
Look Who’s Talking (Senti chi parla) è una commedia del 1989 scritta e diretta da Amy Heckerling. Ebbe un notevole successo al tempo anche grazie ad un cast con nomi di punta come John Travolta, Kirstie Alley (scomparsa nel dicembre 2022) e Bruce Willis a dare la voce al bebé (in Italia il compito fu affidato a Paolo Villaggio).
La trama è la seguente: Mollie (Kirstie Alley) ha una relazione con un uomo sposato (George Segal). Rimane incinta e pure sola quando scopre di non essere la sua sola amante, e poco a poco comincia una relazione con James (John Travolta), il taxista che la porta all’ospedale quando le si rompono le acque.
A più di trent’anni dall’uscita nelle sale, come è invecchiato questo film? Bene ma non benissimo, secondo me. Non che mi facesse impazzire quando lo vedevo in TV negli anni Novanta, ma comunque ricordo di averlo visto più volte con piacere da giovanissimo. Questa recente visione, a così tanto tempo tempo di distanza, mi ha lasciato piuttosto freddo.
Prima di tutto leviamoci di mezzo la scomoda questione delle battute omofobe e sessiste: si, ce ne sono, e naturalmente oggi ci fanno (giustamente) storcere la bocca (particolarmente pessima quella nel taxi quando James chiede a Mollie se è lesbica e lei reagisce come se fosse un insulto: non lo è, spero che siamo tutti d’accordo). Non dobbiamo farci caso, son passati più di trent’anni, c’erano sensibilità diverse al tempo, passiamoci sopra.
E ora parliamo del film. Per essere una commedia mi ha fatto ridere pochissimo. Poi non dico di averlo trovato noioso, ma non è che il ritmo mi abbia fatto impazzire.
Ma soprattutto è l’espediente del voice over che esplicita i pensieri del bambino che non mi ha convinto affatto. Anche se potenzialmente può dare adito a situazioni divertenti, mi è venuto subito a noia sentire il punto di vista del bambino che vede il mondo degli adulti e non lo capisce del tutto o, a volte, lo capisce fin troppo bene. Se i pensieri fossero tutti brillanti e capaci di farmi ridere, o di farmi riflettere, probabilmente questo espediente mi avrebbe catturato, ma per la maggior parte le linee di dialogo di Bruce Willis sono piattissime (anche nel modo in cui lui le recita: Paolo Villaggio aveva tutta un’altra verve).
Certo, ci sono momenti divertenti, come lo screening dei potenziali mariti e compagni di vit o i dialoghi coi genitori di Mollie (Olympia Dukakis e Abe Vigoda, che ha interpretato due Sal mitici: in The Godfather, Il padrino, 1972, e in Batman: Mask of the Phantasm, La maschera del fantasma, 1993). E sono efficaci anche le scene della fecondazione, davvero ben fatte e divertenti. Poi Travolta e la Alley hanno chimica e sono simpatici, ingredienti fondamentali per una commedia romantica come questa.
Però secondo me il film paga una mancanza di focus preciso: ci sono battute sulla maternità, sui genitori single, sull’essere bambini… e la tesi del film è che necessariamente una donna abbia bisogno di un compagno per formare una reale famiglia, tanto che Mollie passa tutto il film a cercarne uno (senza vedere quello che ha sotto il naso e che sarebbe perfetto). Se mi guardo intorno, conosco più gente separata (con o senza figli) che coppie che resistono insieme, quindi mi è un po’ difficile simpatizzare con la visione del mondo degli Stati Uniti del 1989 presentata nel film (che tra l’altro secondo me era già poco credibile allora).
Concludo osservando, semplicemente, che Look Who’s Talking è un’ordinaria commedia romantica con una trovata che viene a noia molto in fretta, ma che per il resto usa tutti i cliché del genere, incluso il solito momento in cui i due protagonisti non ne vogliono sapere l’uno dell’altra e poi dopo poco tornano insieme. Merita una visione? Forse sì, ma suppongo che abbia più valore per l’effetto nostalgia di noi quarantenni che ricordano di averlo visto da piccoli. Ciao!
