Star Trek: Voyager – S07E22, Legge di natura

Legge di natura (Natural Law), proprio come l’episodio precedente, verte sul rispetto della Prima Direttiva della Federazione e sulle conseguenze del violarla. Stavolta a farlo sono Chakotay e Seven con il loro shuttle per aver commesso un’imprudenza dovuta alla troppa curiosità del comandante. Ma andiamo con ordine.

La Voyager sta facendo una sosta di qualche giorno in un sistema avanzato dove vivono i Ledosian e molti approfittano per visitare luoghi turistici o partecipare a conferenze scientifiche. A Tom Paris tocca invece un corso di pilotaggio sicuro che fa da storia B dell’episodio scritta per fare due risate. Il più grande pilota della Flotta Stellare costretto a rispettare limiti di velocità da un vecchio istruttore soporifero (Neil C. Vipond)!

Invece, come detto, la storia principale narra dell’incidente di Chakotay e Seven (di nuovo insieme dopo Errore umano) che si ritrovano in un pianeta rigoglioso insieme ad una civilizzazione molto primitiva (paragonabile a quelle terrestri dell’Età del Bronzo) incapaci di tornare sulla Voyager perché con lo shuttle distrutto e al di sotto di un campo di forza impenetrabile (che un’antica civilizzazione aveva messo lì proprio per proteggere i primitivi – simile, questa trovata, al Caretaker che proteggeva gli Ocampa in Dall’altra parte dell’Universo).

Naturalmente le interazioni tra i due della Voyager e il classico villaggetto di primitivi (spiccano il guaritore interpretato da Paul Sandman e la ragazzina, Autumn Reeser) cambiano la società indigena e questo fa pensare Chakotay sull’opportunità o meno di farsi aiutare. Alla fine, naturalmente, prevale il desiderio di tornare alla nave e quindi tanti saluti al limitare le interazioni!

C’è da dire che comunque dubito che veder Seven montare un trasmettitore con tecnologia iper avanzata potesse seriamente modificare lo sviluppo di una società tanto primitiva… Comunque la storia è decisamente lineare fino al twist finale in cui i Ledosian approfittano rapidamente della neutralizzazione della barriera (ad opera di Seven) per cominciare a sfruttare le risorse del pianeta, con tanti saluti alla Prima Direttiva! Come al solito, Janeway ricorrerà alle maniere forti per risolvere il tutto.

Che dire di Legge di natura? Quello che si può dire della maggioranza degli episodi di questa serie: solido, ben pensato, ben sviluppato, ma forse un po’ troppo familiare per colpire particolarmente. Abbiamo già visto decine di società primitive sia in Voyager che in The Next Generation, sappiamo cosa comporti la contaminazione da parte di società più evolute tecnologicamente, sappiamo sin dal principio che due membri dell’equipaggio così importanti non rimarranno nel quadrante Delta per un incidente con uno shuttle. Ne abbiamo già visti parecchi, era uno degli espedienti di trama più usati all’inizio della serie, e non hanno mai avuto serie conseguenze (si vedano Iniziazioni, Non sequitur, Genitori per caso, Unito, L’ascesa, L’addio di Kes, Il giorno dell’onore, Nemesi, La visione, Drone, Gravità, Frontiera oscura, Il pensatoio e Tsunkatse)! Meno male la Voyager aveva una riserva infinita di shuttle e Delta flyer! Ciao!


Episodio precedente: Friendship Uno

Episodio successivo: La colonia


12 risposte a "Star Trek: Voyager – S07E22, Legge di natura"

  1. Avranno usato i replicatori per ottenere i materiali con cui fare nuove navette. Una marea di energia trasformata in materia 😛

    La prima direttiva me la sogno la notte. Capirei “non bisogna forzare le culture a cambiare né dare loro tecnologie pericolose”, ma in certe serie si sono rifiutati di trattare malattie di popolazioni a rischio.
    Se una popolazione non ha uno straccio di viaggio curvatura non è manco degna della solidarietà.

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      1. Ah, la piccola Sarjenka di quell’instabile pianeta vulcanico che aveva stabilito il primo contatto con Data: bei tempi, quelli in cui Jean-Luc Picard credeva ancora di poter applicare sul serio la Prima Direttiva 😀
        Quanto a tutte le incongruenze sparse in Voyager (shuttle e Delta Flyer a volontà, energia inesauribile, risoluzione di conflitti planetari praticamente da sola ecc.ecc.), col tempo ci ho fatto l’abitudine… certo è che però la Federazione dovrebbe fare qualcosa per il suo strisciante “razzismo a curvatura” (va detto che nemmeno i Vulcaniani ci avrebbero filato di striscio se non fosse stato per il primo volo warp di Cochrane) 😉

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  2. E’ una delle cose che più mi mandano ai matti, la quantità immane di materiale che la Voyager butta via a palate ogni episodio: altro che Prima direttiva, non esiste legge universale che tenga per giustificare tutto quel materiale nato dal niente grazie ai replicatori 😀

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    1. Anche io lo considero un errore grosso che la piccola nave sperduta lontanissima da casa possa risolvere problemi planetari e avere riserve infinite di energia, shuttle e chi più ne ha più ne metta… sarebbe stato più interessante vedere più compromessi tra il voler salvare l’universo e il non poterlo fare per limitazioni materiali!

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      1. Sono le meraviglie del dilitio… si chiamava così?
        Quando non sai come fare, inventati un materiale o un’energia apposita; ricordo che in Marvel c’è una tizia (è stata una Captain Marvel, che può trasformarsi in energia, ma in un fumetto comico veniva specificato che poteva diventare qualunque energia non fosse stata inventata in Star Trek XD ).

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