Con questo undicesimo episodio della quarta stagione intitolato El mundo gira (cioè Il mondo gira, ma l’orrendo titolo italiano è Enzima mortale), The X-Files torna a parlare di immigrazione illegale così come aveva fatto con Misteri voodoo. Ma se lì si parlava di haitiani, qui ecco i messicani tanto cari all’ex-presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Li troviamo in un villaggio di baracche dove vengono sfruttati come mano d’opera a basso costo vicino a Fresno in California. L’episodio si apre con la strana morte di Maria Dorantes (Pamela Díaz) e la fuga del suo amante Eladio Buente (Raymond Cruz, niente meno che Tuco di Breaking Bad). La morte viene preceduta da un lampo accecante nel cielo seguito da una strana pioggia gialla, e date le condizioni del cadavere gli immigrati pensano subito al leggendario chupacabra, un umanoide succhiasangue…
Mulder e Scully vanno ad investigare perché Mulder al chupacabra crede davvero, e quando le morti si moltiplicano anche Scully si convince che qualcosa debba essere fatto per porre fine a questa brutta storia. Inoltre è proprio Scully a capire che la causa delle morti è il proliferare di un comune fungo normalmente innocuo a causa di un enzima sconosciuto del titolo.
E qui secondo me sta la carta vincente di El mundo gira. Scully col suo metodo scientifico capisce una parte della verità, ma è Mulder a fornire col suo intuito l’intrigante parte mancante. E se l’enzima fosse di provenienza aliena? Un meteorite spiegherebbe sia la luce accecante sia la successiva pioggia: un forte impatto con dell’acqua avrebbe potuto farla evaporare e farla ricadere sotto forma di pioggia contenente quell’enzima alieno. Intrigante come spiegazione!
E che dire della mutazione di Eladio che finisce per somigliare davvero al chupacabra del folklore latinoamericano? Questo enzima ne spiegherebbe così la genesi!
Ma a parte questa teoria paranormale su cui come sempre The X-Files decide di non fare chiarezza fino in fondo (e come sempre sostengo, questa è proprio la forza dell’intera serie), l’episodio è interessante anche per come tratta il tema dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina. È vero che forse dà un’immagine forse semplicistica dei poveri immigrati che sembrano un po’ troppo superstiziosi (per non parlare del senso dell’onore che va addirittura oltre la legge pure per lo sceriffo locale interpretato da Rubén Blades), ma allo stesso tempo dipinge anche un’umanità costretta a vivere in condizioni tremende, sotto la costante minaccia di essere rimpatriata, e comunque utile a quella stessa società che finge di non vederla, ma allo stesso tempo la sfrutta. E la parte al centro di smistamento immigrati in cui tutti danno nomi falsi fa pure ridere parecchio!
E anche questo va sottolineato: mi sembra evidente che ci fosse da parte sia dello sceneggiatore John Shiban che del regista Tucker Gates la volontà di sdrammatizzare la storia, di non renderla pesante, sia esagerando la parte di soap opera messicana, che inserendo momenti ironici in vari punti dell’episodio. Per quanto mi riguarda, El mundo gira è un successo, e ricordo pure che dopo averlo visto la prima volta partirono discussioni infinite con gli amici sull’esistenza del chupacabra. Ciao!
PS: The X-Files continua ad essere coraggiosa facendo parlare i suoi attori in lingue diverse dall’inglese, ma qui si nota che per la maggior parte degli attori che interpretano gli immigrati lo spagnolo non era la lingua principale (eccezion fatta per il buon Rubén Blades, evidentemente)!
Episodio precedente: Cuori di stoffa
Episodio successivo: Rigenerazione
Come sempre non mi è piaciuto l’episodio e ne ho già dimenticato la storia, ma lo stesso mi è rimasto impresso perché mi ha colpito trovare ben due “attori alieni” in X-Files: il fuggiasco è interpretato da Raymond Cruz, il soldato DiStephano di “Alien Resurrection” (1997), mentre il detective Rubén Blades faceva il detective pure in “Predator 2” (1990). A certe cose sono sensibile ^_^
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Blades in Predator 2 ha una signora parte, impossibile non notarlo! :–)
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Questa è quella di “Erik Estrada” 🤣 perlomeno in italiano…
Ho uno strano rapporto con questo episodio: a ripensarlo dico “uhm…un po’ pesante”, poi lo rivedo e lo trovo divertente e ben fatto. Peccato che poi in X-Files non si parli più di chupacabra.
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Erik Estrada??? Hanno cambiato il nome a un personaggio per avvicinarlo a Chips??? X–D
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Essendo clandestini, i messicani dichiarano tutti un nome falso: Placido Domingo, Julio Iglesias, quelli accusato dell’omicidio (Eladio?) dice di essere Erik Estrada. Durante la sua testimonianza si emoziona e qualcuno se ne esce con la fantastica battuta: “Però! È più bravo di Erik Estrada!”
Però non so magari in originale c’è un altro nome, che in italiano hanno cambiato perché Estrada era abbastanza famoso qui da noi…
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Ahahah! X–D
No, no, hanno tenuto l’originale, hai ragione! E Lozano dice This guy’s better than Erik Estrada quando Eladio dice di essere innocante. :–D
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In pratica, un ottimo episodio che parla comunque di alieni a un doppio livello:
1) denuncia sociale, riguardo a tutti quegli sfortunati immigrati clandestini considerati come fossero giunti da un altro pianeta, appunto, in una terra ostile… ostile ai loro diritti civili, certo, ma non al loro sfruttamento.
2) extraterrestre, considerando l’enzima non terrestre (un elemento, nonostante le origini, staccato dalla mythology principale) che sarebbe all’origine del leggendario Chupacabra e che alla fine, trasformando fisicamente Eladio, lo rende a tutti gli effetti un alieno agli occhi di una società insensibile e razzista già incline dall’inizio a considerarlo come tale. Come un alieno, appunto (e qui ci si ricollega al livello di denuncia sociale)…
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Hai ragionissima, l’equazione alieno-immigrato è facile tirarla fuori (in inglese ancora di più, li chiamano “alien”), però in questo caso si sviluppa anche bene e in maniera intelligente.
Anche per me un ottimo episodio! :–)
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