
Cuando nacen los monstruos – Mitos del cine de terror (Quando nascono i mostri – Miti del cinema dell’orrore) è un libro scritto da Alberto Gil e illustrato da Fernando Vicente che tratta di cinema de paura parlando di 26 mostri, o villain, a partire dai classici della Universal fino ad arrivare al cavaliere senza testa dello Sleepy Hollow (Il mistero di Sleepy Hollow, 1999) di Tim Burton.
Il libro è quindi un viaggio nel cinema di genere horror del Novecento in cui ogni capitolo è composto da sei pagine, di cui due interamente occupate da disegni, più una pagina di note che costituiscono curiosità o spoiler, tutte raccolte sulla fine del libro prima di bibliografia e indice onomastico.
Già da quanto scritto fino ad ora dovrebbe essere chiaro che per sua natura il libro non ha la pretesa di andare a fondo nella sua analisi delle opere trattate, ma vuole solo fare un percorso in cui evidenziare alcuni dei passi fondamentali di un genere che è vecchio quanto il cinema stesso.
In alcuni casi l’autore riesce comunque a risultare interessante, azzardando interpretazioni delle intenzioni di registi e sceneggiatori, ma purtroppo la maggior parte delle volte i testi si limitano a lunghe descrizioni di trame che non apportano niente a chi mastica già un po’ di cinema. Anche le note finali, spesso, riguardano curiosità abbastanza note sui film ttattati. Il libro mi sembra perfetto quindi per avvicinare giovani lettori al genere del terrore, incuriosendo coi suoi disegni davvero ben fatti più che sviluppando tesi ardite e profonde.
Per la stessa ragione, risulta anche un bell’oggetto da sfogliare a mo’ di miniguida all’essenziale horror, efficace soprattutto per quanto riguarda le prime decadi del Novecento. Poi, da amante del cinema di Carpenter, ho apprezzato sia la scheda su The Thing (La cosa, 1982) che i vari rimandi al suo cinema: appare ben cinque volte in tutto il volume, essendo così il regista più citato in esso a pari merito con James Whale.
Il mio quindi è un giudizio positivo perché secondo me il libro fa quello che si prefigge di fare: una carrellata volta ad incuriosire un lettore interessato al cinema e che magari potrebbe iniziare la sua esplorazione di uno dei generi più fantasiosi e prolifici proprio seguendo i passi proposti da Alberto Gil e Fernando Vicente. Ciao!
PS: qualche immagine del libro:




molto interessante, se mi capita potrei pure comprarlo anche se alla fine i libri dell’orrore si assomigliano tutti eh
PS: ammetto che dal roller leggendo il titolo in spagnolo stavo per balzare allegramente, poi per caso dall’anteprima ho notato una parola in italiano e ho dato una possibilità all’articolo 😂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ormai scrivo solo in italiano… :–/
I libri dell’orrore che parlano di classici devono toccare gli stessi film, è chiaro. Però ce ne sono di più (e meno) interessanti di altri…
"Mi piace""Mi piace"