Twisted: recensione del film

Twisted (cioè Contorto, ma il titolo italiano è La tela dell’assassino) è un thriller del 2004 diretto da Philip Kaufman, un regista che ha firmato diversi film notevoli come The Invasion of the Body Snatchers (L’invasione degli ultracorpi, 1978) e The Unbearable Lightness of Being (L’insostenibile leggerezza dell’essere, 1988). Il cast è di livello e include, tra gli altri, Ashley Judd, Samuel L. Jackson e Andy Garcia. Eppure il film è un disastro su tutta la linea…

Partiamo dalla trama. Jessica Shepard (Ashley Judd) è una poliziotta appena promossa a detective nella Sezione Omicidi della polizia di San Francisco. È brillante, ma esagera un po’ con l’alcool e ha qualche problema a controllare la sua rabbia. Scopriamo poi che ha una storia tragica alle spalle con il padre che uccise la madre per poi suicidarsi.

Il suo primo caso da detective è un serial killer che sembra uccidere tutte persone con cui lei è stata a letto, tanto che diventa lei stessa la sospettata numero uno. Non ci stanno né il suo partner Mike DeMarco (Andy Garcia), né il suo mentore il capitano John Mills (Samuel L. Jackson), che tentano di aiutarla in ogni modo.

Questo è il classico intrigo in cui niente è come sembra. Si capisce da subito che è questo tipo di film, e dopo cinque minuti (letteralmente cinque minuti) ho predetto il finale e c’ho pure azzeccato, cosa un po’ problematica per un thriller che punta tutto sul colpo di scena finale. Inoltre se il colpo di scena non ha alcun senso i problemi raddoppiano!

Una parziale spiegazione del fatto che niente abbia un senso sta nei personaggi che sono a malapena abbozzati. Jessica è quello più sviluppato, anche grazie ad una serie di sedute con lo psicologo del dipartimento (David Strathairn), ma di John non sappiamo niente se non che era grande amico del padre di lei, e di Mike intuiamo solo delle vaghe origini italiane e che non è apprezzato da John, ma non si sa per quale motivo. Mi fa ridere che Andy García sia costretto ad interpretare l’italoamericano come uno che urla senza motivo in ogni momento, forse prendendo a modello il Joe Pesci dei film di Scorsese

E parliamo del colpo di scena finale (spoiler: siete avvertiti). Ovviamente John aveva ucciso i genitori di Jessica, pur se per ragioni fumose (perché lei aveva degli amanti?). Ok… E perché uccide gli amanti di Jessica praticamente incastrandola? Mistero, visto che poi fa di tutto per provare la sua innocenza. E perché subito dopo va con lei ad uccidere Mike per provare ad incastrare quest’ultimo ma provando così di essere l’assassino dei genitori di Jessica? Lei è brillante, si capisce per tutto il film, è ovvio che riconosca il modo di inscenare un suicidio usato da John con suo padre! Come pensa John di attirare le sue simpatie facendo una cosa del genere? Insomma, tutto finisce con una serie di azioni casuali guidate da motivazioni altrettanto casuali ed insensate. E nel resto del film è la stessa musica: l’ex di Jessica (Mark Pellegrino) prova a stuprarla dopo essersi intrufolato nel suo appartamento, ed è un poliziotto! Perché lo fa? Solo per far sospettare gli spettatori che sia il responsabile degli omicidi, naturalmente, non perché la cosa abbia un senso all’interno della storia! 

Gli attori fanno quel che possono, ma quando la sceneggiatura (di Sarah Thorp, che non ha un film decente in tutto il curriculum) fa acqua da tutte le parti c’è poco da fare. Personalmente anche a livello di regia e fotografia questo film non mi è sembrato nulla di che, e specialmente il reparto sonoro l’ho trovato proprio di bassa qualità (un esempio: in un dialogo tra Mike e Jessica su una barca lanciata a tutta velocità, ma i due parlano con il tono di voce che userebbero se stessero nel salotto di casa: è straniante!). Si salvano solo i cadaveri sanguinolenti, troppo poco perché me la senta di consigliare la visione di questo film che giustamente fu un insuccesso all’uscita e che non è mai stato rivalutato da nessuno, credo. Ciao!

