Big Eyes è un film diretto da Tim Burton del 2014 che, ho l’impressione, è passato un po’ inosservato. Effettivamente, non è a prima vista un classico film burtoniano né del periodo d’oro (Beetlejuice, Beetlejuice – Spiritello porcello, 1988, Batman, 1989, e Edward scissorhands, Edward mani di forbice, 1990) né del periodo della decadenza (Charlie and the chocolate factory, Charlie e la fabbrica di cioccolato, 2005, Sweeney Todd, 2007, e Alice in Wonderland, 2010). Si tratta di un film biografico su Margaret Keane, un’artista molto famosa per i suoi quadri di persone disegnate con occhi sproporzionatamente grandi e profondi che ottenne un successo incredibile negli anni Cinquanta e Sessanta.
Ma andiamo con ordine. Margaret (Amy Adams) lascia il marito e se ne va con sua figlia Jane (Delaney Raye e Madeleine Arthur) a San Francisco per tentare la fortuna come artista. Ma la vita per una donna separata in quegli anni non è così semplice e riesce soltanto a trovare un lavoro in una fabbrica di mobili. Nei fine settimana va al parco per tentare di vendere i suoi quadri e fare dei ritratti per pochi spiccioli. Lì incontra l’affabile Walter Keane (Christoph Waltz) che vende con successo i suoi quadri raffiguranti delle pittoresche vie parigine. Tra i due nasce velocemente una relazione e nel giro di pochi giorni… si sposano! Entrambi con un altro lavoro (lui vende appartamenti), il loro sogno è vivere della loro arte.
Walter ha la brillante idea di esporre i quadri di entrambi in un locale jazz, la qual cosa porta ad un rapido aumento della popolarità dei due non tanto per i quadri, quanto per il litigio tra Walter e il padrone del locale Enrico Banducci (Jon Polito). Ma c’è un problema: sono i quadri di Margaret che piacciono a tutti, non quelli di Walter, e visto che la firma su entrambi è comunque KEANE (sono sposati!), lui non ci pensa due volte a spacciarli per suoi. Così inizia una storia di menzogne in cui Walter si vende come grande artista e Margaret suo malgrado si presta a fare da “artista ombra”. Questo porta ad un deterioramento del suo rapporto con sua figlia Jane, fino a che non si deteriora proprio tutto una volta scoperto che le bugie di Walter non si limitano all’appropriarsi dei quadri con i grandi occhi. E qui mi fermo per non rovinare il finale a chi non abbia visto il film.
Che dire di questo film? Se cercate un secondo Ed Wood, scordatevelo. Ed Wood (1994) è per me forse il film migliore di Burton, con una storia incredibile che va oltre la biografia del peggior regista della storia e diventa un omaggio all’arte cinematografica tutta. Qui la trama è interessante, certo, e il film tratta dei temi assolutamente profondi, ma non riesce ad andare oltre la storia in sé: per esempio si parla d’arte, ma non si può dire che Big eyes riesca a fare commenti memorabili su cosa sia l’arte. Inoltre, Burton ci parla di violenza di genere, non fisica ma psicologica, ci parla di sogni da realizzare e di cosa le persone siano disposte a fare pur di realizzarli. Walter viene dipinto come un uomo piccolo, povero di valori e di talento, che si costruisce un mondo tutto suo in cui alla fine finisce addirittura per credere alle proprie menzogne. Margaret è una donna che si trova a dover vivere in un mondo a lei ostile e crede che la risposta sia tenere la testa bassa e subire per il bene degli altri, specialmente di sua figlia, fin quando non decide che non ne può più e si ribella, dimostrando una forza notevole.
