
La stranezza è un film del 2022 diretto da Roberto Andò con protagonisti Toni Servillo e la coppia di comici Ficarra e Picone. I due divennero noti al grande pubblico nel 2001 per le loro partecipazioni alle trasmissioni L’ottavo nano, sulla Rai, e Zelig, su Mediaset. La sceneggiatura del film è dello stesso Andò, aiutato da Ugo Chiti e Massimo Gaudosio, e tratta del momento in cui Luigi Pirandello concepì una delle sue opere teatrali più famose e, almeno inizialmente, controverse: Sei personaggi in cerca d’autore, che per temi affrontati e struttura è considerata rivoluzionaria. È infatti teatro nel teatro, con annessa rottura della quarta parete da parte dei personaggi.
Ma questo blog non è certo il posto adatto per capire Pirandello, né per disquisire sulla sua carriera artistica o sulle sue vedute politiche. Il film di Andò, tra l’altro, non tocca affatto il tema del fascismo e di come Pirandello vi aderì con veemenza, tanto che il povero Giovanni Amendola lo definì un accattone. Certo, è anche vero che la sua relazione con gli ideali fascisti e con le autorità non fu poi così idilliaca… Ma ho detto che il blog non è il posto per parlare di questi argomenti! Parliamo invece di La stranezza.
Permettetemi però una premessa (o un’altra premessa, che dir si voglia). La stranezza è stato il film campione di incassi nelle sale italiane nel 2022, e anche fosse solo per questo merita un plauso: che un film su Pirandello si guadagni il gradino più alto del podio del bottteghino mi sorprende positivamente, visto che fino a qualche anno fa erano i Vanzina coi loro orridi cinepanettoni a vincere sempre questa competizione economica.
Ma insomma, ce la farò a parlare del film? La trama, inventata pur se costellata di eventi realmente accaduti, è la seguente: un Pirandello (Toni Servillo) in crisi creativa si trova nella sua Sicilia dove si imbatte nei due becchini Bastiano e Nofrio (Salvatore Ficarra e Valentino Picone) che hanno la passione per il teatro e stanno provando a mettere in piedi uno spettacolo con i loro amici e conoscenti del paesello, Girgenti.
La spettacolo, a cui Pirandello assiste dopo svariati contrattempi dovuti all’arretratezza del sistema siciliano, si rivela un disastro col pubblico e gli attori che si mescolano in un tutt’uno caotico e che rivela tutte le debolezze di una società basata sulla menzogna, il tradimento, le gelosie, ma anche su delle passioni e degli amori genuini che provano ad andare oltre i pregiudizi e le regole dell’epoca e del luogo.
La tesi di Andò e dei creatori del film è che questa esperienza farsesca e rocambolesca abbia ispirato Pirandello fino a fargli scrivere Sei personaggi in cerca di autore, di cui poi vediamo la prima a Roma accolta da applausi e fischi di un pubblico sorpreso e diviso. Vi assistono anche Nofrio e Bastiano, anche se lì il film suggerisce che non esistano, e che siano frutto della fantasia di Pirandello, in un gioco filosofico e metacinematografico/teatrale. Infatti noi spettatori guardiamo un film in cui si mette in scena un’opera di teatro all’interno di un’opera di teatro, consapevoli di seguire le vite di due personaggi creati dalla fantasia di un terzo personaggio che sappiamo essere realmente esistito ma che qui interpretato da un attore. Uff… Ma al pubblico italiano non piacevano Christian De Sica e Massimo Boldi che festeggiavano il Natale in giro per il mondo circondati da giovani pulzelle poco vestite?
Scherzi a parte, gli intenti di Andò sono chiari e la realizzazione del film è portata a termine in modo competente, con una celebrazione della sicilianità che non risulta mai stucchevole. Appare anche Renato Carpentieri ad interpretare brevemente Giovanni Verga, e pure Luigi Lo Cascio ha una particina. Però…
Però posso dirlo che a me La stranezza non è piaciuto più di tanto? Mescolare il tono alto di Servillo serissimo nei panni di un taciturno Pirandello e Ficarra e Picone secondo me funziona fino ad un certo punto. E loro sono anche bravini, molto meno forzati di loro colleghi comici che al cinema non funzionano proprio (penso per esempio a Lillo e Greg, che nei film risultano troppo teatrali ed impostati), ma il tono del film oscilla sempre tra la farsa, la tragedia, il dramma, il comico… senza mai riuscire a trovare un equilibrio funzionante.
Poi che Pirandello abbia scritto la sua opera meglio considerata ispirandosi ad un evento triviale come un’opera di teatro di dilettanti finita male mi sembra che svilisca un po’ il suo reale contributo alla letteratura e al teatro.
E infine… a me non hanno fatto ridere Ficarra e Picone, né interpretando questi due personaggi fin troppo moderati in ogni loro aspetto (tutto è in punta di fioretto, nonostante ci troviamo nella Sicilia rurale del primo Novecento), né nelle parti di teatro comico in cui si lanciano prima della messa in scena dello spettacolo amatoriale a Girgenti. E se uno degli intenti del film era far ridere, beh, con me ha fallito alla grandissima.