PS: si salva anche Leland Orser, che fa sempre lo stesso personaggio impaurito ma possibilmente cattivo come in Seven (1995), nel quarto Alien (1997), e pure in un episodio di Star Trek: Voyager



17 risposte a "Twisted: recensione del film"

  1. C’è stato un momento, una ventina d’anni fa, in cui mi piaceva molto la Judd quindi appena uscì questo film sperai subito in un bel thriller ghiotto, di quelli che ho sempre adorato, rimanendone particolarmente deluso, tanto da cancellarlo dalla memoria. Ce n’era anche un altro simile, sempre con la Judd, che infatti confondo sempre con questo. Insomma, anche se non ricordo nulla mi sento di condividere il tuo giudizio 😉
    Leland Orser ha sempre quella stessa espressione, ovunque l’ho visto 😀

    Piace a 1 persona

    1. Secondo me lo confondi con High Crimes, con Morgan Freeman! Parlerò anche di quello ben presto… si fa la retrospettiva thriller con Ashley Judd! X–D

      Leland Orser è un vero attore caratterista, sono d’accordo. :–)

      Piace a 1 persona

      1. Bravissimo, è proprio a quel film che pensavo! Però se non sbaglio quello è tratto un romanzo che mi è molto piaciuto (letto quando ancora non avevo visto il film) quindi alla fin fine mi è piaciuto un pochino di più di questo, scrito invece per il cinema.

        Piace a 1 persona

  2. Negli anni 90/2000 Ashley Judd e Mira Sorvino erano lanciatissime, ma si ritrovarono la carriera stroncata dopo aver rifiutato le avances di Harvey Weinstein. Lui per vendicarsi diffuse la voce che rendevano la vita impossibile a tutti sul set con le loro arie da primadonna, i registi abboccarono e quindi il loro telefono smise di suonare. Quando lui fece questa carognata erano entrambe a un passo dal venire scritturate per il primo film de Il signore degli anelli: molti anni dopo, quando Weinstein cadde in disgrazia, questo retroscena venne alla luce e Hollywood ricominciò ad affidare qualche particina a entrambe a mo’ di risarcimento, ma intanto quel treno era passato, e un’occasione come quella capita una volta sola nella vita.
    Come hai detto tu, in questo film oltre ad Ashley Judd recita anche Andy Garcia: anche lui di recente è tornato sulla cresta dell’onda, ottenendo una parte di contorno in 2 ottimi film come Bent – Polizia criminale e Il corriere – The mule. Hai visto i 2 film in questione?

    Piace a 1 persona

    1. I Weinstein hanno fatto tante cose deprecabili, praticamente tutti quelli che hanno avuto a che fare con loro ne parlano malissimo, ci sarà un motivo!

      Non ho visto Bent, ma di The Mule ho pure pubblicato una recensione qui sul blog. :–)

      "Mi piace"

          1. E’ perfetto come protagonista dallo sguardo duro e dai modi bruschi, ma schierato dalla parte del bene. In quel film interpreta esattamente questo personaggio, quindi è stata una scelta di casting più azzeccata che mai! 🙂

            Piace a 1 persona

        1. Ci sono i grandi classici tipo The Usual Suspects, Seven e The Silence of the Lambs che sicuramente hai visto, film che meritano di essere visti ma magari meno famosi tipo Dead Calm (australiano) e Primal Fear (con Edward Norton all’esordio), e film del filone che probabilmente hanno valore solo per i nostalgici come me che ricordano di averli visti in TV decenni fa tipo Kiss the Girls, High Crimes, Twisted, The Bone Collector, Panic Room…

          Per me è quasi un genere a sé il thriller anni Novanta, con quella fotografia scura, l’immancabile colpo di scena finale, una certa malinconia che perme tutto…

          "Mi piace"

Lascia un commento