWAT (capitanata da Óscar Zafra). Poco dopo, un dottore a capo della task force che deve contenere il contagio (Jonathan D. Mellor) entra nell’edificio con loro. Una volta dentro, il dottore rivelerà di sapere molto riguardo alla natura dell’infezione e tenterà di risolvere il problema con l’aiuto dei quattro agenti speciali. E qui mi fermo (avendo riassunto giusto i primi cinque minuti di film) per evitare spoiler a chi non avesse visto il film.

A me Rec 2 è sembrato un degno sequel del primo, originalissimo, film. Ne ripropone lo stile di regia con la telecamera a mano usata dai protagonisti (ottima la trovata delle telecamere sugli elmetti degli agenti). Aggiunge elementi nuovi che chiariscono il significato di alcune immagini particolarmente criptiche del primo film. Continua con tanta violenza e con tanto sangue dappertutto come ben si addice ad un film di zombie, anche se qui non sono proprio zombie nel senso romeriano del termine(e infatti corrono, ma la cosa ha una sua giustificazione).

A tratti il film sembra quasi un videogame, per la precisione un first person shooter (fps), con la canna del fucile in primo piano e la visione in soggettiva, e la cosa funziona decisamente bene nell’esplorazione dell’edificio infestato. Certo, ci sono momenti in cui sembra improbabile che la persona che sta riprendendo le scene continui a farlo nonostante accadano le cose più improbabile e orripilanti, ma fa parte del gioco del found footage (cioè del girato teoricamente fatto dai protagonisti del film stesso)…

Alla fine Rec 2 spaventa, fa un sacco di world building preparando bene il terreno per ulteriori seguiti (anche se forse alcune spiegazioni appesantiscono un po’ troppo la narrazione), ed è ancora una volta un prodotto di ottima fattura nonostante il budget limitato (pur se superiore a quello del primo film). Ci sono forse un po’ troppi momenti di shaky cam che non permettono di capire a pieno alcune scene d’azione, ma sono tutti difetti su cui sono disposto a passare sopra per il sistema narrativo utilizzato e per il finale decisamente spettacolare a cui il film arriva costruendo benissimo la tensione.

È un po’ straniante il cambio di ritmo dovuto al cambio di prospettiva nella seconda parte del film, ma alla fine è un espediente che permette ai due registi di non dover premere sempre sull’acceleratore dall’inizio alla fine, quindi è una scelta che paga, secondo me. Insomma, per me questo è un altro film da vedere e adesso sono curioso di vedere il terzo capitolo della saga! Ciao! 


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