Star Trek: Voyager – S04E14, Il messaggio in bottiglia

282996Finalmente un altro episodio con Robert Picardo protagonista! L’ultimo che ricordi è Problemi di famiglia, della terza stagione, anche se lì c’erano due trame a formare l’episodio. Invece in Il messaggio in bottiglia (fedele traduzione dell’originale Message In A Bottle) il Dottore olografico è il protagonista assoluto e naturalmente eleva la qualità dell’episodio e lo fa entrare direttamente nei migliori della stagione, se non dell’intera serie fino ad ora! Bisogna accettare una premessa un po’ tirata per i capelli, è vero, ma se ci si riesce ci sono 45 minuti di puro divertimento ad attenderci!

E qual’è questa premessa? Seven of Nine, con cui un’insolitamente grassottella B’Elanna Torres (Roxann Dawson era incinta nei mesi in cui si giravano questi episodi della quarta stagione) continua ad avere problemi, trova un sistema di satelliti di comunicazione che riescono ad arrivare fino ai margini del quadrante Alpha. Apparentemente il sistema è abbandonato e, che colpo di fortuna, c’è una nave della Federazione nel quadrante Alpha giusto a portata dell’ultimo dei satelliti alieni. Non ci resterà per molto, però, quindi bisogna mandare velocemente un messaggio! Purtroppo una comunicazione vocale standard non riesce ad arrivare fino a destinazione, quindi non resta che inviare… il Dottore! Arriverà sulla nave della Federazione solo per scoprire che è un prototipo, la Prometheus, e soprattutto che è in mano romulane e tutti i membri dell’equipaggio a bordo sono stati uccisi! Fortunatamente potrà contare sull’aiuto del Dottore olografico della nave, addirittura più avanzato di lui (“Più avanzato? Inaccettabile!“, questa più o meno la reazione del Dottore una volta fatta questa scoperta) ed interpretato da Andy Dick, un comico abbastanza famoso negli Stati Uniti.

Capisco che lo scoglio di questa premessa che si regge in piedi a stento possa essere troppo grande per alcuni: un network di comunicazione vasto 60mila anni luce? Comunicazioni istantanee attraverso tali distanze siderali? La Prometheus che casualmente passava vicino ad uno dei satelliti ma 40 minuti di ritardo e l’intera idea non avrebbe funzionato? Potrei continuare… Ma superato questo scoglio l’episodio è davvero avvincente! Nonostante la scelta di un comico come special guest star, la storia è dannatamente seria, coi romulani che hanno rubato il prototipo della Flotta Stellare e varie navi della Federazione che hanno tutta l’intenzione di riprenderla, o di distruggerla pur di non lasciarlo cadere nelle mani sbagliate. Personalmente ho adorato questa storia che si inserisce perfettamente nella guerra contro il Dominio sviluppata in Deep Space Nine. Ha senso che la Federazione investa in navi da guerra, ha senso che i romulani siano ostili fino alla fine, le uniformi sono quelle viste nelle ultime stagioni di DS9… Insomma, una gioia per un fan di quella serie come me!

Non manca nemmeno un omaggio alla serie originale, con il nome del dottor Leonard McCoy menzionato da Harry Kim che prova ad aiutare Tom Paris a non passare il resto dei suoi giorni come medico improvvisato in infermeria. Questa, a dir la verità, è una sottotrama di cui avrei fatto volentieri a meno in favore di uno sviluppo ancora più corposo della trama principale che è davvero stupenda. I due dottori olografici riescono a incapacitare i 27 romulani che hanno preso il controllo della Prometheus e poi, faticando non poco in scene tra il ridicolo e il drammatico, riescono anche con l’aiuto di tre navi della Flotta Stellare (se non ho visto male, ben due della classe Defiant) a risolvere la situazione ai confini dello spazio romulano!

Per concludere, abbiamo per una volta un finale felice con il Dottore che torna a bordo della USS Voyager e dice ad una raggiante Janeway che ha comunicato al comando della Flotta le vicissitudini della Voyager, che gli è stato detto che si sta lavorando per riportarli a casa, e che non sono più soli. Anche se è improbabile che una soluzione arrivi dal quadrante Alpha (anche e soprattutto per la guerra appena menzionata), la consapevolezza di non essere dimenticati è certamente un aiuto psicologico non da poco per i membri dell’equipaggio della nave e, come dice il capitano in chiusura dell’episodio, il quadrante Alpha da questo momento sembra un po’ più vicino. Stupenda chiusura, questa, di un episodio riuscito con la sola debolezza del dover trovare una scusa per mandare il Dottore direttamente dall’altra parte dell’Universo nel giro di pochi secondi. Glielo perdono! Ciao!

PS: In questa puntata del podcast The Delta Flyers sia Garrett Wang che Robert Duncan McNeill si divertono a parlare di un episodio come Messaggio in bottiglia. Apparentemente la regista Nancy Malone ottenne il lavoro grazie all’amica Kate Mulgrew!


Episodio precedente: Stato di veglia

Episodio successivo: Cacciatori


10 risposte a "Star Trek: Voyager – S04E14, Il messaggio in bottiglia"

  1. Eh, il problema di quell’antico e gigantesco network di comunicazione galattica è che stanno per arrivare i suoi autoproclamatisi proprietari: diciamo che questo brillante episodio con due Dottori (ben collegato, come giustamente noti, alle vicende dell’allora non ancora conclusa DS9) funge da premessa a un primo contatto di cui la Voyager avrebbe fatto volentieri a meno… 😉

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  2. Nei primi Duemila sul canale Fox adoravo la serie “Perfetti, ma non troppo” (replicata poi in chiaro da Mtv, se non sbaglio), e finora sono l’unico in Italia ad averla vista! Oltre al mitico Eric Roberts che faceva il giornalista famoso e vanesio, oltre a una secchiata di attori comici caratteristi poi visti in mille altre occasioni, co-protagonista della serie era Andy Dick, la divertente spalla comica. All’epoca non sapevo che fosse un comico apprezzato, solo in seguito ho avuto modo di adocchiare qualche puntata dell'”Andy Dick Show” ma soprattutto le sue geniali collaborazioni al “Ben Stiller Show”, quando Ben faceva ridere 😛
    Insomma, mi ha divertito ritrovare qui Andy e l’idea dei due dottori che litigano fra loro è ghiottissima: sarebbe stato divertente che per un errore di trasmissione arrivassero entrambi sulla Voyager, con il nostro Dottore che inizia a cercar di far fuori il molesto avversario 😀

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  3. Immagino che la puntata funzioni anche di più conoscendo l’attore (che io ignoravo, lo ammetto)! L’interazione tra i due è davvero brillante, non sarebbe stato male averne di più!

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