Dopo una serie di episodi interessanti per un verso o per l’altro, questo Terra Nova mi è invece sembrato poco ispirato. Non aggiunge niente in quanto a caratterizzazione dei personaggi, e la storia si sviluppa in un modo più che prevedibile. I momenti più particolari sono quelli che non si capisce dove volessero andare a parare, come per esempio quando i Novan si mettono a suonare degli strumenti fatti con le ossa di animali e Reed ha una reazione/non reazione. Ma cosa vorrebbe dimostrare quella scena? Non l’ho capito.
Due righe di trama possono essere le seguenti. L’Enterprise va a investigare cosa sia successo alla prima colonia umana fuori dal sistema solare, a venti anni luce dalla Terra, una colonia chiamata Terra Nova con cui si è perso il contatto settanta anni prima. All’arrivo, una squadra guidata da Archer si imbatte in alcuni sopravvissuti che vivono nel sottosuolo come dei selvaggi.
Naturalmente sono sospettosi dell’equipaggio dell’Enterprise, e naturalmente dopo un’iniziale diffidenza si fidano di Archer ed accettano di essere salvati dalla contaminazione rimasta dopo l’impatto di un meteorite, che fu poi la causa della distruzione della colonia così come era stata costruita.
Ecco quindi lunghi dialoghi con due rappresentanti dei Novan, Jamin e Nadet (Erick Avary e Mary Carver, il primo dei quali non era alla sua prima esperienza in una serie di Star Trek), e varie scene d’azione che lasciano un po’ il tempo che trovano, inclusa una prevedibilissima in cui prima Archer deve fidarsi di Jamin e poi Jamin deve fidarsi di Archer, così da guadagnarsi la fiducia reciproca. Di buono ecco dello spazio per il dottor Phlox, di cui si scopre la specie (è un Denobulan), e Archer che si oppone alla logica soluzione di T’Pol che propone di spostare forzatamente i Novan per salvarli dalla morte che li aspetta se continuano a vivere nei loro territori così contaminati.
Bello anche vedere Mayweather entusiasta riguardo alla storia di Terra Nova, anche se continua a non avere molto da fare e per adesso sembra una specie di Harry Kim di Voyager: perfettino, giovane, sempre felice di fare il suo dovere, e con poco spazio di crescita. Spero di sbagliarmi!
Insomma, per la prima volta non ho niente di interessante da notare rispetto a un episodio di questa prima stagione, se non che ha scene girate in esterni, cosa molto rara per le serie di Star Trek del tempo. Speriamo che la prossima avventura sia più memorabile di questa, ciao!
Episodio precedente: Inatteso
Episodio successivo: Il caso andoriano
Per farti capire quanto crescerà il personaggio di Mayweather… mi ero totalmente dimenticato della sua esistenza 😀
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Povero Mayweather… è proprio il classico Token di South Park allora!
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Diciamo pure che in questa serie troverai più di un Harry Kim, così come sarà valevole l’immancabile regola delle tre stagioni prima di ingranare sul serio (e non essere “solo” guardabile, per quanto comunque con buoni risultati)…
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Uh… peccato, perché i vari Sato, Mayweather, Reed… sulla carta mi sembrano avere del potenziale!
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Ma infatti hanno avuto i loro buoni momenti, questo sì. Solo che difficilmente si è mai riusciti ad andare oltre…
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Io per ora sono più che soddisfatto… Sarà la consapevolezza di guardare l’ultimo prodotto di Star Trek pre JJ?
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Può essere… 😉
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Ho perso la mia oggettività… :–/
Ma chi l’ha mai avuta? X–D
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