
Batman: Year One (Batman. Anno uno) è una storia di Batman uscita originariamente nel 1987 scritta da Frank Miller e illustrata da David Mazzucchelli. E visto che l’anno precedente lo stesso Miller aveva scritto la rivoluzionaria The Dark Knight Returns (Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro), fondamentalmente dette una scossa epocale ad un personaggio che i suoi cinquant’anni d’età li cominciava a sentire tutti.
Secondo il mio libro di riferimento sull’Uomo pipistrello (di cui ho scritto qui), Year One è semplicemente la storia definitiva di Batman, quella da cui ha attinto praticamente tutto ciò che è venuto dopo. È anche l’opinione di Jeph Loeb, che da lì è partito per il suo capolavoro The Long Halloween (Il lungo Halloween). E, per quanto vale, è anche ciò che penso io…


Year One è una storia eccezionale, cinematografica al 100%, che mostra la nascita non solo di Batman, ma anche di Jim Gordon, e pure della profonda relazione tra i due (e aggiungiamoci pure Selina Kyle nelle vesti di Catwoman e il procuratore distrettuale Harvey Dent). In due parole, Bruce Wayne torna a Gotham City dopo anni passati all’estero a studiare arti marziali, e Gordon arriva con la moglie incinta per incorporarsi alla polizia guidata dal corrotto commissario Loeb. Corrotto lui e corrotti tutti i suoi sottoposti, a cominciare dal detective Flass a cui viene affiancato Gordon. A completare il quadro di una città che ha perso ogni speranza, ecco pure la famiglia mafiosa di Carmine Falcone. In tutto questo, Gordon non è certo un eroe senza macchia e senza paura: tradisce la moglie, e questo gli fa prestare il fianco a Loeb e agli altri che vogliono farlo fuori, ma ne esce alla grande e con un prezioso alleato (Batman, naturalmente) che salva suo figlio appena nato da morte certa.
Diciamolo chiaramente: se avete visto Batman Begins (2005), tutto questo vi risulterà familiare (ci sono vari dialoghi ripresi pari pari nel film di Nolan), così come se conoscete la splendida serie animata Batman: The Animated Series, o se avete letto storie successive che a Year One devono molto (su tutte, la già citata The Long Halloween). Miller ci va giù pesante con una polizia che sembra quella di Serpico (1973), ma ancora più violenta, e un Bruce Wayne / Batman tormentato che non si dà pace in nessun momento.
Che dire? I disegni di Mazzucchelli sono il perfetto accompagnamento della storia di Miller, tanto che molti dubitavano della possibilità di pubblicare la storia nei numeri regolari di Batman, visto che lo stile era molto diverso dal solito! Si pensò di pubblicarla direttamente come graphic novel, ma alla fine Miller riuscì a farla uscire in otto numeri del comic regolare, in canon, nonostante la storia sia alternativa a quella che era canonica fino a quel momento (tanto che molti lettori si dissero indignati – il tempo ha dato ragione a Miller, naturalmente!).
E qui sotto metto un po’ di immagini per darvi un’idea, ma il consiglio è naturalmente quello di leggere Batman: Year One se non l’avete ancora fatto, garantisco senza temere di sbagliarmi che non ve ne pentirete! Ciao!
PS: avevo anche scritto della versione a cartoni animati qui.
PPS: ecco qualche tavola:




Splendido! Una delle più belle storie per me, poi i disegni…
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Questo è veramente imperdibile, il Batman definitivo!
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Perfetto sia come disegni che storia.
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Si, pure io non ci vedo nemmeno un difetto.
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Peccato che i due autori non abbiano dato un seguito.
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Loro no, però c’è Year Two di Barr e, soprattutto, The Long Halloween di Loeb che è praticamente il successore spirituale di Year One! :–)
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Prendo nota, li conosco ma non li ho letti, grazie.
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Figurati! :–)
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A proposito, ho appena preso e sto leggendo Batman Dannato di Azzerello e Bermejo. Super i disegni.
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Bermejo fa dei disegni allucinanti, ne ho parlato quando ho scritto di Batman: The World! L’universo di Batman che disegna lui è violentissimo e cattivissimo…
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Grande disegnatore completo: matite e colori.
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Sono totalmente d’accordo con Enri1968: questo è uno dei migliori fumetti di sempre, e tu sei riuscito a descriverne l’immensa bellezza. Miller e Mazzucchelli hanno furoreggiato anche su Daredevil: hai letto anche i loro fumetti targati Marvel?
