Outer Rim #6 – Obi Wan and Anakin

Disclaimer

Outer Rim è una serie di fugaci post sull’universo espanso di Star Wars in cui proverò a parlarvi dei prodotti canonici che gravitano attorno alle serie e ai film del brand. I post verranno fatti nella più completa anarchia senza seguire un preciso schema temporale o logico, semplicemente leggo qualcosa e ve ne parlo. 

Fine disclaimer


Obi Wan e Anakin

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Sapete qual’è una delle cose che più mi piace di Star Wars? Il fantasy. Il fantasy che nella trilogia originale e nell’ultima saga di Rey è portato dal misticismo, dal pupazzone in animatronics, da Yoda animato a mano, dalla magia! Dalla Forza! Misteriosa e insondabile! Quel fantasy che la trilogia prequel di Lucas ha un po’ banalizzato in fatto di connotati narrativi ma che in questo nuovo contesto trova uno sfogo visivo davvero notevole. I pianeti assurdi, le bestie nello spazio, i mostri che abitano gli anfratti più oscuri del cosmo.

Sotto questo aspetto The Clone Wars dà il massimo e riesce a fondere il misticismo del piglio fantasy prima maniera all’idea fantasy più diretta della saga prequel. E questa è una delle cose più belle di Star Wars, sapere che in una sola ambientazione ci può essere così tanta varietà di stili narrativi e visivi, mi fa tornare bimbo! Non so mai cosa vedrò né come mi verrà raccontato.

E’ anche vero che questo permissivo viavai di generi delle volte può portare a scelte fuori luogo o a idee un po’ troppo estreme, anche per Star Wars. Da The Clone Wars ricordiamo ad esempio l’arco narrativo di Mortis o le ultime puntate della Sesta Stagione dove Yoda segue la Forza nell’universo per trovare il suo defunto amico Qui Gon, davvero molto singolari. Obi Wan e Anakin si posiziona in questa fascia di prodotti fortemente fantasy che sfruttano la vastità dell’ambientazione di Star Wars per proporre qualcosa di nuovo, di insolito. Inusuale, direi.

Nel 2016 Charles Soule e il disegnatore Marco Cecchetto dànno vita a questi cinque numeri che raccontano una delle tantissime vicende che coinvolgono i due Jedi. Successivamente Marvel racchiude in un solo albo dalla copertina rigida quest’opera.

Al tempio Jedi arriva una richiesta di soccorso da un lontano pianeta impenetrabile con le normali navi spaziali, richiesta che utilizza un vecchio codice Jedi scomparso ormai da anni. Il consiglio Jedi manda ad investigare Obi Wan Kenobi e un giovanissimo Anakin Skywalker ancora nel pieno del suo addestramento da Padawan: siamo a metà tra The The Phantom Menace e Attack of the Clones. I due Jedi arrivano sul pianeta ma i detriti che ne compongono buona parte dell’atmosfera distruggono la loro nave costringendoli ad un atterraggio di fortuna. Obi Wan ed Anakin dovranno far luce sulla misteriosa richiesta di soccorso e su una guerra che da decenni imperversa sul pianeta, ormai completamente distrutto.

Obi Wan e Anakin è un fumetto dal fortissimo piglio steampunk, che come dicevo si sposa perfettamente con l’idea di avere una galassia vasta e sfaccettata ma che secondo me è un po’ troppo fuori ambientazione. Dirigibili volanti, mech con i mitra sulle braccia, città di lamiere, fucili a canne mozze, metropoli distrutte e mulini con pale mosse dal vento secondo me si posizionano molto fuori dagli standard starwarsiani finendo per contrastare con le spade laser e le navi della Repubblica a cui siamo più abituati. Questo viene accentuato dalla bellissima narrazione non lineare del fumetto che racconta, oltre alle vicende del pianeta steampunk, anche gli albori del rapporto tra Skywalker e Palpatine. Questo costringe il fumetto a saltare dall’ambientazione di Coruscant a quella desolata del pianeta distrutto, espediente sicuramente interessante per tenere la narrazione viva e dinamica che però mette in luce quanto, secondo me, le due ambientazioni siano distanti e sinceramente poco conciliabili tra di loro. Inoltre la storia di Charles Soule ha fin troppi buchi di sceneggiatura e forzature di trama un po’ infantili finendo per raccontare una storia dalla morale antimilitarista estremamente condivisibile che però risulta leggermente forzata e non completamente chiara nelle sue dinamiche.

Per fortuna abbiamo le tavole del nostrano Marco Cecchetto che sono davvero stupende! Sicuramente una delle ragioni per acquistare quest’opera che sotto il punto di vista grafico non ha nulla da invidiare a nessuno.

Per chiudere, Obi Wan e Anakin è un fumetto magistralmente disegnato che esplora gli albori di una coppia ormai imprescindibile per l’universo di Star Wars. L’opera inoltre dà un inizio al rapporto di amicizia e fiducia tra Anakin e Palpatine  formando delle solide fondamenta per quello che poi succederà successivamente. Il fumetto ci racconta una storia di guerra e incomprensione forse un po’ banale ma con un messaggio di pace sempre ben accetto. Purtroppo la narrazione crea dei buchi di trama non proprio bellissimi e alcune forzature negli eventi finiscono per affossare un po’ questo fumetto che si fa leggere ma non emoziona come dovrebbe. Consigliato comunque per i bellissimi disegni.

Addio!

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