The Dark Knight Rises: recensione del film

Diciamo subito che nel 2012, esattamente dieci anni fa, il mio hype per questo film non sarebbe potuto essere più grande. Tra l’altro lo vidi in un cinema Imax di Boston, dove mi trovavo per lavoro, e ne uscii più che esaltato! Da allora, più ho pensato a questo film, e più l’ho riguardato, e più ha peggiorato il mio giudizio, sfortunatamente. Proverò brevemente a spiegare perché.

Fondamentalmente, credo che la ragione sia una sola. Si nota come nessuno avesse davvero voglia di farlo, questo The Dark Knight Rises (Il cavaliere oscuro – Il ritorno), probabilmente eccetto Anne Hathaway, che è l’unica a lavorare bene in questo baraccone dove non funziona niente.

La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, peggio della già carente sceneggiatura del film precedente. Bane (Tom Hardy) vuole distruggere Gotham, ha l’atomica per farlo, ma per ragioni oscure aspetta cinque mesi in cui “dà la città ai cittadini” e fa processi casuali ai ricchi e a chi deteneva il potere. Perché? E che dovrebbero fare gli abitanti della città in questi mesi di “libertà” sapendo che stanno per morire? 

Ma in realtà niente ha senso, fin dalla prima scena: Bane inscena un incidente aereo ma è palese come nessuno ci possa cascare, coi rottami dell’aereo sparsi in un’area di svariati chilometri e con la fusoliera crivellata di pallottole!

E davvero vengono mandati tutti i poliziotti della città (I mean everyone!!!) nelle fogne, il 100% degli uomini, affinché possano cadere in una trappola? Che furbata! Mi sembra molto plausibile. Così come mi sembra plausibile che un attimo prima dello scontro tra questi poliziotti usciti dalle fogne e gli sgherri di Bane scompaiano magicamente tutte le armi da fuoco dalle loro mani, così che si possa trasformare il tutto in un’innocua rissa da bar.

E parliamone della rissa, così arriviamo anche alla regia di Nolan. Ridicola. Nessuno tra comparse e stuntman ha nemmeno lontanamente provato a rendere credibile la lotta. E Nolan stesso non si è sforzato di costruire bene nessuna scena, tutto sembra tirato via, fatto tanto per fare.

Nel cast, come detto, la sola Hathaway sembra credere nel progetto. Marion Cotillard inscena la morte del suo personaggio in maniera comica, Hardy può far poco con quel mascherone sul volto (e quell’assurdo accento che ha deciso di dare alla voce di Bane). Michael Caine si leva dal mezzo in quattro e quattr’otto, Joseph Gordon-Lewitt interpreta un tizio che vede Bruce Wayne per caso e capisce che è Batman, così, in maniera quasi divina, quindi è difficile recriminargli qualcosa sull’interpretazione (abbiamo grossi problemi di sceneggiatura, se non si fosse ancora intuito)… Insomma, un disastro.

Poi cosa ci vuole comunicare il film? Nolan ha preso elementi a casaccio da varie storie tipo Knightfall (Bane che spacca la schiena a Batman, ma niente paura, la si raddrizza a cazzotti e in un paio di giorni è come nuovo) e No Man’s Land e The Cult (Gotham isolata), e c’ha buttato dentro anche le proteste del 99% che riempivano le strade statunitensi al momento della lavorazione del film (e che mi sembrano già ampiamente dimenticate). In tutto questo io sinceramente non c’ho visto alcun messaggio. Forse il bisogno di mettersi da parte quando arriva il momento? Per andare a bere gli aperitivi sul Lungarno? Mah…

Che altro dire? Credo di essermi spiegato. Potrei aggiungere che Batman raggiunge magicamente Gotham da un pozzo di Ra’s al Ghul in poche ore e ne perde forse altrettante per fare un pipistrello di fuoco sulla facciata di un palazzo? Cosa, che tra l’altro, secondo le regole di Bane dovrebbe far esplodere la bomba atomica, visto che avrebbe dovuto farla brillare se qualcuno fosse entrato in città! Potrei aggiungerlo, certo, e l’ho fatto, ma è solo uno dei tanti momenti sbagliati di un film sbagliato. E le moto che si materializzano magicamente nella Borsa? E il giorno che diventa istantaneamente notte anche se dovrebbe essere mattina?

Oppure potremmo parlare del montaggio del volo del Batwing con l’atomica, a cui preferisco sicuramente la scena di Adam West che certi giorni non riesce a liberarsi di una bomba nel film di Batman del 1966. Insomma, forse è meglio fermarsi qui. Non consiglierei la visione di questo film a nessuno, a meno che si voglia completare la trilogia di Nolan che, secondo il mio modesto parere, è fatta da un solido primo capitolo, uno spettacolare ma imperfetto secondo film tenuto in piedi dal solo Heath Ledger, e questo finale disastroso. Ciao! 



