Before Sunset: recensione del film

Before Sunset (con aggiunto – Prima del tramonto, per l’Italia) è un film del 2004 diretto da Richard Linklater che fa da seguito del suo Before Sunrise (Prima dell’alba) di ben nove anni precedente. E giustamente si svolge nove anni dopo quella fatidica notte a Vienna, ma stavolta i due protagonisti Céline (Julie Delpy) e Jesse (Ethan Hawke) si trovano a Parigi

Lo scrivo sin dall’inizio: secondo me siamo di fronte ad un altro gioiello, una commedia romantica delle migliori, che come il primo film fa ridere, emozionare, commuovere… E se Before Sunrise faceva un ritratto eccezionale di due giovani ventenni pieni di speranze, sogni, illusioni, ma anche confusi dalle infinite possibilità della vita, questo Before Sunset dipinge alla perfezione due ultratrentenni con le loro rispettive carriere, le loro storie d’amore sulle spalle, e le loro inevitabili disillusioni dovute alle brutte (e belle) esperienze vissute nel mondo degli adulti (permettetemi di chiamare così la parte della vita da non più studenti). 

L’unica cosa possibilmente straniante è che due persone appena oltre i trent’anni abbiano già vari anni di esperienza a lavoro e una di loro abbia già raggiunto il successo: nel 2023 mi sembra che siano tutte cose più proprie di quarantenni, ma forse è solo una percezione mia…

In Before Sunrise, Jesse si trova a Parigi a presentare un suo libro che ha avuto grande successo e che narra la storia… di due ragazzi che si incontrano per caso su un treno e passano una notte insieme a Vienna. Vi suona familiare? Céline ovviamente va alla presentazione e i due cominciano a parlare. E la prima cosa da fare è chiarire se si siano incontrati sei mesi dopo il primo addio, naturalmente. Sorprendentemente, no. Céline dovette andare al funerale della nonna, e Jesse rimase ad aspettarla invano in stazione.

Questo non vuol dire che quella fatidica notte non abbia segnato le vite di entrambi, comunque. Non che siano rimasti casti e puri ad aspettare di incontrarsi di nuovo, ma per un motivo o per l’altro le loro relazioni non hanno mai funzionato realmente. Anzi, non per un motivo o per l’altro, ma solo per uno: il vero amore lo hanno vissuto quella notte a Vienna, e tutto il resto impallidisce al confronto.

Questo secondo film è più breve del primo, e si svolge in tempo reale regalandoci l’ora e un quarto scarsa che Céline e Jesse trascorrono insieme passeggiando per Parigi. Partono dalla splendida libreria Shakespeare and Company, poi vanno nel Quartiere Latino, sulla Promenade Plantée (un parco urbano lungo una vecchia linea sopraelevata della metro in disuso), e saltano pure su un batou mouche come dei veri turisti. Parigi è sempre bella da vedere, e accompagnare questi due in luoghi così belli è un piacere già di per sé. E poi c’è pure una storia da scoprire! 

Céline adesso lavora per una Organizzazione Non Governativa, tenendo fede agli ideali che avevamo intuito avesse in Before Sunrise, mentre Jesse, che voleva fare il giornalista, ha conosciuto la fama scrivendo un romanzo su loro due. Lei è sempre un po’ schizzata, e lui più silenzioso e riflessivo. Di fatto qui Ethan Hawke fa un grande lavoro di sguardi e silenzi, spesso riesce a rubare la scena anche quando le linee di dialogo toccano tutte alla Delpy

Come nel primo film, ci sono tantissimi momenti da incorniciare, e dialoghi da ricordare. Buffo che Jesse dichiari che ha scritto il libro con l’obiettivo di ritrovare Céline, visto che Linklater scrisse il primo film per incontrare di nuovo la ragazza che l’aveva ispirato (ma, tristemente, scoprì anni dopo che lei era morta in un incidente di motocicletta poche settimane prima dell’uscita del film).

Rispetto a Before Sunrise, in Before Sunset ha forse un ruolo più prominente la musica, specialmente nel finale con un omaggio sentitissimo a Nina Simone. Ma la differenza reale la fanno i protagonisti che dopo quasi dieci anni parlano diversamente, hanno atteggiamenti più maturi, e vedono la vita in modo meno naive grazie (o a causa) delle esperienze di vita accumulate. Ancora una volta i dialoghi che delineano tutto questo sembrano naturali, spontanei, e stavolta il credito va sia a Richard Linklater e Kim Krizan, che a Ethan Hawke e Julie Delpy, tutti sceneggiatori del film. E la chimica tra questi ultimi due è rimasta la stessa di nove anni prima, tanto che sfido chiunque a pensare che Jesse possa andare all’aeroporto dopo la scena finale del film.

L’ho detto: un piccolo gioiello. Scritto, messo in scena, girato e recitato a meraviglia, Before Sunset è sicuramente una delle migliori commedie romantiche che abbia mai visto, e ora non vedo lora di vedere il terzo film, Before Midnight (2013)! Ciao! 



11 risposte a "Before Sunset: recensione del film"

  1. Da quando ho iniziato a seguirti, è il primo film che recensisci che ho visto. Il problema è che lo vidi incuriosita proprio da Before Sunrise e ci rimasi molto male dal sapere che non si erano incontrati di nuovo… Al punto che ricordo solo questo dettaglio 🥲. Before Sunrise era in lista tra i film datami dal mio relatore per la tesi, in quel frangete vidi anche due film che mi presero il cuore, perciò questo finì un po’ tra quelli piaciuti meno. Non ero al corrente del seguito, però.

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          1. Io il romanzo l’ho letto dopo… E film e libro sono diventati tra i miei preferiti. Quando qualcuno mi dice che un personaggio DEVE assolutamente avere una trasformazione, lo cito come esempio che questa affermazione non sia vera. Il secondo l’ho visto a raffica. Ho fatto una tesi sul cineturismo, quindi molti film li ho presi in biblioteca. L’anno scorso a Marienbad credo di averlo visto 5 volte a fila e fino a un attimo prima di restituirlo.

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              1. Sì, ma da quel che ricordo non c’entra molto col romanzo originale, mi ispirava di più recuperare quelli dello sceneggiatore. Se abiti vicino a una biblioteca fornita ti consiglierei i cercarlo lì, io ho la fortuna di avere un circolo di biblioteche meraviglioso. Non si trova neanche piratato. Però su YT si trova la scena iniziale e ogni tanto me la riascolto.

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