PS: chi se lo sarebbe aspettato William B. Davis (Cancer Man di The X-Files) a far nascere bambini? Fa esperimenti genetici per conto di una frangia deviata del Ministero della Difesa pure in questo film?
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su La fabbrica dei sogni
ahaha quando vai in ospedale per partorire e scopri che c’è il Fumatore in persona ad occuparsi di te: pauraaaa!!! 😀
All’epoca il film è stato pompato tantissimo, anche perché il povero Travolta era parecchio che non ne azzeccava una e sembrava il titolo della rinascita: all’epoca anche a me sembrò carino, ma rivisto in tempi recenti si vedono tutti i suoi anni e il suo non essere in realtà commedia, semplicemente “non drammatico”.
All’epoca la “famiglia tradizionale” nella narrativa americana era ancora quella storica, quindi non ricordo film (o altre opere narrative) che dipingessero in maniera positiva una donna sola che crescesse un figlio senza un marito accanto, diciamo che non era un messaggio che si voleva lanciare. Oggi bisogna cercare con il lanternino coppie stabili, è molto più facile trovare genitori single o con compagno/a a scorrimento rapido, perciò persino la narrativa americana ha dovuto ammorbidirsi sulla questione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Oggi poi altro che ammorbiditi, se non metti tutti i tipi di famiglie in un prodotto vieni massacrato (non a caso in Wednesday ci sono famiglie con mamma e papà, famiglie con mamma e mamma, famiglie con mamma sola, famiglie con papà solo, famiglie senza mamma e senza papà…)! X–D
A Travolta comunque più o meno riuscì il rilancio, negli anni Novanta è riuscito a tornare sulla cresta dell’onda (molto grazie a Quentin Tarantino, va detto)!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sicuramente “Senti chi parla” ha dimostrato che l’attore poteva fare altri ruoli, qualcosa che robe tipo “Perfect” (1985) non lasciavano supporre, ma poi comunque ha continuato a fare film non certo di successo: decisamente Tarantino gli ha dato una spinta bella grossa a Hollywood. Guarda caso da filmucoli dove fa il tenerone piagnucoloso è passato, a solo un anno da “Pulp Fiction”, a fare il superfigo di “Get Shorty”. Magari è stato il successo ottenuto grazie a Q a farlo finire nelle mani di un genio come John Woo, che per la prima volta ha sfruttato le doti da cattivo di Travolta, storicamente legato a ruoli da protagonista buono: gli anni Novanta sono “travolti” da capolavori come “Broken Arrow” (1996) e “Face Off” (1997), ed è parecchio difficile trovare un film di Travolta migliore di quelli negli anni successivi.
Vederlo fare il papone ballerino di “Senti chi parla” dubito che sia bastato per il rilancio, anche se certo è una saga migliore rispetto alle robe che girava all’epoca.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non lo ha rilanciato, ma almeno gli ha ridato un po’ di visibilità… i ruoli da cattivo in cui si è divertito un sacco (immagino) sono arrivati grazie a Q, questo è sicuro!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Da bambina lo adoravo, ovviamente per merito del doppiaggio di Villaggio, ma mi dava “fastidio” il fatto che i protagonisti fossero sempre in difficoltà economiche, cosa ulteriormente esacerbata nel secondo capitolo. Era una cosa che probabilmente trovavo “innaturale”, vista la marea di film per bambini e ragazzi che non faceva cenno alla questione. Sono anni che non lo riguardo, chissà cosa ne penserei oggi…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Secondo me in Italia la carta Paolo Villaggio diede i suoi frutti, con l’adorazione che giustamente avevamo tutti per Fantozzi ci rivedevamo quello, da piccoli!
"Mi piace""Mi piace"
Anch’io l’ho rivisto di recente, dopo tanto tempo che non lo vedevo. Da bambino mi faceva impazzire, adesso trovo sia soltanto una commediola scaccia pensieri, figlia del suo tempo. Anche il secondo mi divertiva, però non lo vedo da una vita. Il terzo invece, quello coi cani, è orribile.