Praticamente apprezzo gli intenti dei creatori de La stranezza, capisco, o credo di capire, i livelli di lettura dell’opera, però trovo il film poco ritmato, con un’immagine da cartolina della Sicilia del tempo popolata da personaggi tutti amabili pur con le loro debolezze e fissazioni. Tutto sembra artificioso, e forse in un film sul teatro la cosa è pure voluta, ma il risultato è che la ricostruzione storica ne soffre un bel po’.
Ne consiglio la visione per capire come si possa fare un film mescolando generi, arti, e attori che lavorano su registri differenti, ma per me rimane una curiosità più che un bel film da vedere e rivedere. Ciao!
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film su Sentieri selvaggi
- Recensione del film su Cinemando
- Recensione del film su Cineuropa
- Recensione del film su Cultura e culture
- Recensione del film su Odeon blog
- Recensione del film su I cinemaniaci
- Recensione del film su Collateralmente
- Recensione del film su We love cinema
Che dire?!? Già mi avevi accennato la tua passione per questa visione, non mi aspettavo fino a questo punto, ma dai commenti numerosi credo che molti abbiano fatto un passo indietro rispetto alla grandezza di Pirandello 😅
Ne ho letto un gran bene dappertutto, ma sono onesta, tra un film italiano e il resto do la precedenza al resto fosse anche un film d’animazione. Non vado al cinema tutti i giorni per cui dovendo scegliere….Poi l’argomento non mi attirava così tanto, per cui alla fine ho lasciato perdere.
Con Servillo ho appena visto ‘L’uomo in
più’, primo lungometraggio di Sorrentino, nel caso…..film che non mi è dispiaciuto per niente 👍
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La cosa dei commenti è buffa, evidentemente la comunità blogger è diversa dal pubblico generalista. Scrivo di The Gift, film semidimenticato di Raimi, 50 commenti.
La stranezza, campione di incassi recente in Italia… il deserto dei tartari! X–D
Il primo Sorrentino devo ancora esplorarlo, vincendo il mio disgusto per l’ultimo Sorrentino che invece ho purtroppo visto! :–)
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Ahahaha, di Sorrentino ne ho visti al momento 4/5 , tutti piaciuti. Credo ti riferisci a ‘Loro’, giusto? Mi sembra che avevo letto le tue recensioni, poi controllo.
Io ho letto bene dappertutto su La stranezza anche sui blog, magari tu hai un pubblico che preferisce gli horror? Anche questo conta, anch’io avrei preferito Raimi, ho in casa da guardare giusto ‘La casa’, ti farò sapere.
Visto che amiamo tutti e due scambiarci titoli, chiudo oggi il mio trimestre cinematografico sala/divano, il mio voto più alto è per ‘L’appartamento ‘ di Wilder, ma credo senz’altro che lo avrai già visto.
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Sul blog ho scritto de La grande bellezza, un amico ha scritto di Loro, che mi sono felicemente evitato. Youth l’ho purtroppo visto, ma non ne ho scritto.
Comunque lo horror tira, questo si, ma trovo sempre imprevedibile la performance delle recensioni sul blog (anche se so che cinema spagnolo, musica e libri non fanno tante visualizzazioni).
The Apartment! Visto, ma mille anni fa, dovrei sicuramente fare un rewatch! :–)
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In effetti il ritmo è una delle caratteristiche principali di tutti i bei film. Te ne vengono in mente alcuni che hanno un ritmo perfetto dal primo all’ultimo minuto?
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Beh, tutti i miei film preferiti non falliscono nel ritmo, da The Terminator a Aliens, per dirne giusto due! :–D
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Anche questa serie tv ha un ritmo pazzesco, in 16 episodi non c’è un solo momento morto: https://wwayne.wordpress.com/2023/04/02/io-e-linda/
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Non sono molto di serie moderne, ma ti ringrazio per la segnalazione! :–)
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Grazie a te per la risposta, e buona Pasqua! 🙂
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Anche a te! :–)
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Ci ho provato a vederlo, quando è arrivato su Prime Video, ma parlavano in dialetto stretto coi sottotitoli ed è una cosa che mi urta i nervi. Ce n’era davvero bisogno? Pirandello scriveva in italiano, perché un film su di lui ha bisogno dei sottotitoli? Non mi piacciono queste operazioni, quindi l’ho saltato a piè pari 😛
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Ahahahah! L’implacabile Zinefilo! :–D
Servillo in effetti parla italiano, però nel paesello è plausibile che parlassero in siciliano, io avevo i sottotitoli in spagnolo ad aiutarmi. X–D
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io lo vidi al cinema con mia mamma, dopo Qui rido io eravamo abbastanza ben disposti alla coppia Servillo+ film d’epoca
ma non è a quei livelli
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Che livelli? Questo poi è un film d’epoca che vuole essere anche tante altre cose, quindi è difficile metterlo in una categoria… forse è proprio quello il suo problema più grande!
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