The X-Files – S05E13, La paziente X

E ci credo che negli anni Novanta non c’avevo capito nulla della mythology di The X-Files! Questo Patient X (La paziente X) riprende fatti avvenuti un anno prima, all’inizio della quarta stagione. Solo grazie alle recensioni del blog sto riuscendo a dare un filo logico a tutto… E mi ci sto divertendo come un matto!

Si comincia con un Mulder scettico dopo i recenti avvenimenti di Redux II, addirittura è lui il primo a non credere all’esistenza degli alieni di cui parla in una conferenza la paziente X (Veronica Cartwright, in una connessione con Alien, 1979, che il sottoscritto gradisce sempre – e la gradisce pure Lucius su Non quel Marlowe), meravigliando il buon dottor Werber (Jim Hansen) che lo aveva aiutato a ricordare le circostanze della sparizione della sorella e che avevamo visto addirittura nell’episodio pilota.

Ma a mettere in moto l’episodio è la misteriosa morte di un gruppo di persone in Kazakhstan, bruciate vive con un arma sconosciuta. E lì riappare Krycek (Nicholas Lea), spalleggiato dall’esercito russo, ma deciso a tornare negli USA con qualcosa con cui negoziare col Consortium. Il suo problema è che Marita Covarrubias fa il doppio, anzi triplo gioco!

Insomma, Patient X è praticamente il seguito di Tunguska I e II: si menziona di nuovo il vaccino contro l’olio nero (o cancro nero), apparentemente i russi continuano a sperimentare sui criminali e gli statunitensi sulla popolazione ignara, e nessuno per adesso ha trovato una cura.

Capiamo tutto questo perché entriamo nel cuore del Consortium guidato (forse) da John Neville (e si rivede pure il cecchino che aveva sparato a Cancer Man in Redux II interpretato da Willy Ross) dove si parla dell’esistenza di un piano che dovrebbe accadere a 15 anni di distanza. In Il guaritore I, Jeremiah Smith si faceva domande sul costo del “progetto”, e la risposta di Cancer Man era che il costo era irrilevante, la realizzazione inevitabile, e la data era fissata. Ed eccola questa data, quindi, quindici anni nel futuro! E questo fantomatico progetto dovrebbe essere la colonizzazione (Smith l’aveva definita egemonia, parlando con Mulder).

Ma qualcuno sta cambiando le cose, due killer con occhi naso e bocca tappati (e uno di loro è Brian Thompson, il killer mutaforma armato di stiletto che faceva strage di cloni, visto l’ultima volta proprio ne Il guaritore I e II, e la cosa non può essere casuale) stanno bruciando gruppi di persone accomunate dall’essere state rapite per fare da cavie in esperimenti governativi (o alieni, o entrambi).

I killer temono l’olio nero, chiaramente, e allo stesso tempo sembrano continuare ad uccidere persone (prima erano i cloni) legate agli esperimenti di cui abbiamo visto prove in più occasioni. Il perché di tutto questo spero di capirlo con la seconda parte…

C’è almeno un’altra cosa degna di nota: un nuovo personaggio, l’agente Jeffrey Spender, interpretato da Chris Owens (che aveva interpretato il giovane Cancer Man in I segreti del fumatore), e che è proprio il figlio della paziente X del titolo. A giudicare dallo spazio a lui dedicato, immagino che avrà qualcosa da fare nel futuro… E già sua madre risulta molto significativa, visto che fa cambiare di idea a Scully che da scettica diventa una credente nell’esistenza degli alieni giusto nel momento in cui Mulder ha invece perso ogni fede. Questo è un incredibile ribaltamento di ruoli che Duchovny e Anderson rendono credibile con un lavoro come sempre encomiabile.

Corro a guardare il prossimo episodio, ciao!


Episodio precedente: Vampiri

Episodio successivo: Il rosso e il nero

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25 risposte a "The X-Files – S05E13, La paziente X"

  1. Sì, decisamente qualcuno sta cambiando le cose e sì, l’agente Jeffrey Spender avrà qualcosa da fare nel futuro (e qualcosa il futuro farà a lui): per il momento, posso dirti che NON è affatto un caso che Chris Owens abbia interpretato il giovane Cancer Man.
    Ah, e nella seconda parte capirai perché stanno cambiando le cose (come del resto cambieranno di nuovo pure per Mulder)… 😉

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    1. Aaaaaaaaaaaah! Quante cose stanno oer arrivare!? Mi sa che siamo proprio nel pieno della mythology a metà della quinta stagione, per ora la trovo davvero intrigantissima e, pur se misteriosa, meno contraddittoria di quanto ricordassi! :–D

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  2. Se già non bastasse Brian Thompson a far entrare questo episodio nel novero dei miei (pochi) preferiti, arriva pure Veronica a vincere tutto, bravissima nel suo ruolo. È un peccato che come attrice si veda poco, almeno da noi, perché con estrema semplicità riesce a comunicare grande emozione.

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    1. E di che? :–)

      Per me è stato un tuffo nel passato meraviglioso all’inizio, e ora una vera e propria missione per capire la mythology e anche per vedere dove le cose smisero di funzionare (ricordo puntate della settima ottava e nona stagione davvero tremebonde)… Buone feste!

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            1. Ahahah! Era durissima, tra VHS che si autodistruggevano, programmazioni fallite, orari televisivi che saltavano, guide TV con informazioni a volte errate… Meglio il comodo box di Bluray per capirci qualcosa con The X-Files! :–)

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