"Mi piace"Piace a 2 people
Il secondo arriverà presto tra queste fottute pareti…
Da bambino io ricordo di vederlo, credo che in TV passasse a nastro! X–D
"Mi piace""Mi piace"
Hai voglia… Ricordo quando lo hanno trasmesso in prima tv su canale 5. Visto da bambino comunque era bellissimo. Anche se non ho mai capito come sono finiti a ingaggiare Paolo Villaggio per doppiare Bruce Willis…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Da bambino funzionava! Villaggio – Willis non ha collegamenti possibili, ma credo funzioni di più il primo del secondo in questo film! :–)
"Mi piace""Mi piace"
Ricordo che da bambina mi ritrovavo molto nei pensieri del bebè… Non lo rivedo da allora e non sono sicura di volerlo rivedere.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Secondo me è meglio se lo lasci stare nel baule dei ricordi! :–)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Penso che seguirò il consiglio 🤣
"Mi piace"Piace a 1 persona
X–D
"Mi piace"Piace a 1 persona
io l’anno scorso ho rivisto il sequel
villaggio e la mazzamauro sono bravissimi a doppiare, lei molto più brava di lui (che in ogni film usa sempre gli stessi toni tragicomici)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non ho ricordo del doppiaggio italiano, ma per quanto riguarda i pensieri dei bimbi credo sia superiore a quello originale, vista la scarsità qualitativa di quest’ultimo…
"Mi piace""Mi piace"
Da piccolo lo guardavo di tanto in tanto, ma ai tempi non mi faceva impazzire. Amavo però la voce di Villaggio per il neonato, sembrava proprio quella di una persona stressata a morte e piena d’ansia e mi faceva simpatia. Per il resto non è invecchiato benissimo e inoltre non era niente di che come pellicola. Hai fatto bene anche a precisare che quelle battute omofobe fossero figlie di quei tempi. Ormai è veramente difficile trovare una commedia di quel periodo (o peggio ancora, una commedia anni ’70 e ’80) che non includesse quegli insulti. Ci calcavano un pò troppo la mano.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Decisamente sì, ce ne abbiamo messo di tempo per arrivare a rispettare un po’ di più varie minoranze…
Il film è secondo me mediocre. Villaggio forse è la sua cosa migliore, e nell versione originale non c’è!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esatto! Paolo Villaggio con il suo talento riusciva sempre a dare qualcosa in più. E poi la sua voce così vecchia e piena di ansia era perfetta per un neonato, un contrasto davvero divertente.
"Mi piace"Piace a 1 persona
E poi nel confronto con lo spento Bruce Willis ne esce come un gigante!
"Mi piace""Mi piace"
Già, a mio avviso anche nel doppiaggio originale dovevano mettere una voce più particolareggiata, quasi cartoonesca.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Invece Willis è spentissimo…
"Mi piace""Mi piace"
Parecchio, ma era sbagliato proprio per quel ruolo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Assolutamente!
"Mi piace""Mi piace"
Divertente al cinema, quando l’ho visto la prima volta (e qui si deve davvero ringraziare il valore aggiunto di Paolo Villaggio in veste di doppiatore), ma già non più altrettanto divertente nelle successive apparizioni televisive. Ricordo di averlo registrato per poi riguardarmelo una sola volta e, per quanto mi riguarda, credo sia stata pure l’ultima in assoluto…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il classico film invecchiato male (e già non è che fosse così spettacolare quando uscì)…
"Mi piace""Mi piace"
Da piccolo (intendo piccolo piccolo) lo guardavo spesso, ma sono davvero parecchi anni che non lo rivedo; se lo facessi probabilmente la penserei come te. Credo sia un bene che un film dell’89 ci sembri invecchiato, vuol dire che si è fatta della strada dal momento storico in cui “lesbica” era un insulto.
Tra l’altro mi fa molto ridere il fatto che quando Mollie, all’inizio del film, ammette con il dottore di avere tentatré anni lui risponda “meglio tardi che mai”: senti ciccio, IO ne ho trentatré e sono ancora un ragazzino, va bene?!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ahahahah! Ora se fai un figlio a 33 anni stai bruciando le tappe! X–D
Si, bene che roba così invecchi male, hai ragione, vuol dire che almeno in qualcosa stiamo migliorando. Sempre troppo poco, in ogni caso!
"Mi piace""Mi piace"