Il film questo lo racconta alla grande, con Tim Burton che dimostra di non aver perso niente della sua bravura nel raccontare storie. I due attori protagonisti sono anch’essi bravissimi, con una Amy Adams quasi irriconoscibile (studiò la vera Margaret Keane da vicino prima di girare il film – lei fa pure un cameo nel film come una signora anziana nel parco) e un Christoph Waltz davvero a suo agio nei panni del loquace Walter. Ma alla fine non considero questo film tra i migliori dell’immaginifico regista statunitense, il cui tocco caratteristico traspare certo in alcune scene (per esempio Margaret al lavoro nella fabbrica di mobili), ma che qui si limita a fare il suo lavoro in maniera più anonima del solito. Ho l’impressione che questo film mi scivolerà via abbastanza velocemente, mentre ci sono film di Burton che praticamente conosco a memoria e che ho voglia di rivedere molto spesso!
Con questo non voglio dire che il film sia freddo: Burton è un grande collezionista di quadri di Margaret Keane, quindi credo che si sia buttato nel progetto con passione. Semplicemente… è un film ben fatto, tutto qui, non un capolavoro come molti dei film precedenti del regista! Ciao!
Link esterni:
- Trailer del film su Youtube
- La pagina del film su Internet Movie DataBase
- Recensione del film di Federico Frusciante su Youtube
- Recensione del film su Matavitatau (in un post su tutto Tim Burton)
- Recensione del film su Per un pugno di film
- Recensione del film su Bastardi per la gloria
- Recensione del film su Cinemuffin
Hai usato la parola giusta: onestà, perché non “esplode” mai, ma il film, questo bel film, fa il suo lavoro senza problemi 😉
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Sì, non ha il guizzo geniale alla Tim Burton! Degli ultimi suoi mi è piaciuto di più Dark shadows, per dire! :–)
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Uuhh, lo commentai mesi fa
A me del film piacquero a suo tempo i personaggi e la totale nullità che lei sentiva di se stessa nei confronti del marito; nn a caso quando scappa diventa testimone di Geova perché sfuggiva dal dio che la poneva nelle mani del marito. Molto belli gli occhi enormi, visti come parte della sua ingenuità 😶
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Ma infatti è un buon film, molto curato e ben scritto! L’unico problema (per me) è che non mi ha entusiasmato come alcune delle sue precedenti opere. :–)
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Ah ok^^
E cosa ne pensi di Batman?
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Bellissimo! Certamente tra i migliori cinecomics della storia, con un Joker inarrivabile di Jack Nicholson e un Michael Keaton che nonostante tutto e tutti fu un Bruce Wayne/Batman perfetto! Effetti speciali pratici con modellini in scala, storia spettacolare, e il Joker che addirittura muore! Ci voleva coraggio a farlo…
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perke coraggio? dopotutto batman è uno dei supereroi più famosi e c’erano già state produzioni televisive
casomai è stato coraggioso nolan dopo batman e robin xD
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Coraggio nell’uccidere subito alla fine del primo film l’antagonista più famoso!
In ogni caso se guardi che salto ha fatto Burton è ben più grande di quello fatto da Nolan. L’unico lungometraggio precedente al Batman di Burton è il film del 1966 che è una superparodia che fa ridere dall’inizio alla fine e in cui nessuno si prende sul serio mai.
La sceneggiatura arrivò nelle mani di Burton e lui senza toccarla nemmeno di una virgola dette un tono mai visto prima al film sull’uomo pipistrello!
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ah ok^^
credevo che la parodia fosse più recente
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Concordo su tutto, Big Eyes è un film molto ben fatto, mai noioso nonostante sia una biografia, con ottimi interpreti a tutti i livelli, ma in effetti non entusiasma come altre opere di Tim Burton, anche se ne riprende alcuni elementi e alcuni temi, forse un po’ annacquati rispetto a un film dirompente come Ed Wood. Credo sia un film di Tum Burton fatto anche per quelli che…beh, non amano Tim Burton.
P.S. Grazie mille per aver inserito Cinemuffin!!
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Ci mancherebbe altro, grazie a te per passare di qui! :–)
La pensiamo allo stesso modo su questo film. La questione è: è un film di Burton per gente che non ama Burton per una scelta precisa o perché Burton ha smesso di fare i film “alla Burton”?
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