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Ancora no, ma quel Daredevil lì è nella mia lista delle cose da scoprire. Per adesso ho lì che mi aspettano Knightfall (e sono tre volumi grossi), Swamp Thing di Alan Moore, Devilman, i volumi 3 e 4 di The League of Extraordinary Gentlemen… insomma, parecchia roba da smaltire! X–D
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Probabilmente il miglior volume in assoluto di Daredevil è quello intitolato “Il secondo segreto”, seguito a ruota da quello intitolato “Parti di un buco” (ma in quest’ultimo non ci sono né Miller né Mazzucchelli). Sono volumi editi in Italia, ma se li ordini su Amazon probabilmente te li portano anche in Spagna. Grazie per la risposta! 🙂
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Grazie a te per i consigli! Io segno tutto e prima o poi… leggo! :–)
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La fortuna dei fumetti è che si leggono piuttosto velocemente. Il guaio è quando si accumula una gran quantità di romanzi: lì sì che è difficile smaltirla! 🙂
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Non me lo dire, che ancora non ho avuto il coraggio di cominciare il sesto libro di Dune…
Forse in questo periodo mi sto concentrando pù sui fumetti perché mi danno l’impressione di leggere di più! X–D
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C’è qualcosa di strano in quella fattoria. Ad esempio, i campi di grano sono stati mietuti alla perfezione, ma nessuno ha mai visto un contadino che li falciava. Inoltre, ogni tanto arriva un camion e si ferma lì davanti, ma soltanto per scaricare della merce, mai per caricarla: di conseguenza, dove vanno a finire tutti i prodotti agricoli che vengono raccolti lì? E non ti ho ancora detto la parte più inquietante: nessun animale si avvicina mai a quella fattoria. O meglio, arrivano fino a un certo punto, ma poi si bloccano di scatto e scappano via a gambe levate, come se il loro sesto senso li avesse avvertiti che nelle vicinanze c’è un pericolo mortale. Anche i contadini che abitano lì vicino sono molto inquietati, ma se provi a interrogarli sbarrano gli occhi e si cuciono la bocca, come se quella fattoria portasse sfortuna solo a nominarla.
Il governo vuole vederci chiaro, quindi ha mandato lì uno dei suoi agenti segreti più esperti. Ufficialmente è un vecchietto che si è trasferito in campagna per godersi la pensione, in realtà è un detective determinato a trovare una spiegazione per tutte le stranezze che succedono da quelle parti. Interrogare i vicini sarebbe uno sforzo inutile, e anzi rischierebbe di mettere in allarme gli abitanti di quella fattoria: per quell’indagine dovrà fare affidamento soltanto su se stesso, e sperare che la verità salti fuori in tempi ragionevoli. Ma qual è la verità? Cosa succede in quella fattoria?
Questa, in sintesi, è la trama de “L’alveare di Hellstrom”. L’autore è Frank Herbert, lo stesso di Dune: se non hai letto il romanzo in questione, te lo consiglio caldamente.
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Wow, grazie mille! :–)
Herbert per ora lo conosco solo grazie ai romanzi di Dune…
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Si, altra grande collaborazione fra Miller & Mazzucchelli. Nel Batman il disegnatore si smarcò maggiormente dallo stile editoriale supereroistico per poi intraprendere una sua strada autoriale ed indipendente.
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Strada che a mio giudizio non avrebbe mai dovuto intraprendere, perché ci ha rimesso in termini sia economici che di popolarità, e anche dal punto di vista artistico non ha prodotto chissà quali capolavori del fumetto indipendente. Grazie per la risposta! 🙂
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Perdonami ma non sono d’accordo. È uscito con dei capolavori di letteratura disegnata: Città di vetro o Asterios Polyp. Direi che ha evoluto la sua arte, magari non piacerà.
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A me non piace. E lo dico pur essendo un grande fan del fumetto indipendente: pensa che il mio fumetto preferito in assoluto è “Black Hole” di Charles Burns. L’hai letto?
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Urca si, altro autore importante con il suo lavoro, qui specificatamente sulle mutazioni viste come una sorta di metafora, se non ricordo male.
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Uno dei pochi fumetti di supereroi che abbia mai letto: sia questo che The Long Halloween sono veramente dei capolavori! Non che sia una sorpresa, Frank Miller è un grandissimo autore, ma rivitalizzare un personaggio con ormai 50 anni di storia sulle spalle non deve essere stato semplice.
Adesso sono riuscito a mettere le mani sulla collezione completa di Sin City, di cui avevo letto solo il primo volume; non vedo l’ora di avere il tempo di leggermelo tutto!
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Wow! Dev’essere bella voluminosa la collezione! Io ho solo un paio di numeri, ed effettivamente mi sembra che meriti una conoscenza più approfondita!
Su Miller poco da dire, in effetti, già con The Dark Knight Returns aveva fatto un lavoro incredibile l’anno precedente, ma Year One se possibile è ancora meglio…
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Effettivamente è una gran mole di fumetti da leggere! Fortunatamente poi appartenevano a uno che se ne voleva liberare a tutti i costi, per cui mi ha fatto un grande sconto.
The Dark Knight Returns mi manca, però insieme ai Sin City ho preso anche Batman: Hush, che però leggendo in giro non mi sembra sia stato accolto con grande calore, in generale
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Hush io sono contento di averlo lì e ogni tanto me lo risfoglio e me lo rileggo… non sapevo fosse poco apprezzato. Ecco, mi hai dato un’idea per un prossimo post, ora che mi sono lanciato su Batman! :–D
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Un classico, poi adoro lo stile di Mazzucchelli, quindi finisco sempre per rileggerlo spesso questo fumetto di Miller, ottimo post come sempre 😉 Cheers
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Anche io me lo risfoglio spesso e volentieri! :–)
Grazie mille!
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eh, io ho comprato Il lungo Halloween, mi piace molto il personaggio di Catwoman e so per certo dai costumi di Batman Arkham Series che lei nel racconto c’è^^
Pian piano mi sto recuperando le graphic novels più celebri
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Il miglior fumetto su Batman mai concepito.
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Probabilmente sì, o almeno di sicuro il più influente sull’universo multimediale del personaggio tra film, videogiochi, serie animate e altri fumetti…
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