50 risposte a "The Dark Knight Rises: recensione del film"

  1. Mettiamola così, la colonna sonora è bella 😉 Scherzi a parte, troppe menate nella trama per la seriosità di nolan, mi tirano proprio fuori dalla storia, poi fanno venire voglia di Fernet Branca 😉 Cheers

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    1. Ci sono cose che funzionano meglio su carta che su schermo, ma qui pure i fumetti hanno trattato in maniera più seria cose come una schiena spezzata, per esempio (in Knightfall Bruce Wayne è fuori gioco per anni dopo quell’infortunio causato da Bane).

      La Hathaway si guarda sempre con piacere, ci mancherebbe, poi qui c’è poco altro da guardare…

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  2. ma anche io ne ho parlato, e questa volta sono sicuro sia simile a una recensione il post xD
    a me il film piace, ci regala una Catwoman figa con una Hathway calatissima
    anche lui che sale dal pozzo è molto bello

    vabbeh, sarà stato fatto per chiudere la trilogia e raccattare ‘n’altro miliardino, ma almeno intrattiene più del secondo che è veramente pesante e mi ammazzano la Maggie G.

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        1. Iperrealistico… se ne può discutere! Il giorno che diventa notte, moto che appaiono dal nulla, logica di senso comune completamente persa… diciamo che l’intenzione era fare una cosa realistica, ma secondo me non ci sono riusciti tantissimo. Che poi è spesso il problema che vedo nei film di Nolan: iper complicati e pieni di regole e poi è lui il primo a romperle, quelle regole.

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  3. Da fiorentino la scena sul Lungarno l’ho molto apprezzata! 🙂 Tra l’altro Batwing è il nome non soltanto di un gadget di Batman, ma anche di un suo alleato: hai mai letto i fumetti della (breve e ora defunta) serie a lui dedicata?

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    1. Sei troppo gentile, grazie! :–)

      A me Nolan fa lo strano effetto di piacermi meno ogni volta che lo riguardo, mi colpiscono pesantezza e difetti dei suoi film ad ogni nuova visione… :–/

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        1. Per me nella sua filmografia più o meno la metà dei film funziona (Memento, The Prestige, Batman Begins, Dunkirk) e l’altra metà ha dei problemi (i due Dark Knight, Inception, Interstellar, Tenet…). Però sono sempre curioso di vedere i suoi film!

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          1. A me in generale piace, i suoi film sono tutti apprezzabili, compreso Tenet che però mi ha l’idea di un regista più orientato verso la spettacolarizzazione che concentrato sulla storia e i personaggi. Sarà che non ci ho capito molto…
            Chiaramente aspetto il suo prossimo film (Oppenheimer) che forse lo riporterà un po’ più sulla Terra.

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  4. Questo è il vero problema della pellicola: la sceneggiatura. Per il resto, a parte qualche combattimento, il film regge molto bene, ma i problemi di scrittura si notano parecchio in questo caso. Certo, lo trovo molto più compatto rispetto a certe storie di cinecomic che ho visto nell’ultimo periodo (sia Marvel che DC), però è comunque un peccato.

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          1. Parlando di modestia. Io ho sempre considerato Nolan un buon regista, mai un artista incredibile o un pessimo regista. Onestamente non capisco come si sia arrivata a questa specie di guerra quando si parla dei suoi film.

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            1. Purtroppo quando nascono dei fan di qualcuno/qualcosa, automaticamente nascono gli anti-fan, e discutere in maniera civile con queste due tipologie di persone risulta impossibile. Anche io Nolan lo vedo come te, per me ha azzeccato vari film, e ne ha fatti altri più brutti, come è normale, diciamo.

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              1. Sì, ma ogni volta che esce un suo film, devo cercare di non commentare sui social altrimenti rischio di ritrovarmi davanti al caos più totale. Forse solo Snyder riesce a causare tutto questo caos, ma almeno Nolan è decisamente migliore di Snyder.

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                    1. Nei forum c’era più ordine e le discussioni erano davvero affascinanti. Anche sui social mi è capitato di avere conversazioni davvero divertenti e stimolanti, ma poi ho avuto a che fare anche con gente un po’ estrema nel giudizio.

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                    2. C’erano anche i moderatori e delle regole che ormai sembrano dimenticate. Oggigiorno molti provano piacere a comportarsi come dei troll invece di provare a dialogare, e il risultato è il contrapporsi di posizioni opposte che non porta a niente. È un peccato.

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                    3. A volte qui su WP mi sono ritrovato contrario a certe opinioni e ne abbiamo sempre discusso in maniera educata ed esponendo le nostre idee e pensieri con maturità. Questo porta a un dialogo costruttivo e davvero interessante. Quanto vorrei che fosse sempre così.

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