
Detour (Minaccia territoriale) segna il ritorno al monster of the week, il primo di questa quinta stagione. Scritto da Frank Spotnitz, apparentemente l’ispirazione venne dal film del 1972 diretto da John Boorman intitolato Deliverance (Un tranquillo weekend di paura), ed effettivamente sono molti i punti in comune. Su tutti, la sopravvivenza in una foresta ostile e il dover fronteggiare dei nemici locali, anche se quelli di Detour sono in salsa paranormale…
A me sono tornati anche subito in mente due episodi della prima stagione: Morte nell’oscurità, in cui Mulder e Scully si trovavano in una foresta secolare a lottare per la propria sopravvivenza, e Il diavolo del Jersey, in cui apparivano umanoidi primitivi che vivevano nei boschi intorno ad Atlantic City. In generale, comunque, siamo nel sottogenere survival (sopravvivenza) della serie, in cui per un motivo o per un altro Mulder e Scully devono riuscire a scampare alla morte in un ambiente ostile confrontandosi con un qualche nemico.
Il problema che si comincia a far sentire con questo tipo di episodi è che sin dall’inizio è chiarissimo che non sarà questa avventura a segnare la fine né di Mulder né di Scully, quindi la parte di tensione funziona fino ad un certo punto (o non funziona proprio). Secondo me gli sceneggiatori lo sapevano benissimo, quindi si nota una certa attenzione ad un sacco di dettagli addizionali che fanno la fortuna dell’episodio stesso, su tutti le interazioni e i dialoghi tra i nostri due agenti speciali preferiti.
L’inizio dell’episodio, per dire, è ironico: Mulder e Scully stanno andando a fare team building con due colleghi dell’FBI entusiasti per questo tipo di esperienze (J.C. Wendel e Scott Burkholder). Il viaggio in auto è un’occasione perfetta per un po’ di battute di Mulder tipo:
Stonecypher: Have you ever been to a team seminar, Agent Mulder? (Ha mai partecipato a un seminario sul team building, agente Mulder?)
Mulder: No, you know, unfortunately around this time of the year I always develop a severe hemorroidal condition. (No, sa, sfortunatamente in questa epoca dell’anno mi escono delle emorroidi tremende)
Duchovny è semplicemente perfetto per questo tipo di umorismo, farina del sacco di Vince Gilligan, apparentemente. In ogni caso, Mulder e Scully al seminario non ci arrivano perché si mettono ad indagare su un po’ di sparizioni nella Apalachicola National Forest, minacciata dal solito sviluppo urbano fatto di strade e cemento.
Qui si uniscono alla polizia locale capitanata dalla bella Colleen Flynn e si mettono a dare la caccia a… due esseri centenari che si mimetizzano in stile Predator (e non ho dimenticato Caccia all’alieno). Uno dei due (Axl Aartsen) è forse Ponce de León che secoli prima riuscì a trovare la leggendaria fonte della giovinezza?
Non sapremo mai se questa spiegazione 100% Mulder sia supportata dai fatti perché nonostante alla fine le autorità riescano ad uccidere uno dei due esseri dagli occhi rossi, non viene fatta menzione di esami o analisi di nessun tipo.
Comunque in Detour c’è anche spazio per una strizzata d’occhio a Aliens (Aliens – Scontro finale, 1986), che non guasta mai, visto che Mulder e Scully ritrovano le vittime dei due esseri mimetici tutte in un unico posto come se fossero pronte per essere usate in qualche modo (probabilmente come cibo).
Un’ultima curiosità: girare questo episodio fu un incubo perché delle piogge incessanti portarono a 19 i giorni di lavorazione (per un episodio standard erano 7). Capita se quasi tutte le scene sono in esterni e giri in Canada! E pensare che Spotnitz aveva pensato ad una storia semplice e con pochi attori per facilitare il lavoro… Ciao!
Episodio precedente: Insoliti sospetti
Episodio successivo: Prometeo post-moderno
So che è un episodio molto apprezzato, eppure non sono proprio riuscito a farmelo piacere: ricordo solo che ho sofferto tanto ad arrivare fino alla fine 😛
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E non è mythology! X–D
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beh di sicuro il trucco è ad effetto perke appena l’ho visto ho pensato: wtf? 🤣🤣
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Sempre molto curato The X-Files nella produzione, questo non dovrebbe stupire… :–)
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Sì, giocare sulla tensione aveva poco senso: molto meglio dedicarsi diversamente fin dall’inizio (ironico e umoristico) ai protagonisti principali e al loro incontro/scontro con due creature dal mimetico modus operandi (nonché dalle assai sospette abitudini alimentari), suggerendo tramite Mulder un’origine non extraterrestre ma extraterrena, nel caso in cui l’essere plurisecolare fosse stato davvero un Ponce de León mutato dal potere della leggendaria fonte…
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Mi ha fatto anche sorridere l’ipotesi Ponce de León perché per me è una delle piazze dove prendere autobus verso la periferia della città dove vivo, più che un personaggio storico! X–D
Comunque l’umorismo sta funzionando alla grande in TXF!
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Piazza Ponce de León? Pensa un po’ al vantaggio che abbiamo noi contemporanei nei confronti dei conquistadores: alla fonte dell’eterna giovinezza, oggi, ci puoi arrivare direttamente in autobus 😉😂😂
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Ahahah! Non ho mai controllato se ci sia una fonte (dell’eterna giovinezza), è una piazza senza parchi per bambini quindi la frequento poco! X–D
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