Zero Hour (Ora zero) conclude il grande rush finale della terza stagione di Star Trek: Enterprise. Necessariamente, è prevedibile nel suo svolgimento, ma d’altronde sono tutti eventi che sono stati costruiti in svariati episodi precedenti, quindi questo è un difetto più o meno inevitabile.
Quindi Trip e T’Pol riescono a distruggere le sfere nel Delphic Expanse, nonostante le difficoltà causate dagli Sphere Builder che provano ad evitare la sconfitta, e Archer, Hoshi e Reed riescono a distruggere l’ordigno fine di mondo tra mille difficoltà (quanto soffre la povera Hoshi!).
Di sorprendente, ecco però gli Andorian che vengono in aiuto di Archer con il solito Shran (Jeffrey Combs), il solito Daniels (Matt Winston) che mostra ad Archer la fondazione della Federazione Unita dei Pianeti, dicendogli che dopo pochi anni sarà lui ad avere un ruolo fondamentale per questo evento storico, e soprattutto… Archer non esce vivo dalla Death Star che esplode.
Ma come se la serie non credesse che questo fosse abbastanza per chiudere una stagione, invece di mostrare il ritorno a casa degli eroi, e magari qualche tempo di lutto in ricordo dei caduti nella missione, senza un attimo di respiro ecco un altro colpo di scena, ed un altro cliffhanger.
L’Enterprise NX-01 torna nelle vicinanze della Terra, ma quella della Seconda Guerra Mondiale! Così uno shuttle con Mayweather e Trip a bordo viene attaccato da tre P51-Mustang quando si avvicinano a San Francisco, e soprattutto troviamo un Archer ferito in un’infermeria tedesca dove uno degli ufficiali nazisti è uno strano alieno…WTF?
Secondo Connor Trinneer, gli sceneggiatori decisero di terminare la terza stagione in un modo così assurdo che se la serie fosse stata cancellata ci sarebbe stata una rivolta degli appassionati che avrebbero chiesto una chiusura più degna. Per adesso il finale dell’episodio è difficile da giudicare, ma in ogni caso va detto che continua nella tradizione dei problemi temporali di Star Trek: Enterprise!
Credo sia ufficialmente la serie con più episodi con viaggi nel tempo di tutte, ogni tre per due c’è qualcuno nel passato o nel futuro che vuole cambiare le carte in tavola! E poi… ho capito che c’erano un sacco di uniformi naziste alla Paramount, ma dopo Gli schemi della forza della serie classica e Giochi di morte di Star Trek: Voyager, c’era bisogno di far combattere i nazisti pure a Jonathan Archer? Vabbè, vedremo… Ciao!
PS: T’Pol compirà presto 66 anni, fino ad ora la sua età era rimasta un mistero, ma finalmente qui la svela a Trip.
PPS: mi sarebbe piaciuto chiudere questo post con un bilancio della terza stagione, ma la storia non è finita… e non lo è nel modo più assurdo possibile!
Episodio precedente: Conto alla rovescia
Episodio successivo: Nuovo fronte temporale (prima parte)
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Infatti: il finale dell’episodio è difficilmente giudicabile perché… perché non è un finale, appunto 😉 Quello arriverà a breve e, pur non essendo di per sé una pessima conclusione, starà comunque a dimostrare quanto ci fosse bisogno di un cambio di rotta nella quarta stagione.
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Ci sono rimasto malissimo! I nazisti! Ma perché? Il cambio di rotta ci sta tutto, perché questa terza stagione che aspettavo con tanta ansia per adesso mi ha lasciato un po’ interdetto, dico la verità…
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Erano partiti con un progetto assai ambizioso (intrecciare le sottotrama della Guerra fredda temporale con quella degli Xindi) che però si è sfilacciato strada facendo, costringendoli ad arrangiare un finale in un contesto storico che si presumeva potesse far leva sul pubblico a colpo sicuro, credo. Più che un’assurdità voluta da parte degli sceneggiatori, come sostiene Connor Trinneer, io la chiamerei una loro forzatura per tentare (tardivamente) di far ritrovare la strada a un progetto che, rispetto alle premesse iniziali, l’aveva ormai persa…
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Tardi sono arrivati, perché non hanno evitato la cancellazione in corsa, vediamo se almeno sta quarta stagione è riuscita a chiudere in bellezza o in mestizia… l’inizio col casino temporale non aiuterà il mio giudizio, temo! X–D
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Ti posso già anticipare che, a fronte di un andamento di stagione più deciso rispetto alle precedenti, al cast in generale non è comunque piaciuto per nulla il finale della quarta stagione (e, dal loro punto di vista, difficilmente si sarebbe potuto reagire in un altro modo) 😉 A Scott Bakula, poi, sono girate davvero le palle per come si è voluto “usare” l’equipaggio in una occasione cosî importante…
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Ah sì, quella storia la so perché mi sono guardato duecento panel di attori di Star Trek in questi anni e so già il finale… ma quello che conta è il viaggio per arrivarci! :–)
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E nel viaggio si farà pure una sosta dalle parti del Mirror Universe… 😉
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Immancabile! X–D
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